Avis / Gli studenti acesi donano il sangue con gioia e altruismo

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studenti donatori sangue all'Avis

Una normale giornata di donazione e di solidarietà, nella sede dell’Avis di Acireale, in via delle Terme 32F. E’ mattino inoltrato quando si effettuano le ultime donazioni da parte di alcuni studenti acesi. Domina il sorriso, tra i dirigenti e gli operatori sanitari dell’associazione di volontari. E, soprattutto, tra i giovani, che abbiamo incontrato proprio nel giorno della prima esperienza da donatori.

Assiste e sorveglia i ragazzi, anzi se ne prende cura, la dott.ssa Rita Vasta, psicologa, responsabile della gestione qualità. Nonché responsabile/formatrice per il progetto scuola della stessa Avis.

“Incontriamo i ragazzi dell’ultimo anno di tutti gli istituti scolastici superiori di Acireale per illustrare la necessità e il valore della donazione del sangue – spiega la Vasta -. E possiamo dire di avere raggiunto un alto livello di qualità in quanto abbiamo ogni anno tra 100 e 150 pre-donazioni. L’80% di questi aspiranti donatori restano con noi, convinti e felici della loro scelta. Quindi, possiamo dirci soddisfatti”.

Ci vuole poco ad avere conferma di quanto affermato dalla psicologa in quanto a qualità della formazione e, quindi, alla consapevolezza del grande valore della donazione. Nella saletta della ristorazione post-donazione, incontriamo per caso quattro studenti, tutti diciottenni, per un’intervista plurima improvvisata.Avis, studenti donatori di sangue

All’Avis studenti donatori con gioia e altruismo

Serena Grasso, dell’ultimo anno del corso ad in dirizzo linguistico del “Regina Elena”: “Non possiamo chiuderci nel nostro egoismo a pensare solo a quelli che comunemente si si definiscono ‘i fatti nostri’. Mi sono chiesta ‘perché non mettermi a disposizione della società e aiutare chi ha bisogno? Mi sono data la risposta e mi sento gratificata di essere utile”.

Mariagrazia Mirabella, della stessa scuola della Grasso: “Mi fa piacere scommettermi in un campo nobile come questo. E’ bello metterci qualcosa di tuo e farlo con convinzione, con sentimento. Poi, se penso che una persona può vivere solo perché io dono il mio sangue, cioè con un gesto che, in effetti, non costa niente, mi fa felice”.

Gianni Romeo, dell’ultimo anno del liceo scientifico “Archimede” esprime gli stessi concetti, con uguale consapevolezza del grande valore che assume la donazione del sangue nella società: “Se si pensa al valore della vita e al fatto che con la donazione, un gesto sicuro e nobile dal costo praticamente zero, si salvano vite umane, si dà tutto quello che si può e si è già appagati”.

Avis,saletta di ristoro post donazione
La saletta di ristorazione post donazione

Segue le brevi interviste, con la Vasta e la presidente provinciale dell’Avis Angela Belfiore, che della sezione di Acireale è segretaria, dopo averla presieduta per decenni, anche Claudia Barbarino, ventenne. “Lei – spiega la Belfiore – è un esempio di quanto incida il nostro lavoro tra gli studenti. Quando ha seguito l’incontro di formazione era minorenne e non poteva donare. Quando ha compiuto 18 anni, cioè quattro giorni dopo, si è presentata nella sede, ha effettuato la pre-donazione e ora è una di noi. Attualmente svolge qui il servizio civile universale”.

Commenta e chiude Rita Vasta: “Qui entrano solo persone convinte di quello che fanno. Trovano il clima favorevole e l’ambiente accogliente e sono tutte appagate e felici. Ecco perché sorridiamo tutti”.

                                                                                                                              G.V.

 

 

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