La pittrice Graziella Torrisi nasce a Catania l’11 Ottobre del 1969 ma vive ed opera nel comune di Zafferana Etnea. La sua attività artistica da pittrice comincia a 16 anni, durante gli anni del liceo grazie all’insegnante di arti figurative. Nonostante alcune pause dovute al lavoro, all’ essere diventata madre nel 2000 e nel 2004, completa gli studi in Economia e Commercio. La sua attività pittorica si incrocia con altre attività di tipo politiche e culturali, come il ruolo di assessore comunale o quello di presidente del Lions Club Zafferana Jonica.
La tecnica dello spatolato
Subito dopo gli studi liceali, a vent’anni, entra a far parte di un’Associazione Culturale di Giarre. Artista cosmopolita e versatile, comincia a frequentare anche l’estero, affermandosi a Malta, in particolare a Gozo e Nadur ma anche a Tenerife. La frequentazione, con i vari pittori conosciuti negli anni, la stimola a ricercare le migliori tecniche con le quali confrontarsi e poter sperimentare. Inizia così il periodo dello “spatolato”, che lo si ritrova in parecchi dei suoi dipinti. Così come questa tecnica, utilizza i colori ad l’olio su tela ma anche l’acrilico. Iconograficamente, il suo linguaggio è lineare e semplice. La sua bravura e predilezione sono state notate e prontamente riconosciute anche dal critico e storico dell’arte, Vittorio Sgarbi.
Le tematiche predilette
La selezione dei contesti e la struttura delle varie composizioni è mosso unicamente dalla sua passione. Con entusiasmo e genuinità, evidente anche dalla selezione dei colori e dall’espressività dei personaggi, la pittrice Graziella Torrisi predilige il figurativo. Ed è proprio grazie alla brillantezza del colore che conferisce armonia ed equilibrio alla parte di anima raffigurata, come quasi a prendersene cura. L’artista zafferanese anche grazie al Maestro Corrado Iozia ha delineato uno stile degno dei vedutisti veneziani del passato.
Con le parole chiave quali territorio, famiglia, amore e spiritualità, Graziella Torrisi si racconta. Tra i suoi quadri spiccano, oltre alla predilezione per le figure femminili anche nature morte, scorci naturali ed ambientali. Anche se, la stessa artista, si definisce figurativa piuttosto che paesaggistica. Madre di due splendidi ragazzi, non perde l’occasione per raffigurarli. Infatti i due volti compaiono spesso nei suoi dipinti, accanto proprio alla loro principale fonte d’amore, come in foto.
L’orgoglio siciliano di Graziella Torrisi
Attraverso tutte le attività che svolge quotidianamente con la stessa tenacia e con lo stesso entusiasmo, la pittrice zafferanese esprime l’orgoglio nei confronti del territorio siculo. C’è tutto l’amore per il proprio territorio e l’orgoglio di essere artista portatrice di messaggi culturali e di crescita per la propria terra. Come quasi giocando, l’artista punta molto sulla luce, ed attraverso il suo stile, ha già raggiunto la maturità ed una certa abilità nell’usare lo strumento, in questo caso la spatola, con una fluidità tipica dei più bravi maestri.
Da sempre innamorata della sua città e dell’intera regione, le opere realizzate costituiscono, infatti, chiara testimonianza non solo dell’eccellente livello artistico dell’artista quanto la prova inconfutabile dell’intimo rapporto che lega ancora nel tempo presente la donna alla propria terra, per lei fonte inesauribile di vita e creatività.
L’associazione Giuseppe Sciuti
Dal primo gennaio del 2015 è componente dell’Associazione Artistico-Culturale Giuseppe Sciuti di Zafferana Etnea. Oltre a varie collettive il cinque settembre del medesimo anno inaugura la sua prima pittura personale, che le regalerà innumerevoli soddisfazioni. Nello stesso anno la pittrice sperimenta un’altra forma di arte, cimentandosi nella costruzione del primo “arazzo di gemme di sale” insieme ad alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania.
Ad oggi, nel 2022, dopo un periodo di stasi e di silenzio che dura ormai da due anni, causa pandemia, Graziella Torrisi, inaugura una nuova mostra. L’artista si confida: “La mia non è una pittura commerciale, non mi interessa. Faccio ciò che più mi crea emozioni”. La mostra verrà ospitata presso i locali del collegio Santonoceto di Acireale. Quest’ultima rimarrà aperta per una settimana, dal 2 al 9 aprile dalle 17.00 alle 19.30. L’inaugurazione si terrà, invece, sabato 2 aprile, alle 18.
Giorgia Fichera