Nella chiesa di San Camillo dei Mercedari in Via Crociferi, a Catania, il Bellini Festival ha offerto un altro dei suoi preziosi ed imperdibili appuntamenti dedicati alla musica di Vincenzo Bellini. È importate sottolineare che, in occasione di questa edizione, si è voluto valorizzare anche il repertorio di minore frequentazione del compositore catanese.
L’esecuzione ha regalato ben dieci arie da camera di raro ascolto, interpretate dal tenore Giovanni Di Mare accompagnato al pianoforte da Anna Maria Calì. Aree scritte dal musicista etneo in tenera età, ovvero tra gli undici e i sedici anni, in cui si era comunque già delineato il suo carattere distintivo.
Ancora una volta, dunque, un’occasione unica per ascoltare quanta bellezza Bellini abbia riversato nelle sue arie da camera, ricche di struggenti ed ammalianti melodie da par suo.
Vincenzo Bellini, compositore del bel canto italiano
Quella del Bellini è una musica libera dagli schemi e dalle tematiche drammatiche solite della tradizione operistica. Una musica che riesce in modo originale ad esprime il legame tra Classicismo e Romanticismo. E perciò molto apprezzata anche da grandi autori di quel tempo quali Franz Liszt e Fryderyk Chopin.
Tema fondamentale delle opere del Bellini è la passione amorosa messa in contrasto con l’ordine sociale. Un conflitto dal quale scaturiscono vicende che spingono spesso i personaggi di Bellini a situazioni estreme come il suicidio o la pazzia. Temi, questi, molto cari anche al contemporaneo Gaetano Donizetti.
Talenti giovani e collaudati per le arie da camera di Bellini
Giovanni Di Mare, da anni apprezzato baritono nei maggiori teatri siciliani e non solo, ora tenore, è ad oggi uno dei cantanti nati in Sicilia di maggior successo di questi ultimi anni. Anna Maria Calì, valente pianista nata a Catania, è già stata applauditissima proprio nelle ultime edizioni del Festival Belliniano di Catania per aver sempre seguito numerose stelle della lirica.
Per la serata di sabato 1 ottobre, gli artisti hanno interpretato un repertorio esclusivamente belliniano di raro ascolto. Ma anche molto impegnativo rispetto alle abituali arie da camera in programma nei concerti. Sono state eseguite “Sogno d’infanzia”, “Abbandono”, “Torna vezzosa”, “Bella Nice” e “Vanne o rosa”. Accanto alle più note “Malinconia”, “Vaga luna”, “Per pietà nell’idolo” e “Ma rendi pur contento”. La Calì ha eseguito, inoltre, una versione ridotta, da camera, della Norma.
Tra un’esibizione e l’altra il giovane Di Mare ha offerto al pubblico notizie ed anche qualche pettegolezzo relativi alla vita del musicista catanese. Ha così catturato da subito, oltre l’attenzione, anche la simpatia del pubblico. Presenti molti turisti che hanno così apprezzato della città di Catania anche l’anima artistica e la sensibilità musicale.
Cristiana Zingarino