Gli alunni delle classi 5A e 5C della scuola Primaria, dell’Istituto Comprensivo “Gaetano Ponte” di Palagonia (CT), nell’ambito del progetto “Arteterapia in natura”, hanno partecipato alla passeggiata didattica sull’Etna, accompagnati dalle docenti Carolina Grosso, Gaetana Cimaglia e Antonella Maria Piazza. C’era con loro Carmelo Nicoloso, guida naturalistica (LAGAP-Libera Associazione Guide Ambientali-Escursionistiche Professioniste), responsabile Progetto Mediterraneo Pro Natura.
Durante l’uscita didattica, gli alunni hanno avuto modo di scoprire il versante sud dell’Etna, percorrendo l’itinerario proposto dall’eccellente guida. Carmelo Nicoloso ha previsto le seguenti tappe: Piano Vetore – demanio forestale (sito dedicato a San Giovanni Paolo II); Sentiero Natura Monte Nero degli Zappini; Boschetto A.O. Nicoloso c.da Cantoniera Bosco; Crateri Silvestri.L’itinerario scelto ha inteso promuovere la conoscenza dei siti naturalistici visitati e l’apprendimento attraverso modalità laboratoriali, per un’innovativa fruizione degli spazi esplorati. La collaborazione tra la guida Nicoloso e l’arteterapeuta Antonella Maria Piazza, ha permesso di far vivere ai partecipanti un’esperienza unica sotto diversi aspetti: emozionali, spirituali e relazionali. La visita ai luoghi è stato un continuo svolgersi di attività, laboratorio didattico-esperienziale: “Etna: Vulcano – Natura – Spiritualità- Arteterapia”.
Passeggiata didattica sull’Etna come ricerca dell’equilibrio uomo-natura
Il percorso naturalistico è stato un mezzo per condurre la persona in un viaggio dentro e fuori di sé, alla ricerca di un equilibrio possibile tra uomo e natura. Un viaggio che ha inteso spostare la visione ego-centrica dell’attuale società verso orizzonti entro cui vivere relazioni sociali inclusive e rispettose di tutte le diversità.
Il laboratorio di Arteterapia in un luogo di straordinaria bellezza e natura incontaminata, si è rivelato molto utile. Perché ha fatto sentire riconosciuto e accolto ogni componente del gruppo. Inoltre, svolgere attività condivise e fare esperienza insieme agli altri, genera vissuti emotivi e ricordi piacevoli nella memoria collettiva del gruppo, aprendo le porte a nuovi architetture socio-relazionali.
La proficua collaborazione tra scuola e territorio si conferma ancora una volta, come strumento potente per un cambiamento sociale possibile. In un processo che vede bisogni e desideri delle nuove generazioni al centro dell’interesse dell’intera comunità educante.
Giuseppe Lagona