Ambiente / Privati e Comune di Mascali in sinergia per salvare il Castagno Sant’Agata

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all'ombra del castagno Sant'Agata

La nostra terra intreccia percorsi naturali che vanno dalla montagna al mare nell’unicità di paesaggi naturali mozzafiato, ricchi di profumi e di bellezze panoramiche che incantano i nostri occhi e fanno aprire i cuori.
Terra che affonda le radici nel mito, nel canto di Omero, di Ovidio. Terra teatro che mette in scena un monumento arboreo che c’era già quando è nato Gesù. Un monumento in territorio di Mascali, comunemente conosciuto come “Castagno Sant’Agata”, che sulle mappe viene indicato “La Nave”. Mentre la gente del luogo lo chiama con affetto “U risbiggha sonnu”, cioè la sveglia, in quanto risvegliava con le fronde più basse quanti a dorso di muli o asini percorrevano la regia trazzera sulla quale si trova il castagno, già appisolati dal lungo tragitto percorso. Regia trazzera che allora portava da Catania alla regale città di Randazzo.

Ecco allora un’ idea nata da quattro amici seduti attorno ad un tavolo con la passione e l’amore che li accomuna per la natura e per le sue bellezze. Cioè occorre fare qualcosa per uno dei patriarchi d’Europa, il Castagno Sant’Agata. Dare un giusto valore e riconoscimento a questo monumento arborio, prendersi cura della sua tutela e della salute, per la sua valorizzazione come monumento naturalistico, paesaggistico, storico e scientifico. Albero che sicuramente  necessita di una impellente opera di risanamento.Castagno Sant'Agata

Una conferenza per salvare il Castagno Sant’Agata

Il 22 novembre scorso  si sono riuniti in conferenza nella casa comunale di Mascali, una serie di enti e di figure professionali atte a supportare il Comune nella stipula di una convenzione per la potatura di risanamento, la messa in sicurezza e la tutela del suddetto castagno.
All’invito rivolto dal vice sindaco di Mascali, Veronica Musumeci, hanno aderito ed erano presenti in sala: il sindaco di Mascali Luigi Messina, con gli assessori Veronica Musumeci, Paolo Virzì e Angelo Patti. Per la proprietà del castagno il dott. Giovambattista Grassi Bertazzi.  Fulvio Viesi  per l’associazione Tutela Marroni di Castione. In video collegamento il direttore generale della Direzione dell’Economia Montana e delle Foreste dott. Alberto Manzo e Leonardo Vaccaro presidente Associazione Mascali 1928.

In presenza: per  la Direzione Fitosanitaria Regione Sicilia Acireale, il dott. Pino Campo; per il Comando del Corpo Forestale di Giarre, l’ispettore Maurizio Strano; per la Pro Loco di Puntalazzo, l’ing. Alfio Casella. Il direttore della Banca di Credito Cooperativo di Pachino di Mascali, Francesco Lo Presti. Per l’Istituto Scolastico Comprensivo di Mascali il dirigente, prof.ssa Marisa Brancato; per l’Associazione Mascali 1928, l’ing. Pierluigi Bella. In duplice veste, per l’Associazione MarEtna e l’Ufficio Tecnico l’arch. Leonardo Di Bella. Per l’area tecnica e la protezione civile comunale l’ing. Michele Spina; Alfio Nicolosi ex amministratore del Comune di Sant’Alfio.il castagno

I lavori della conferenza sono iniziati con i saluti del sindaco e del vicesindaco per poi proseguire con l’intervento del dr. Alberto Manzo. Questi ha esposto per grandi line le direttive per ottenere le autorizzazioni propedeutiche alla valorizzazione del monumento. Il dr. Grassi Bertazzi, proprietario del terreno sul quale insiste il Castagno Sant’Agata,  fa dono del suo impegno e della sua piena disponibilità a che si effettuino tutti i lavori  necessari al recupero di quest’albero monumentale.

Risale al Regno di Sicilia la tutela dei beni territoriali

Fu il Regno di Sicilia ad emettere, il 21 agosto 1745, a firma del vicerè Corsini, i primi provvedimenti a tutela dei beni territoriali. E ad istituire la prima organizzazione della tutela colturale sopra la città di Mascali per alberi di castagno di smisurata grandezza. Fra questi  il Castagno dei Cento Cavalli e l’altro patriarca, il Castagno della Nave. Alberi che apportano celebrità al Regno per la loro rarità, e per i quali occorre dunque una conservazione diligente.

