Asaec, convegno su Catania città “estorta”

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“Dall’estorsione al riciclaggio: prospettive di contrasto”, questo il tema del convegno organizzato dall’Asaec – l’Associazione antiestorsione “Libero Grassi” di Catania –  che si è svolto sabato 17 dicembre al Coro di notte dell’ex monastero dei Benedettini. “L’iniziativa, promossa per celebrare i vent’anni di impegno antiracket, ha uno sguardo al passato ma – si legge in una nota stampa – ha parlato del futuro, quello dei commercianti e dei professionisti che con caparbietà giorno dopo giorno contrastano l’ingerenza mafiosa”.

“Nella storia ventennale dell’Asaec – si legge ancora – ci sono vittime di estorsione assistite in oltre 150 processi, ci sono avvocati e commercialisti che offrono gratuitamente la loro consulenza agli imprenditori, ci sono giovani a rischio che lavorano grazie alle borse finanziate in accordo con gli Uffici ministeriali di Servizio Sociale per i Minorenni, e ancora, si contano attività importanti per la diffusione della cultura della legalità e corsi di formazione”.

Al convegno, moderato dal giornalista Rai Guglielmo Troina – sono intervenuti il Sostituto Procuratore della DDA del Tribunale di Napoli Maria Cristina Ribera e il Presidente di sezione al Tribunale di Catania Marisa Acagnino, che hanno parlato della filiera del denaro sporco, dalla sua acquisizione mediante l’estorsione e l’usura fino al suo impiego finale che è il riciclaggio, il reimpiego e soprattutto il traffico dei rifiuti tossici.

A seguire ha preso la parola Carmelo Papa, Senior Executive Vice President General Manager ST Microelectronics, azienda che nel catanese rappresenta «un esempio virtuoso per la produzione di tecnologia avanzata ma anche di un livello professionale imperniato sulla formazione di lavoratori colti, autonomi e perciò liberi dal condizionamento mafioso» hanno sottolineato i soci Asaec.

Non sono mancate le testimonianze di alcuni soci commercianti e imprenditori, le delucidazioni di professionisti riguardo gli sgravi fiscali previsti per chi decide di denunciare i propri aguzzini, e infine una riflessione comune sull’evoluzione della mafia. A conclusione si terrà un aperitivo preparato dai ragazzi di Librino – guidati da Suor Lucia – che frequentano la Comunità Papa Giovanni Paolo II.