Si è tenuta presso Palazzo Riggio in Aci Catena, una conferenza sulla figura di Armida Barelli, fondatrice e leader carismatico dell’associazione “Azione Cattolica”.
Sono intervenuti Teresa Scaravilli, Mons. Giovanni Mammino, Andrea Romeo.
La conferenza ha avuto lo scopo di interrogarsi e interrogare i partecipanti, quasi tutti aderenti ad “Azione Cattolica”, sull’attualità del messaggio di colei che amava definirsi con semplicità “sorella maggiore”.
Il periodo storico in cui affonda le radici l’operato di Armida Barelli è stato ampiamente e sapientemente illustrato da mons. Giovanni Mammino che ne ha esaltato le virtù personali, organizzative, sociali, religiose.
Il messaggio di Armida Barelli rivolto alle donne
Donna di grande cultura, Armida rivolge il suo pensiero soprattutto a favore delle donne, alla loro emancipazione. A lei e a padre A. Gemelli si deve la fondazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La novità, a livello sociale, consiste nella capacità di mobilitare in massa le donne cattoliche prospettando loro modalità di partecipazione alla vita pubblica alternative al movimento femminista socialista e ponendosi come organizzazione concorrente al regime fascista.
Un percorso nella memoria, un susseguirsi di riflessioni supportate da brani tratti dagli scritti di Armida (Ida), un cammino tracciato. Una rotta da seguire per proseguire sia su strade battute che strade sconosciute con la certezza di una guida, nostro Signore, che non cessa mai di sostenere e illuminare il cammino.
Armida Barelli e il suo messaggio che precorre i tempi
I problemi attuali impongono nuove scelte coraggiose e se si saprà leggere il pensiero di Ida, “sorella maggiore”, e contestualizzarlo, ci si renderà conto di quanta forza, coraggio occorrono per evitare pericolose derive dovute ad abitudini sociali votate al superficiale, al mordi e fuggi. Alla valorizzazione del contenitore e non del contenuto ad una velocità che non lascia tempo per una crescita personale consapevole. Ciò che manca è la mancanza di dialogo e la consapevolezza che deriva da una attenta conoscenza e analisi di quanto è intorno.
Ieri i totalitarismi, oggi una politica e una società liquida rischiano di travolgere i giovani. E anche di segnarli profondamente alterando il concetto di libertà identificandolo come assenza di regole.
Ieri l’emancipazione della donna e il riconoscimento dei diritti politici, oggi l’attribuzione di un ruolo, di uno status a tutela del rispetto della stessa.
Il messaggio è, quindi, sempre attuale, basta interrogarsi con sapienza e con discernimento. Trovare soluzioni in linea con il tempo senza mai scadere e scendere a compromessi.
Angela Pirronello