Oggi si fa appello per richiedere l’iscrizione al registro nazionale dei monumenti arborei  per il Castagno Sant’Agata, visto che già il Castagno dei Cento Cavalli vi è iscritto. Altresì si richiede una maggiore tutela per la salute e il mantenimento degli stessi alberi. A tal fine è emblematico il gesto dell’apertura del cancello da parte della proprietà.
L’arch. Leonardo Di Bella dell’Ufficio Tecnico del Comune di Mascali afferma che ha già avviato la procedura per l’iscrizione del Castagno Sant’Agata nel registro degli alberi monumentali.castagno Sant'Agata a Mascali

Molti cittadini sono consapevoli della presenza del Castagno La Nave, esemplare splendido che non ha fasti e leggende, rimasto sempre dignitosamente all’ombra del Castagno dei Cento Cavalli. Lo percepiscono però come una massa di verde dietro un muro a margine della via Taverna. Occorre quindi “aprire il forziere” per dare luce e lustro a questo monumento arboreo, attualmente in sofferenza, per cui occorre agire subito.

L’urgenza di un intervento curativo dell’albero

Pino Campo, intervenendo, fa emergere la necessità e l’urgenza di un intervento “curativo” sul castagno perché già presenta diverse criticità e parti del fusto sono totalmente prive di vegetazione. L’ing. Casella ha ringraziato tutti per l’impegno di recuperare questo monumento della natura. Come Proloco stanno operando per valorizzare il territorio, e anche il Castagno La Nave. Tutti i convenuti che hanno preso la parola hanno messo in risalto che il recupero e la salvaguardia di questo monumento avranno effetti sulla valorizzazione e il buon uso del territorio.

Fulvio Viesi, castanicultore ed esperto curatore da più di un ventennio del Castagno dei Cento cavalli, conferma il valore straordinario di quest’altra antica e preziosa pianta, che rappresenta un punto di riferimento storico e culturale per la comunità. Lo ha potuto conoscere e apprezzare. Conoscere per valorizzare e amare, non per sfruttare ma per fare buon uso di ciò che l’ambiente ci offre è la missione di quanti, a vario titolo, si occupano della natura sul territorio. Da chi amministra a chi condivide i percorsi naturali, fino a chi accompagna a crescere le nuove generazioni.

Viesi dichiara anche che il Castagno La Nave  sarà  inserito prossimamente nell’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia, consolidando ulteriormente il prestigio di Mascali a livello nazionale. E aggiunge che metterà a disposizione la sua competenza e professionalità nonchè tutto l’amore per la natura per portare allo splendore sua maestà il castagno.

cancello proprietà con castagno Sant'Agata
Il proprietario apre il cancello della sua proprietà per raggiungere il castagno

L’apertura del cancello della proprietà privata dà l’avvio alla salvezza del castagno

Finita la conferenza, una delegazione con a capo il proprietario Grassi Bertazzi si è recata  sul posto a far visita al castagno. Si apre il cancello ed il Viesi inizia una ricognizione della pianta. Servirà a stilare una relazione da inviare alle autorità competenti con la richiesta delle dovute autorizzazioni a procedere.
Poi si passa alla seconda fase, quella burocratica: si invia la relazione tecnica al sindaco di Mascali, da girare alle parti competenti. Il sindaco convoca la Giunta Municipale e, con la delibera Reg. n°135 del 06 dicembre 2024, dà mandato alla V Area di porre in essere tutti gli adempimenti necessari per l’inoltro al Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana di una proposta per iscrivere il castagno Sant’Agata nell’elenco degli alberi monumentali.

Il prossimo passo sarà la firma della convenzione con l’Associazione Tutela Marroni di Castione per la potatura di risanamento. Intervento che la stessa associazione fornirà a titolo gratuito al comune di Mascali e al proprietario del suddetto albero. L’operazione avverrà, nel pieno rispetto dei tempi della natura, nel mese di marzo 2025.

                                       Giuseppe Lagona