Merkel / Lascia la cancelliera simbolo della Germania

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Merkel cancelliera Germania

Arriva il tempo di lasciare per Angela Merkel, cancelliera simbolo della Germania moderna. Spesso in TV, al telegiornale, abbiamo sentito nel nostro Paese (e sentiamo) parlare di lei. Dopotutto, difficilmente chi vive in Europa sconosce una delle figure più note del XXI secolo. 

Ma chi è Angela Merkel, la cancelliera simbolo della Germania?

Nasce ad Amburgo il 17 Luglio del 1954 da Horst Kasner, pastore luterano, e Herlind Jentzsch, di professione insegnante. Con la famiglia si traferisce da piccola a Templin, nella regione del Brandeburgo, oggi uno dei sedici Bundesland (Stati federati) della Germania. E’ bene ricordare come, alla nascita di Angela, non esistesse una sola Germania. Il Paese era diviso, a seguito della sconfitta nel secondo conflitto mondiale, in Ovest ed Est, rispettivamente in Repubblica Federale Tedesca (RFT) e Repubblica Democratica Tedesca (RDT), la prima sotto sfera d’influenza americana, la seconda sovietica. La regione del Brandeburgo si trovava nella RDT, per cui forte fu l’influenza socialista sulla formazione della futura cancelliera, che presto aderì al movimento giovanile socialista ‘Libera Gioventù Tedesca’. Tuttavia, senza mai dimenticare le proprie origini, osservò costantemente la religione cristiano luterana.

La formazione didattico-professionale

Come noto, dal 2005 Angela Merkel ricopre la carica di Cancelliera Della Repubblica Federale Tedesca, anche se la sua formazione didattico-professionale avrebbe fatto presagire altro per il suo futuro. Aveva conseguito infatti un dottorato in Chimica Fisica presso l’Accademia delle Scienze di Berlino. Il 1989 è l’anno della svolta. Con il crollo del muro di Berlino e la riunificazione della Germania, Angela Merkel aderisce al nuovo partito ‘Risveglio Democratico’. Alle prime elezioni post-unificazione viene eletta al parlamento tedesco, diventando Ministra per le Donne e per i Giovani nel governo Kohl, il primo mandato di governo della Germania unita. L’entrata in politica in quegli anni determinò la forte ascesa della ormai quasi quarantenne tedesca. Fino a portarla alla segreteria della CDU (Unione Cristiano-Democratica di Germania), divenendo nel 2000 la prima donna presidente del partito.

Angela Merkel

Angela Merkel / Lascia la cancelliera simbolo della Germania: la sua politica

La Merkel ha sempre fatto presente di essere favorevole a politiche di deregolamentazione e di un abbassamento della disoccupazione. Nonché all’apertura dei mercati in favore della globalizzazione e di un atlantismo che avvicini il più possibile gli interessi della Germania a quelli americani, portando avanti questi programmi quando nel 2005 divenne Cancelliera della Germania. L’operato della Merkel non può certamente valutarsi esclusivamente sul piano nazionale, quanto piuttosto sul piano europeo, visto il ruolo della Germania di leader dell’Eurozona. Un ruolo non certo casuale, dato che oggettivamente risulta essere un Paese estremamente efficiente e avanzato, soprattutto dal punto di vista economico.

La crisi 2008 e il ruolo di Angela Merkel

Nel 2008, il crack della società di credito Lehman Brothers, getterà tutto il mondo capitalistico nella sua peggior crisi dal 1929, in particolar modo l’ancora giovane Unione Europea. La Merkel ebbe una cauta reazione alla crisi, opponendosi ad una politica comune europea, temendo di investire e perdere denaro tedesco. Così, in molti paesi europei, soprattutto meridionali (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia), si avviarono politiche di taglio della spesa pubblica (austerity), per tentare di uscire dal tunnel, finendo però nel circolo della crisi del debito sovrano. Nel 2015 un’altra crisi si abbatté sull’Europa: la crisi migratoria. Risultò diffuso, tra i Paesi UE, il pensiero di dover adottare una linea guida unica a livello europeo per risolvere la questione migranti e, a tal proposito, la Merkel aprì le frontiere tedesche ai rifugiati dell’Iraq e della Siria. Atto che probabilmente la vide uscire dal precedente isolazionismo che aveva contraddistinto la precedente crisi finanziaria.

Pandemia di Covid-19: come ha risposto la Merkel?

Angela Merkel cancelliera UE

Oggi un’altra gravissima crisi si è abbattuta sull’Europa. La risposta alla pandemia di Covid-19 è stata, dopo lunghi dibattiti, l’approvazione, da parte della Commissione Europea, della Next Generation EU, un programma di finanziamenti rivolti agli Stati Europei più colpiti dalla pandemia. In questo caso, Angela Merkel e la sua Germania si sono fatti garanti del denaro distribuito dal piano di salvataggio, operando dietro la Commissione Europea. La Germania della Merkel ‘ci’ salva, proprio perché ha bisogno di Paesi come l’Italia intorno a sé. Se si pensa al Nord Italia, questa parte della Penisola afferisce direttamente alla sfera economica tedesca. Per cui è evidente come sia necessario mantenere il sistema di interdipendenza tra le economie dei due Paesi.

Allo stesso tempo la Germania, garantendo per il piano di salvataggio, si conferma nel suo ruolo di leadership dell’Eurozona. C’è da chiedersi se, dopo le nuove elezioni, il nuovo Cancelliere manterrà tali priorità, insieme alle politiche ambientali. Tuttavia è probabile che sarà così. Per Angela Merkel è dunque tempo di un bilancio, positivo o negativo? Di certo, ricoprire il ruolo di Cancelliera della Germania per 16 anni, compreso l’anno corrente, significa decidere la storia di decine e decine di milioni di persone. Ai posteri, e ai lettori, il giudizio del suo operato.

Michele Garro