Azione Cattolica / “Con le mani in pasta”, incontro di formazione a Marina di Massa

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“Con le mani in pasta. Adulti lievito di partecipazione”. Questo il titolo dell’evento di formazione svoltosi a fine febbraio a Marina di Massa e rivolto agli adulti di Azione Cattolica. Oltre 150 tra vice presidenti, incaricati regionali, consiglieri diocesani e membri di equipe provenienti da tutta Italia si sono ritrovati insieme in un bellissimo clima di fratellanza e condivisione.

La pasta è quella del mondo e della società in cui viviamo, in questo nostro tempo difficile e meraviglioso che vale la pena di essere vissuto. Come recita lo slogan – tratto da una frase di Vittorio Bachelet – impresso  sulla maglietta ufficiale del settore,  diventata un po’ la divisa di tutti i partecipanti. In questa pasta gli adulti sono chiamati a immergere le mani per essere lievito di partecipazione, per trasformare le idee in progetti e i sogni in realtà.
I vari momenti, organizzati accuratamente dall’ufficio nazionale del settore adulti, presieduto da Paolo Seghedoni e Paola Fratini, ci hanno portato a scavare sempre più in profondità seguendo il collaudato metodo del testo adulti: dalla vita alla Parola – dalla Parola alla vita.

Azione Cattolica / Incontro di formazione

La bella relazione di Matteo Truffelli, già presidente nazionale, ha rappresentato il primo momento – “la vita si racconta” – attraverso un’analisi del nostro tempo e delle sue contraddizioni. E’ questo il luogo in cui noi adulti siamo chiamati a vivere la nostra corresponsabilità. A questo ci deve educare il nostro essere Azione cattolica, perché tutto ci riguarda. Partecipazione è stare connessi agli altri, da ascoltare e incontrare. Partecipazione è condividere l’esistenza delle persone; partecipazione è scambio di vita.

Durante gli intensi momenti di spiritualità, curati dall’assistente nazionale don Oronzo Cosi, e la lectio proposta il sabato mattina da don Giancarlo Leonardi, già assistente regionale Ac dell’Emilia Romagna, la Parola ha illuminato il nostro cammino facendoci meditare i fondamenti della nostra Fede, la Trinità e il Battesimo. Alla mensa trinitaria c’è un posto preparato per  ciascuno di noi, che in virtù del Battesimo partecipiamo con Cristo della dimensione sacerdotale, profetica e regale.

Il Battesimo ci chiama alla testimonianza, compito impegnativo per ciascuno di noi. Non c’è testimonianza quando non viviamo la responsabilità personale. Quando non trasformiamo i segni dei tempi in segni di speranza. Quando riceviamo la Parola e lo Spirito ma rimanendo fermi ne blocchiamo il cammino. Seguendo l’esempio di Gesù dobbiamo invece annunciare il Vangelo in mezzo alla folla, imparando a distinguere i volti. Chiamando ciascuno per nome, coltivando le relazioni e proponendo a tutti la partecipazione per costruire insieme la comunità.

Tre tematiche: impegno, inclusione, missionarietà

Riflettendo sulla “vita che cambia”, perciò, questa diventa capace di sognare e volare alto per pensare e realizzare progetti con il supporto di tutti. Anche cercando alleanze al di fuori dell’associazione.
Questo momento è stato svolto attraverso tre mini convegni su tre diverse tematiche: impegno (in particolare socio-politico), inclusione (con particolare attenzione alla disabilità), missionarietà. Tutti e tre i temi sono stati visti come naturale sbocco della formazione e della conseguente esigenza di partecipazione.
Si è trattato di pensare in grande, di sognare sogni audaci e vedere poi come sia possibile tradurli in realtà. Attraverso la presentazione di esperienze nate sul territorio abbiamo visto che è possibile. Basta volerlo e impegnarsi veramente per ottenere risultati al di sopra di ogni aspettativa.

Il vescovo di Massa, mons. Mario Vaccari, durante la celebrazione eucaristica domenicale, a conclusione dei lavori, ci ha ricordato il tema del convegno: la pasta ha bisogno ogni giorno di essere lavorata e fermentata, per evitare che si asciughi e si indurisca. Tocca a noi metterci subito al lavoro con impegno, voglia ed entusiasmo. E allora possiamo davvero concludere con uno slogan coniato, in un felice momento di creatività, da uno dei partecipanti: “Con le mani, impasta!”

 

                                                                                            Anna Maria Cutuli