Dallo scorso 7 maggio, fino al 28 agosto 2016, il grande artista Andy Warhol sarà omaggiato con la mostra “Warhol è Noto”, a cura di Giuseppe Stagnitta e realizzata da Fenice Company Ideas e associazione culturale Studio Soligo in collaborazione con il Comune di Noto, patrimonio
dell’Unesco. L’idea della mostra, ospitata nell’ex Convitto Ragusa di Noto, nasce dalla voglia di raccontare la potenza comunicativa della personalità più eclettica dell’arte del ‘900, col nome di Andy Warhol.
Andy Warhol è considerato uno dei grandi geni artistici del suo tempo, la sua Pop Art ha fatto il giro del mondo ed ancora oggi risulta essere un importante punto di riferimento per gli artisti dei nostri giorni.
Figlio di immigrati, nasce nel 1928 a Pittsburgh e negli anni ’50 si trasferisce a New York, lavorando come grafico per riviste del livello di “Vogue, “Glamour” e “Harper’s Bazar”.
È negli anni ’60 che inizia a dilettarsi nella realizzazione di disegni che segneranno la sua storia artistica, come le prime bottiglie della Coca Cola e le prime collaborazioni nel settore musicale; basti pensare alla famosissima copertina dell’album dei Velvet Underground sulla quale era disegnata una semplice banana gialla su sfondo bianco.
Tra i suoi ritratti storici non si dimentica quello dedicato alla pin up Marilyn Monroe. A questo proposito, vi ricordiamo la presenza di una macchia bianca ad altezza fronte, fateci caso. Quando, qualche anno fa, siamo andati a vedere una mostra a lui dedicata a Milano siamo rimasti colpiti dal motivo di tale macchia. Chissà se per voi sarà lo stesso!
Circa 120 opere, provenienti dalla famosissima Collezione Rosini-Gutman, in un percorso espositivo composto anche da 20 disegni che raccontano l’inizio della sua carriera datata anni ’50. Ovviamente presente la nota Campbell’s Soup e Brillo, e le celebri Marilyn Monroe ed Ingrid Bergman. E poi ancora, Man Ray, John Gotti, Liz Taylor ed il famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao. Esposta anche la rara opera su tela Liza Minnelli e Assassinio a Dallas e opere rappresentative di quasi tutta la sua produzione: Flowers, Cow e Fish. Esposte anche le famose foto stampate su rulli di carta kodak dal titolo Tacchi a Spillo.
I manifesti dei suoi film, le copertine dei dischi – tra cui quelle dei Rolling Stones, Velvet Underground e Graces Jones – alcuni abiti da lui disegnati e autoritratti video: tutto questo in “Warhol è Noto”. In mostra, inoltre, la proiezione di una rarissima intervista realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma, in cui l’artista viene ripreso nel suo vagabondare per la città, mentre incontra personaggi del tessuto sociale romano di quel periodo, come Federico Fellini.
Il barocco di Noto incontra, dunque, fino ad agosto un’altra forma d’arte che ha ottenuto il consenso mondiale. Scoprire la vita, l’estro e la stranezza di un artista di questo livello è un’esperienza senz’altro da fare. Provare per credere!
Giulia Maria Fichera