In una realtà dove le immagini rivestono un ruolo sempre più importante, creando spesso dal nulla immaginari che vanno a condizionare i comportamenti e le consuetudini, risulta quanto mai importante andare a conoscere la figura di un artista che si nutre di questo linguaggio. E attraversa la contemporaneità, in maniera originale, proponendo la propria visione del mondo.
L’artista in questione risponde al nome d’arte di Luca Musk, scenografo, disegnatore, fumettista, milanese di nascita, foggiano d’origine e romano di adozione. Proprio Roma è la città nella quale Luca si è formato artisticamente e dove attraverso almeno tre step fondamentali acquisisce una forma artistica consolidata. Cioè laurea in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e corso presso la Scuola internazionale di Comics. E anche un rapporto decennale con un decano dei cartellonisti cinematografici italiani come Sandro Simeoni.
Cinema e fumetti nella formazione di Luca Musk
La formazione di Luca, oltre della pratica del disegno si nutre di fumetti e di cinema. Arti sequenziali che a partire dal periodo di nascita (1895-1896) condividono parecchi elementi in comune. La fervida immaginazione di Luca elabora nel tempo queste immagini. Egli, insieme alla sua collaboratrice Larosa Purpurea, nella primavera 2022 ha inaugurato lo studio creativo Luca Musk Art, presentato alla fiera del fumetto Romix 2022. Impegnato, questo, nella progettazione di produzioni editoriali legate alle immagini iconografiche del cinema a non solo.
La produzione artistica di Luca Musk è quanto mai vasta e comprende opere realizzate attraverso tecniche come l’acquerello, la china e le elaborazioni digitali. Specialità della sua collaboratrice Larosa Purpurea, è invece, il disegno a matita. Questo va ad integrare e completare il quadro relativo alle competenze del Luca Musk Art.
La prima realizzazione di un certo spessore dello studio è stato l’allestimento della mostra Il cinema in uno sguardo che ha avuto luogo presso la Casa del Cinema di Roma dal 12 settembre all’ 11 ottobre 2022. Ed ha avuto il patrocinio di Roma Culture, Zètema, Cinecittà, Rai Cinema e 01 Distribuition. Curatore della mostra il critico e poeta Plinio Perilli.
Particolare da sottolineare il fatto che la mostra in questione ha avuto luogo nel periodo posteriore al lockdown. Momento nefasto nel quale le sale cinematografiche hanno perso la loro funzione. Proprio questa operazione di Luca Musk sembra in qualche modo riattualizzare l’idea di cinema e immaginario correlato. Fornendo in questo modo, un servizio al mondo delle immagini in movimento. Seguono la partecipazione al Festival Mototematica nel mese di ottobre dello stesso anno e subito dopo, a seguire, la prestigiosa partecipazione al Festival del Cinema di Roma, dove ha occasione di confrontarsi con varie personalità del mondo del cinema.
Un saggio critico dedicato al lavoro di Luca Musk
La vivacità dell’artista ha suscitato non poca curiosità nell’ambiente della critica. Tanto da indurre Sergio Battista, critico e saggista, a dedicare un saggio breve di natura critica e storiografica, di prossima uscita, al lavoro di Luca Musk.
Il tratto identificativo del gesto artistico di Musk si rinviene nel colore declinato in gialli luminosi, rossi carichi, di passione o violenza, neri misteriosi e bianchi rivelatori, che spesso, soprattutto nella produzione acquerellistica, si contemperano con azzurri tenui e blu profondi che danno vita a scenari marini seducenti o paesaggi avvolgenti dalle tinte oniriche e dai toni sfumati.
L’osservatore viene sollecitato a livello emotivo in una chiave per lo più espressionista, intesa proprio come una liberazione istintiva delle emozioni che dal vissuto dell’artista si proiettano, attraverso la luce, nell’esperienza del fruitore.
Luca Musk attraverso la sua opera getta un ponte emotivo all’osservatore di turno con il quale instaura un fecondo dialogo dai toni diversificati. Suggestioni evocate dall’immaginario cinematografico, proposte di viaggi interiori a cavallo di motociclette rappresentate graficamente, oppure immersioni nella sua proposta cromatica acquerellistica dalle tonalità carezzevoli e sognanti.
Mario Vitale