App / Too Good To Go, l’inflazione ha ridotto lo spreco alimentare

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L’inflazione ha generato la necessità di un maggiore risparmio sugli alimenti e quindi un maggiore uso dell’app Too Good To Go contro lo spreco alimentare. Scopriamone insieme e la sua ascesa.

Lo spreco alimentare in cifre

Un recente rapporto del WWF afferma che vi è uno spreco alimentare pari al 40% di tutto il cibo prodotto a livello globale. In numeri assoluti significa che 2,5 miliardi di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura ogni anno nel mondo. La perdita economica di questo fenomeno è stimata intorno a 1,3 trilioni di dollari ed è inoltre responsabile del 10% delle emissioni globali di Co2. Tutto ciò avviene mentre 828 milioni di persone soffrono la fame. C’è da dire che in Italia più del 50% dello spreco avviene nelle nostre case e lo spreco annuo è pari a 67 kg pro capite, una cifra sbalorditiva.

Cos’è Too Good To Go?

Un’idea geniale nasce dal tentativo di mitigare questo problema: parliamo dell’app Too Good To Go. Si tratta di un servizio nato nel 2015 in Danimarca e che è oggi è presente in ben 17 Paesi. E’ un app che ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari mettendo in contatto i clienti con ristoranti, bar, supermercati che hanno eccedenze alimentari invendute. E’ quindi un servizio grazie al quale vincono tutti: chi ordina risparmia (circa un terzo del prezzo al dettaglio), l’attività commerciale guadagna comunque un piccolo importo invece di buttare il prodotto, ma soprattutto, vinciamo tutti perché viene ridotto lo spreco alimentare e vengono migliorate le condizioni ambientali. La riduzione dell’impatto ambientale passa ovviamente anche dalla riduzione delle emissioni associate alla consegna del cibo, di fatti non è previsto il trasporto a domicilio.

Aumento dell’inflazione e dell’utilizzo dell’app

Dal 2019 ad oggi, Too Good To Go Italia ha consentito di salvare 12 milioni di pasti, permettendo così di non vanificare l’emissione di oltre 30.000 tonnellate di Co2. L’app conta ormai 7 milioni di utenti nel nostro Paese e oltre 25.000 negozi attivi. In particolare, vi è stata un’impennata di download dell’app nel 2022, circa un milione in più.

La maggiore attenzione nei confronti di Too Good To Go è correlata all’aumento dell’inflazione. Infatti più di un terzo degli italiani (32%) teme di dover spendere di più per cibi e bevande (fonte: Confesercenti). Questo timore è riportato anche dall’Osservatorio Inflazione Ipsos: l’86% degli intervistati un consistente aumento dei prezzi nel settore alimentare. Dunque, questa innovativa app che consente un sostanziale risparmio ma avendo comunque cibo di buona qualità, ha visto un’ascesa. L’anno scorso l’app di Too Good To Go ha segnato un incremento del +51% di download, arrivando a quasi sei milioni di utenti in Italia alla fine dell’anno. Anche le aziende partner sono cresciute, con un 40% in più rispetto all’anno precedente.

Nel 2022 sono stati salvati più di 5 milioni di pasti, con un incremento del 32% in più rispetto al 2021. Questo fenomeno si è verificato maggiormente nelle grandi città dove i rincari sono ancora più evidenti (in particolare a Roma e a Milano).
Dalla sua fondazione ad oggi Too Good To Go ha salvato dallo spreco più di 12mila pasti in Italia. “Il nostro obiettivo è essere sempre più di supporto per i consumatori e per il nostro Pianeta, cercando di ispirare e responsabilizzare tutti a ridurre insieme lo spreco alimentare, invertendo la tendenza che vede ancora il 40% del cibo prodotto totalmente sprecato” ha dichiarato Mirco Cerisola, Country Director per l’Italia di Too Good To Go.

Maria Maddalena La Ferla

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