Arte / Catania punta sul Caravaggismo. La mostra “Caravaggio: la verità della luce” dal 2 giugno al 6 ottobre

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Presentazione mostrra su Caravaggio

Catania rilancia il suo centro geografico, quale avamposto del Mediterraneo, nel discorrere di cultura e turismo culturale. Il suo ruolo strategico può, difatti, secondo il sindaco di Catania Enrico Trantino, fare la differenza anche in un’ottica culturale. Ma ancor di più, Catania può divenire polo indiscutibile per l’arte, con la “A” maiuscola. Così, dietro la soglia delle buone intenzioni e pratiche, ecco appropinquarsi l’occasione giusta.
In particolare, si parla di due eventi contingenti, ossia un evento per mettere in mostra il Caravaggismo e inaugurare uno spazio museale afferente alla Città Metropolitana di Catania.

A tal punto, il titolo della mostra è “Caravaggio: la verità della luce”, fruibile dal 2 giugno al 6 ottobre 2024. Il luogo che accoglierà il momento dedicato all’esposizione museale di pregio è l’innovata Pinacoteca comunale, ex Monastero di Santa Chiara (Via Castello Ursino, n.10 – Catania). Sito finalmente restituito alla città, che verrà inaugurato dall’Amministrazione in occasione dell’evento in calendario. In passato, questo spazio architettonico ospitava gli uffici dell’anagrafe e l’archivio storico. La riqualificazione della struttura è stata operata con fondi comunitari a cura dell’Assessorato ai Lavori Pubblici e Politiche Comunitarie, retto da Sergio Parisi.locandina mostra su Caravaggio

In tutto ciò, Caravaggio, pseudonimo di Michelangelo Merisi (1571 – 1610), è esegeta artistico sospeso nell’atemporalità eterea, a tratti esperienziale/realistica. L’ensemble delle opere contempla 35 capolavori, di cui cinque autografi.

Presentata in conferenza stampa la mostra su Caravaggio

Una conferenza stampa, tenutasi al Palazzo degli Elefanti lo scorso 16 maggio, ha svelato le partnership della grandiosa mostra d’arte. Oltre all’asset istituzionale comunale, partecipa al costituendo evento l’associazione MetaMorfosi, unitamente all’associazione Demetra Promotion. Per l’occasione, ha moderato gli interventi Lucio Di Mauro.

L’iniziativa di ampio respiro artistico ha avuto il beneplacito e patrocinio dal Ministero della Cultura, dalla Presidenza Commissione Cultura della Camera dei Deputati, dall’Assemblea Regionale Siciliana, dalla Regione Siciliana, dalla Città Metropolitana di Catania. Erano altresì presenti: l’Editore Gaetano Sanfilippo Demetra Promotion; Alberto Spampinato, per la segreteria tecnica del Ministro alla Cultura Sangiuliano; Paolo Di Caro per la Direzione Cultura del Comune. E dal coordinatore Pierangelo Spadaro e Valentina Noto P.O. Castello Ursino.

Progetto scientifico su Michelangelo Merisi, detto Caravaggio

In più, la curatela artistica è di Pierluigi Carofano e Luigi Ficacci. Per l’evenienza, si presentano al grande pubblico opere identificative delle evoluzioni di Caravaggio, già a partire dall’iniziale formazione, avvenuta in Lombardia. Il percorso propedeutico di Michelangelo Merisi proseguirà, poi, a Roma. Tra le altre tappe, si ricordano Napoli e la Sicilia. Qui, visse orientativamente per un anno, frequentando in particolare le città di Messina e Siracusa. Si dedicò con enfasi alla realizzazione di opere cariche di intensità. I suoi modelli, secondo Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi, erano per la più parte popolani, e quindi pescatori, contadini, ma anche bottegai, delinquenti, prostitute, etc, che nella fase creativa divenivano santi e madonne.

conferenza stampa di presentazione della mostra
La conferenza stampa di presentazione della mostra

Insomma, Caravaggio riproduce la veridicità dei soggetti raffigurati, restituendoli alla luce, attraverso un processo di plasticità. La luce, ancora, rivoluziona l’arte di tutti i tempi, anche con influenze precipue su autori che si affacciano al Seicento. Prima di Caravaggio, invero, i pittori erano fortemente condizionati dai canoni rinascimentali, secondo la moda del manierismo. La mostra è, dunque, un grande omaggio al Caravaggio, pittore che fa emergere dal buio l’avvenenza delle forme. Fogge che celebrano la tangibilità dei corpi.

I pittori della scuola caravaggesca

In più, dando seguito al fenomeno del Caravaggismo, a fini espositivi, si propongono opere di vari autori: Orazio Gentileschi, Guercino, Annibale e Ludovico Carracci, Simone Peterzano, Cavalier d’Arpino, Mattia Preti, Luca Giordano, Giovanni Baglione, Fede Galizia, Orsola Maddalena Caccia, Pietro Novelli, Mario Minniti, Paolo Geraci, Matthias Stomer, Jusepe de Ribera.

Stante la valenza artistico-culturale dell’evento espositivo, la mostra proseguirà il suo viaggio, a conclusione dell’appuntamento catanese, verso Seul.
In chiosa, Gaetano Sanfilippo di Demetra Promotion parla di evento fondamentale per Catania che aspira al titolo di capitale della cultura europea, soprattutto per quanto attiene al segmento artistico.
I dipinti custoditi nel Castello Ursino, riconducibili alla scuola caravaggesca, confluiti all’interno di questo evento, acquisiranno finalmente un più eloquente risalto.
Insomma, una giusta luce, per rifarsi al titolo della mostra. In particolare, quale prima assoluta in Italia, sarà in esposizione l’opera di San Sebastiano, attribuita al Caravaggio, pittore che ritrae ombra e luce con genialità contemporanea.

 

Luisa Trovato

 

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