Azione cattolica / La presidente diocesana Anna Maria Cutuli: “Le vie maestre: amore, verità, giustizia e libertà”

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È un anno particolare quello appena iniziato per l’Azione cattolica Italiana: ricorre, infatti, il 150mo anno dalla nascita dell’associazione. Le celebrazioni inizieranno con la XVI Assemblea nazionale e il tema scelto per l’anno associativo 2017-2018 è “Bella Storia”, un invito per tutte le associazioni locali a ripercorrere la propria storia, a fare memoria delle tradizioni, degli avvenimenti storici e delle figure più significative, per riscoprire il valore delle idee e delle scelte che in ogni epoca hanno consentito all’Azione Cattolica di interpretare al meglio la realtà. Guardare al passato, quindi, per costruire giorno dopo giorno il futuro dell’associazione, che quest’anno vede il rinnovo dei consigli parrocchiali e diocesani e a tal proposito è stata scelta la frase “Fare nuove tutte le cose. Radicati nel futuro, custodi dell’essenziale”, titolo di un Instrumentum laboris, inviato da Roma a tutti i consigli parrocchiali e diocesani, perché diventi uno stimolo per la riflessione in vista dell’ormai prossima assemblea elettiva.  Questo titolo è stato confermato per l’assemblea del rinnovo delle cariche del consiglio diocesano di Ac che si terrà il prossimo 12 febbraio. Su quest’appuntamento e sulla vita diocesana dell’associazione abbiamo chiesto un parere ad Anna Maria Cutuli, presidente diocesana di Ac in carica. “Il principio ispiratore di questo documento – ci dice la presidente diocesana – è l’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium: l’intenzione è di seguire senza indugi l’invito di Francesco per una Chiesa e una Azione Cattolica in uscita. Ogni associazione, anche la più piccola, ha qualcosa d’importante da offrire: lo sforzo richiesto a tutte le associazioni del Paese è di dare risposte per pensare insieme all’AC dei prossimi anni, puntando l’attenzione su quattro punti fondamentali e molto concreti: l’attenzione al territorio; i processi da innescare; il ruolo dell’associazione; le alleanze da stringere. A tutti noi è richiesta una scelta concreta per il futuro, un “Ci impegniamo” che deve guidare i nostri passi per i prossimi anni”. Sarà un bel modo per far vedere che, aggiunge la presidente diocesana, “l’Azione Cattolica s’impegna per continuare a essere, ormai a quasi 150 dalla fondazione, un dono prezioso a servizio della Chiesa e del Paese”. L’Azione cattolica acese continua la propria missione nella diocesi e in modo capillare nelle parrocchie, facendosi presente in quarantasei parrocchie. Il numero dei tesserati non è certo poiché l’adesione non si è ancora conclusa, ma secondo una previsione complessivamente si registrerà un leggero calo del numero di aderenti. In questo caso è necessario comprendere e chiedersi in che modo la vita associativa possa aver inciso sulla scelta di non aderire. “Un aderente in più o in meno, infatti, non è semplicemente una tessera in più o in meno – sottolinea Anna Maria Cutuli; l’Ac vuole parlare alla vita delle persone e intercettare le loro esperienze. Ogni socio merita una cura particolare perché ciascuno, soprattutto chi è nuovo, si senta accolto all’interno dell’esperienza di vita che proponiamo”. Un dato, però, è certo: alcune parrocchie sono in crescita e dimostrano entusiasmo e voglia di fare; altre avvertono momenti di stanchezza e di scoraggiamento ma non demordono. Altre associazioni sono nate nel corso di questo triennio e ci sono contatti avviati per far nascere l’Ac in altre parrocchie. Un’attenzione particolare è rivolta anche ai piccoli aderenti all’associazione. Il mese di Gennaio, che solitamente si apre con il messaggio del Santo Padre in occasione della Giornata mondiale della pace, è dedicato all’Acr: i ragazzi sono stimolati a riflettere su questo tema e vivere l’annuale Festa della Pace che sarà celebrata il prossimo 5 febbraio nell’Istituto delle suore Pallottine di Riposto. Come ormai si è soliti fare, anche quest’anno l’Acr collaborerà con il Settore Adulti. Piccoli e grandi rifletteranno e giocheranno insieme per capire come si fa a essere costruttori di pace. “L’obiettivo è suscitare in ognuno il desiderio di essere testimone e di dare il suo contributo a partire dai quattro pilastri: Amore, Verità, Giustizia, Libertà, vie maestre per un percorso da fare insieme. Si avverte oggi il bisogno di essere costruttori di pace, e quindi tutti da cittadini siamo invitati a partecipare alla Festa e a prendere un impegno non episodico ma costante nel tempo per raggiungere un obiettivo comune”, ha detto infine Anna Maria Cutuli.

Annalisa Coltraro

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