“L’Avvento e il Natale sono il tempo opportuno da vivere nel segno della fraternità, solleciti non solo verso noi stessi, ma anche nei confronti di coloro che vivono nel bisogno”, scrive sua eccellenza mons. Nino Raspanti nella lettera alla Comunità della diocesi di Acireale. “Il Natale – continua – è la memoria del Figlio di Dio venuto fra noi. Dio è uscito dalla sua invisibilità, quasi accorciando le distanze e ha assunto un volto d’uomo, facendosi visibile e immediatamente raggiungibile”, per questo “Gesù è un Dio che non ci ha detto come vivere, ma che ce lo ha fatto vedere: è un Dio visibile”.
“Il Natale – scrive mons. Raspanti – è anche memoria delle precise modalità storiche con cui l’Incarnazione è avvenuta: il Figlio di Dio si è fatto bambino, è venuto al mondo nascendo in una grotta fuori paese, rifiutato da Erode e visitato dai pastori. Egli si è inserito nella storia e fra le molte situazioni possibili ha scelto la situazione degli ultimi: povero, profugo, perseguitato. Gesù che viene al mondo “senza trovare alloggio” diventa immagine di altre “venute” che attendono accoglienza: dagli immigrati al popolo che vive sulla strada, dalle persone sole e ultime alle famiglie che la crisi spinge sempre più ai margini della società”.
Mons. Raspanti riporta poi quanto detto dal card. Angelo Bagnasco il 28 maggio agli abitanti di Lampedusa: “anche per questo sono venuto: per dirvi grazie per l’esempio di fraternità cristiana. L’accoglienza semplice e cordiale, fatta di gesti concreti secondo le vostre possibilità. È di esempio a tutti, specialmente a quanti parlano molto e fanno poco. La Santa Vergine, che qui venerate secondo un’antichissima tradizione, nell’umile grotta di Betlemme ha avvolto il piccolo Gesù in fasce, cioè con quello che c’era, nell’emergenza del momento e della notte Ecco la concretezza della risposta di fronte all’urto degli eventi: risposta immediata che necessariamente si combina con interventi più articolati, e che richiede prospettive più ampie e risolutive”.
“L’avvento e il Natale – prosegue il vescovo di Acireale – sono occasione propizia perché la comunità diocesana sostenga le attività che la Caritas diocesana svolge a favore degli ultimi soprattutto nel Settore dell’accoglienza (il centro di ascolto diocesano, le visite domiciliari, il servizio di strada e di accoglienza per persone senza fissa dimora, l’accoglienza presso il Gruppo Appartamento, il Fondo di Solidarietà per le famiglie senza occupazione, l’attenzione per i rifugiati e i richiedenti asilo). Sarà questo – incoraggia mons. Raspanti – un modo concreto di fare spazio nel proprio cuore a Dio che si fa uomo, riconoscibile in ogni altro uomo e soprattutto nell’uomo che soffre. Auguro a tutti – conclude il nostro Vescovo – di viver intensamente questo tempo con lo sguardo rivolto alla Vergine Santa e con il cuore aperto all’azione dello Spirito che porta a compimento l’opera di Dio”.
*Le offerte per l’Avvento di Fraternità destinare alle “Attività della Caritas diocesana per l’anno 2011-2012” possono essere donate tramite i c.c.p. della Curia Vescovile (n. 000011102951) e /o della Caritas dicoesana (000013263959) causale Avvento di Fraternità 2011, o versate direttamente nelle sedi della Curia e della Caritas.