Azione Cattolica / La Festa degli incontri diocesana Acr: insieme per pregare, riflettere e giocare

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festa degli incontri 2024

Nel Bosco delle Aci, situato a Santa Maria La Stella, nei giorni scorsi, si è svolta la “Festa degli Incontri” diocesana di Azione Cattolica. Momento di grande aggregazione comunitaria e spirituale per i bambini e i ragazzi dell’Acr (Azione cattolica ragazzi) della diocesi, e per i loro educatori.

Curata dai membri dell’équipe diocesana Acr, con la presenza della presidente diocesana Concetta Vecchio, il pomeriggio all’aperto ha riscosso un notevole (ed inaspettato!) successo. All’evento hanno partecipato ben 10 parrocchie, con un totale di 171 ragazzi, segno di una concreta voglia di stare insieme, non solo per divertirsi.

La scelta della tematica, in continuità con il tema dell’anno, è ricaduta sul mistero della Creazione. Obiettivo, quello di far comprendere ai ragazzi l’importanza di sapersi prendere cura del Creato, senza dimenticare la centralità di Dio in quanto origine di tutto.

Dopo un momento di animazione, i ragazzi, con i propri educatori, si sono raccolti in cerchio per i saluti iniziali. Per un momento di preghiera e per ascoltare, attraverso una scenetta, la tematica della festa. In seguito, si è  condiviso quello che ha vissuto in questi mesi l’Azione cattolica diocesana. Cioè il convenire nell’Assemblea, la formazione del nuovo Consiglio, l’elezione della nuova presidenza diocesana. La nomina del nuovo assistente Acr, don Rosario Di Bartolo, che sostituisce don Mario Camera, chiamato dal Vescovo a un altro importante servizio diocesano.Santa Maria la Stella, festa degli incontri

Festa degli incontri: il saluto della presidente diocesana

La presidente diocesana, fresca di nomina, ha svolto un intervento dialogante. E subito ha dichiarato: Sono contenta di essere qui perché sono con voi bambini e ragazzi, prediletti da Gesù”

Dopo avere salutato a nome di tutta l’associazione, ha motivato ancora di più la propria contentezza di esserci. “E anche perché stiamo pensando a come custodire il mondo in cui viviamo, che Dio ci ha affidato, e che dobbiamo ricordarci di curare, sempre”.
Quindi, la presidente diocesana di Ac ha invitato ragazzi e ragazze a osservare il comportamento degli uccelli.

Festa degli incontri:osservare il comportamento degli uccelli

Il cuculo. Dal comportamento molto peculiare soprattutto per quel che concerne l’allevamento della prole. Lui, infatti, preferisce delegare ad altri il compito di nutrire ed allevare i suoi piccoli. In che modo? In un modo tutt’altro che scontato. La femmina del cuculo, infatti, osserva attentamente le coppie di uccelli della specie-ospite indaffarate a costruire i nidi e – individuato il momento di posa delle uova – vi depone il proprio, eliminando un uovo della coppia ospite.

Cuculo
Cuculo. Foto Licenze creative Commons

In un paio di giorni la femmina di cuculo ripete questa operazione per 15 – 20 volte, in altrettanti nidi di altrettante coppie. Ogni piccolo di cuculo, appena uscito dal guscio, cieco ed implume, si libera dei fratellastri (uova e piccoli) caricandoseli sulle spalle e gettandoli fuori dal nido. Rimasto solo, avrà tutta l’attenzione dei genitori adottivi, ignari della distruzione della covata commessa da quell’esserino pigolante.

Osservare il pinguino

Il pinguino. I pinguini sono Uccelli sociali, che si riuniscono in gruppi più o meno numerosi, soprattutto durante il periodo riproduttivo. In una colonia formata da centinaia o migliaia di individui che si somigliano moltissimo, il riconoscimento avviene grazie alle vocalizzazioni, che sono complesse e variabili.

“La femmina depone un solo uovo durante il gelido inverno del Polo Sud. A questo punto, camminando goffamente e tenendo l’uovo tra le zampe, lo porge al compagno. Questi dovrà covarlo per i successivi due mesi, poiché la partner ha perso troppe energie e ha bisogno di nuotare in mare aperto per fare rifornimento di cibo.

“Il maschio, durante questi due mesi, tiene l’uovo costantemente tra le zampe, ricoprendolo con uno strato di pelle (si dice che la temperatura in questa pseudo-sacca sia intorno ai 35°). L’unica attività che svolge in attesa del ritorno della femmina è prendersi cura del futuro figlio. Non può neanche nutrirsi, poiché se l’uovo dovesse cadere a terra rischierebbe di congelarsi.

