Assunzione di Maria / La Madonna indica a ciascuno il fascino del cielo

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affresco Maria Assunta

La solennità dell’Assunzione al cielo di Maria, che celebriamo il 15 agosto, è una delle più antiche feste mariane in occidente e in oriente (con il titolo di Dormitio virginis).
Essa celebra quanto sancito in maniera definitiva da Pio XII il 1 Novembre 1950 ed esplicitato dal Concilio Ecumenico Vaticano II: ”L’Immacolata Vergine, preservata immune da ogni colpa originale, finito il corso della sua vita, fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo e dal Signore esaltata quale regina dell’universo, perché fosse più pienamente conforme al Figlio suo, Signore dei signori e vincitore del peccato e della morte” (Lumen gen­tium, 59).

Assunta alla gloria del cielo, Maria continua la sua missione di madre. E, come ricorda la citata Costituzione conciliare, “intercede per i suoi figli pellegrini nel tempo” (Ib). Ma, soprattutto, indica a ciascuno di noi il fascino del cielo.

La nostra cultura soventemente dimentica le realtà future verso cui tendiamo. Siamo troppo affaccendati per poter tendere “alle cose di lassù”, ci ricorda San Paolo (Col 3,1-4). Lo stesso cielo viene indicato come una meta quasi irraggiungibile in quanto “meta e premio dei buoni”.

affresco Maria Assunta
Cattedrale di Palermo, affresco Maria Assunta

L’Assunzione di Maria indica a ciascuno il fascino del cielo

Siamo chiamati a superare questa concezione eccessivamente spiritualistica. E tendere verso il fine con l’atteggiamento di chi vive con i piedi poggiati a terra per esplicitare il proprio impegno terreno. E con lo sguardo rivolto al cielo, pienezza di una vita autenticamente vissuta.

Il cielo è la meta del pellegrino ! Di chi, in quanto viator, ha camminato lungo i solchi della storia non da semplice spettatore degli avvenimenti quotidiani, ma da impegnato concretamente e fattivamente, pur sapendo che “passa la scena di questo mondo” (1Cor 7,31).

E’ il supremo compimento dell’amore, perché in cielo fede e speranza verranno meno e ciò che resta è solo l’amore. Quello seminato sulla terra, quello fatto di conquiste e delusioni, di travaglio e di godimento, di lacrime e di sorrisi, di notti insonni e di giornate luminose.
Sì, perché l’amore non è solo un sentimento. Se così fosse, ahimè, potrebbe essere soggetto alla legge della labilità come tutti i sentimenti che mutano nell’uomo. L’amore è una esperienza che incide nella nostra esistenza e talvolta pure ferisce ma, come diceva Follereau, “la sola verità è amarsi”.

L’Assunzione di Maria, indirizzo di vita cristiana

E’ il senso pieno della vita. Una vita che si limitasse al solo spazio-tempo, anche se carica di anni, sarebbe sempre limitata e priva di senso. Invece, una vita che supera questo ristretta visione e si apre all’eternità, acquista senso, valore e significato, che travalica ogni cosa.

Se in noi rinascesse una positiva cultura della morte, nell’asserzione più bella del suo significato, il cielo sarebbe veramente ciò che brameremmo di più.
… Non so cosa sia il paradiso, ma posso ricordare e meditare una tradizione ricevuta … Sarà un luogo dove Christian Albini e Goethe non avranno più necessità di invocare più luce, perché godranno di tutta la luce che c’è nella creazione, da sempre e per sempre” (Eduardo Savarese, il tempo di morire, Wojtek ed., 2019).

L’Assunta, con il suo mistero di vita che travalica la morte, congiunta a Cristo Risorto, nel cuore dell’estate più che ricordarci le famose Feriae Augusti, ci indica questo fascino di cielo, verso cui siamo chiamati a tendere e dove Lei ci attende maternamente per custodirci sotto il suo manto. Dopo aver vegliato su noi pellegrini nel tempo.

Don Roberto Strano

 

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