Arte / Alla scoperta del Macs, museo d’arte contemporanea in Sicilia

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MACS museo Catania

Il MacS, Museo d’arte contemporanea di Sicilia, unisce la bellezza architettonica settecentesca alla modernità dell’arte contemporanea. Raccorda la lontana tradizione pittorica barocca e la contemporaneità: l’obiettivo principale è valorizzare i beni culturali del patrimonio siciliano.

Musei siciliani / Macs, caratteristiche

Il Museo arte contemporanea Sicilia (MacS), è un museo privato che sorge all’interno del Monastero di San Benedetto di via Crociferi di Catania. L’edificio è attribuito a Giovanni Battista Vaccarini, è collegato alla Badia Grande tramite l’arco di via Crociferi ed è possibile accedervi da via San Francesco d’Assisi. Espone collezioni permanenti di artisti contemporanei e mostre ed è l’unico museo di arte contemporanea esclusivamente figurativa in Europa. Il museo è aperto da venerdì a domenica dalle 7 alle 17 e il costo del biglietto è attualmente di 5 euro.

Inaugurato a giugno 2013, dopo un restauro volto a musealizzare gli spazi, il MacS ha organizzato diverse mostre ed eventi culturali. Il museo ha allargato le sale museali con un progetto di espansione che ha coinvolto il piano superiore della sede di Catania. Il MacS intende porsi come il proseguimento dei contenuti estetici del nostro tempo. Motivo per il quale ha privilegiato un taglio figurativo per le sue collezioni d’arte, nella convinzione dell’importanza dell’immagine e della sua funzione evocativa.
Fonte d’ispirazione del MacS sono i criteri “classici” e parametri di bellezza come la capacità tecnica e la verosimiglianza. Le sue opere sono come finestre aperte su un universo parallelo, un luogo di bellezza e suggestione, dove la nebbia diventa il ponte tra il reale e l’immaginario, offrendo al pubblico un’ esperienza emozionale unica.

Musei siciliani / Gli artisti e le opere del MACS

Tra gli artisti autori delle esposizioni, la pittrice Daniela Astone. Nata a Pisa nel 1980, è cresciuta a Porto S. Stefano. Dopo il diploma al liceo di arti visive di Grosseto si trasferisce a Firenze per studiare illustrazione presso la scuola internazionale di Comix. Nel 2001 si iscrive all’Accademia d’Arte di Firenze, dove si laurea nel 2004. Daniela è attualmente il direttore del programma intermedio dell’Accademia di Belle arti di Firenze. I suoi dipinti sono quasi tutti di donne, rappresentate nei loro corpi carnosi, dai lunghi capelli neri e con un volto triste.

Anche le sculture di Alessio Deli trovano posto all’interno del Macs. La ricerca artistica di Deli indaga la dimensione temporale dell’arte attraverso le potenzialità espressive che scaturiscono dal reimpiego di oggetti trovati e manufatti scartati. Il recupero di materiali poveri per la creazione di opere nuove gli permette di raggiungere due obiettivi.
Da una parte, l’artista compila una sorta di campionatura del reale tramite ciò che è stato rifiutato dal sistema del consumo, mentre contemporaneamente sottrae gli stessi oggetti dall’oblio per reinserirli nel flusso del tempo umano. Dall’altra, dalla conseguenza di questo processo scaturisce un’analisi profonda del rapporto dell’uomo con il tempo.scultura Alessio Deli

Le opere di Deli accrescono la già notevole collezione del MacS. Sono come un ponte fra la storia e il presente. Un ponte fra un presente insostenibile e un futuro sostenibile. La solennizzazione di un’entità sensibile o sovrasensibile non scandisce il trionfo dell’artificiale ma prescinde da qualsiasi legame con una forma determinata e si riappropria di una dimensione immaginifica che, quasi debitrice ad un contesto onirico, crea quel ponte che sublima un processo catartico.

Clara Privato

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