Pinguini
Pinguini. Foto Samuel Blanc, Licenze creative Commons

“Quando finalmente avviene la schiusa, la madre torna dal piccolo e, assieme al padre, se ne prende cura; per i primi giorni di vita pensa a nutrire i piccoli rigurgitando le riserve alimentari accumulate. A questo punto c’è il ‘cambio della guardia’. La mamma rimane a nutrire e proteggere il pulcino, il maschio va a fare il meritato ‘pieno’ di cibo, dopo il lungo periodo di digiuno.
Ogni 50 giorni i coniugi si danno il cambio finché i piccoli raggiungono i 150 giorni di età e possono affrontare le prime immersioni”.

Festa degli incontri:custodire il creato sull’esempio degli uccelli

Completato il racconto, che sa di fiabesco ma è assolutamente vero, Concetta Vecchio ha posto due domande quanto mai significative. Ad esse ha risposto spiegando il racconto appena fatto: quale dei due uccelli vi sembra che dimostri più cura? che significa “custodire il creato”?

Alla fine di questo momento, si sono suddivisi i ragazzi in quattro squadre e si è dato il via alle attività. A turno, ciascuna squadra, si è recata in ognuno dei quattro stand previsti in modo da entrare in contatto con i pilastri della Creazione (Luce e Buio, Acqua e Terra, Flora e Fauna, Dio e Uomo).

L’attività del primo, chiamato “Luce e Buio” e curato da Luca e Roberto, consisteva nella risoluzione di un cruciverba con una particolarità: le definizioni delle parole da inserire, scritte su un cartellone, diventavano visibili solo con l’aiuto di una luce artificiale. Dopo aver suddiviso i ragazzi in squadre ed aver completato lo schema, la parola centrale che veniva fuori era “Madre Terra”.

Il secondo riguardava la “Flora e Fauna“, gestito da Mariarosa e Ylenia. Per far capire l’importanza della collaborazione e dell’attenzione reciproca, i ragazzi, dopo essere stati suddivisi in sottogruppi e sistemati uno dietro l’altro, dovevano riuscire a realizzare un disegno quanto più simile a quello degli altri membri del gruppo, riportando sul loro foglio, poggiato sulla schiena del compagno davanti a sé, i movimenti che sentivano fare sulla propria schiena.

Il terzo, dal titolo “Dio e Uomo” e ideato da don Rosario e Claudia, era collegato all’ultimo giorno di creazione. I ragazzi dovevano plasmare degli oggetti con la pasta di sale, proprio come le Sacre Scritture raccontano che Dio fece con l’uomo. In un primo momento, sono stati realizzati alberi, fiori, animali e, in seguito, i ragazzi hanno dato spazio alla loro fantasia e creatività, facendo emergere la loro attenzione alla pace, attraverso segni, simboli e messaggi di fraternità.

L’ultimo, infine, si riferiva alla “Terra e Acqua“, coordinato da Giuliana e Francesco. Ai ragazzi, si è spiegata l’importanza dell’acqua e soprattutto dei semi che fecondano la terra. Si è parlato anche di come la terra e l’acqua siano stati creati con amore e cura e di quanto essi siano complementari. Dopodiché sono state proposte due attività: la prima consisteva nel trovare dei semini nascosti in un secchio d’acqua pieno di lenticchie. La seconda, dal nome “terra – mare”, aveva come obiettivo quello di correre da una parte all’altra del campo quando si diceva la parola “mare”; al contrario, al sentire la parola “terra” si doveva rimanere fermi sul proprio posto.

Festa degli incontri: ringraziamenti finali

Intorno alle 18:30, i vari gruppi si sono riuniti per vivere il momento finale con la preghiera sul Creato, la merenda e la consegna di un gadget finale: un segnalibro (foto sotto) con la preghiera sul Creato recitata poco prima. L’ultimo momento è stato dedicato ai ringraziamenti: in modo particolare, sono stati ringraziati i ragazzi dell’Acr in quanto hanno deciso di trascorrere il pomeriggio con noi; i loro educatori che li hanno accompagnati e che ogni settimana si dedicano con spirito di servizio e di sacrificio nelle loro parrocchie; l’équipe che non si è risparmiata neanche durante la Settimana Santa per organizzare questo pomeriggio di festa.

I “grazie” sono andati anche alla Provincia di Catania, al Comune di Aci Sant’Antonio, nelle persone del sindaco Quintino Rocca e dell’assessore Agata Spinto, per essersi prodigati per l’ottenimento delle varie autorizzazioni e la concessione dei locali. Ai volontari della Croce Rossa Italiana, al Gruppo Volontariato Associazione Nazionale Carabinieri, alla Polizia Municipale, ai custodi dell’Istituto Comprensivo “Fabrizio De André”, per la possibilità di utilizzare i servizi della scuola. E alla Parrocchia di Santa Maria la Stella per aver messo a disposizione l’amplificazione.

 

 

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