Ieri, nella Basilica San Sebastiano di Acireale, l’Azione Cattolica diocesana ha dato il via agli incontri di formazione della scuola associativa. Si terranno nelle prossime settimane in diverse parti della diocesi. Con una conferenza della teologa Cettina Militello su “la testimonianza dei laici cristiani oggi”.
Azione Cattolica / La teologa Cettina Militello su “la testimonianza dei laici”
Un incontro particolarmente interessante, organizzato al fine di fornire alcuni stimoli di riflessione su uno dei temi tanto discussi, ma poco definiti del dibattito teologico odierno. «Spesso si corre il rischio di definire il laico a partire da ciò che non è, vale a dire colui che non ha ricevuto il Sacramento dell’Ordine».
Queste le parole introduttive al tema della professoressa Militello. Hanno puntato l’attenzione su una riflessione ecclesiale eccessivamente clericalizzata, intenta a parlare esclusivamente a sé stessa. C’è bisogno dunque di un’analisi più attenta, che vada alle origini del dato rivelato, trasmessoci dalle prime comunità cristiane.
«la riflessione su chi sia il laico deve necessariamente prendere le mosse dall’assunto fondamentale che col Battesimo si entra a far parte del popolo santo di Dio; le distinzioni all’interno di esso non sono ascrivibili al dettame teologico, quanto a sviluppi sociologici appresi successivamente…».
Azione Cattolica / La teologa Cettina Militello su “la testimonianza dei laici”
Se l’affermazione, di primo impatto, potrebbe non essere compresa, è anche vero che oggi più che mai bisogna sottolineare come punto cruciale sia la riscoperta autentica del Battesimo. Mediante il quale il Cristiano (senza distinzioni) diventa depositario della divina Rivelazione.
Il laico allora è colui che prende in mano la Bibbia e, con gli strumenti che le comunità dovrebbero mettere a disposizione, la interpreta e la fa diventare parte del proprio vissuto relazionale. Da questo punto di vista, ha detto la teologa, «viviamo delle esperienze molto povere perché non siamo abituati alla relazione, bensì all’autoreferenzialità».
Quella cristiana è invece una fede profondamente relazionale. E’ la chiave necessaria per riuscire a comprendere l’immenso tesoro di cui il credente viene reso custode. Rivelazione, relazione, testimonianza. Queste le tre parole chiave del messaggio di Cettina Militello, per un laicato che riesca ad auto-comprendersi al positivo, per un mondo dal volto giovane, capace di grandi sogni.
Francesco Pio Leonardi