Continua con ritmi serrati l’installazione di nuove opere d’arte in pietra lavica a Belpasso, nell’ambito del progetto “Città delle 100 Sculture”.
Sono state posizionate altre cinque sculture, realizzate da maestri scalpellini belpassesi, coinvolti nell’iniziativa, che hanno così contribuito ad arricchire il Museo a cielo aperto che sta prendendo forma nelle vie principali e negli spazi pubblici della città.
L’attuale dotazione del Museo – informa un comunicato del Comune – sale così a 22 opere già installate, mentre nei prossimi mesi è prevista gradualmente la posa di altre 20 sculture già pronte, realizzate nei vari simposi organizzati dall’Amministrazione comunale e dall’Accademia delle Belle Arti di Catania, che partecipa all’iniziativa.
«Prosegue con ottimi risultati – spiega il sindaco Carlo Caputo – questa nostra azione, molto importante e molto impegnativa, che ha come obiettivo la riqualificazione dell’immagine di Belpasso in chiave culturale e turistica. Vogliamo che questa città abbia una connotazione, sia cioè conosciuta per le sue eccellenze. Tra queste non poteva mancare la pietra lavica, nostra grande tradizione artigianale, declinata in forme artistiche per diventare opera unica, elemento di eleganza per la città e quindi attrazione per chi viene nel nostro territorio. Una scommessa che qui non si era mai vista, con la quale contiamo di rendere potente e stimolante la nostra immagine verso l’esterno. Questo paese – prosegue Caputo – sarà un salotto culturale e i primi risultati si stanno già vedendo. Con enorme entusiasmo posso comunicare che ci sono imprenditori della provincia di Catania che mi hanno contattato perché vogliono contribuire al progetto finanziando la realizzazione di alcune sculture da destinare al Museo a cielo aperto. Questo è un risultato straordinario, perché quando il mondo dell’impresa si avvicina all’ente pubblico per sostenerne le idee, significa che siamo sul binario giusto, ovvero le nostre iniziative stanno dando un valore aggiunto al territorio e questo è anche un valore economico riconosciuto dai privati. Naturalmente saremo disponibili ad avviare ogni valida e fruttuosa forma di collaborazione con le aziende che vorranno sostenerci».