Belpasso / Ottavo simposio della pietra lavica

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Belpasso simposio pietra lavica

Dal 19 settembre è in pieno svolgimento a Belpasso, alla cava dei “F.lli Grasso pietra lavica”, l’ottava edizione del simposio internazionale di scultura della pietra lavica. Si tratta di un’iniziativa artistica che richiama talentuosi scultori da tutto il mondo a mostrare e mettere in pratica la propria tecnica. Ospiti di questa edizione del 2021 sono gli scultori Petre Virgiliu Mogosanu, dalla Romania, Karin Van Ommeren, dai Paesi Bassi, Shekine Despoina Nainti, Rafael Ilioniu dall’Università di Salonicco in Grecia, e Calogero Arcidiacono, dall’Accademia di belle arti di Catania.

Belpasso / Ottavo simposio internazionale della pietra lavica

Il progetto “Belpasso città delle 100 sculture” è un’iniziativa comunale mirata a riqualificare la cittadina belpassese elevandone qualità e caratteristiche territoriali. Fino al 2019, aveva promosso 7 edizioni del Simposio che avevano regalato alla comunità ben 52 sculture in pietra lavica. Mentre alcune sono ancora in attesa di essere collocate, la maggior parte di queste opere sono già visibili lungo tutta la via Roma. Qui è visibile un percorso guidato apposito che permette agevolmente di identificarle ed osservarle.

La ripresa dopo una pausa di 2 anni

A causa dell’epidemia Covid-19, il progetto aveva subito un lungo fermo di 2 anni. Ma grazie alla recente diminuzione dell’entità delle restrizioni è stato possibile dare vita all’ottava edizione del simposio. Quest’anno sarà ospitato nella cava dei maestri Grasso, visitabile durante la durata dell’evento da parte di chiunque voglia recarvisi. Vi hanno già preso vita i cantieri dai quali gli ospiti già citati plasmeranno, dal taglio alle rifiniture, ben 5 ulteriori sculture. Queste si aggiungeranno alle altre nel percorso culturale organizzato.

Belpasso En Los Ojos Polifemo
En Los Ojos Polifemo, di Marta Fresneda Gutiérrez

Un tributo all’Etna

Come in tutte le edizioni del simposio tenutesi precedentemente, un tema caro nella creazione di queste sculture dal taglio contemporaneo sono proprio le leggende, i miti e le storie legate all’Etna. Nonché alla terra che la circonda ed alle persone che vi vivono o vi hanno vissuto. Durante l’apertura di questa edizione, gli scultori hanno deciso di presentare brevemente i temi delle loro opere. Karim Van Hommeren creerà la sua opera “Potere di Asclepio”, ispirata dal serpente mitologico dai poteri curativi. Shekine-Despoina Nainti, con la sua “Una Finestra Aperta”, richiama numerose finestre, aperte ma allo stesso tempo troppo piccole, tanto da risultare soffocanti, rimanendo tuttavia l’unico “respiro” a cui aggrapparsi. Due opere strettamente legate al tema dell’attuale pandemia di Covid-19.

Figli di Efesto
Figli di Efesto, di Santo Bonaccorso

Mogosanu Petre Virigiliu presenterà la sua “Volumi Bilanciati”, ove viene rappresentata una visione ideale della materia come entità in continua evoluzione, con i suoi movimenti, tensioni e interazioni. Rafael Llioniu darà alla luce la sua “Creazione continua” che, seguendo il mito di Encelado, gigante sepolto sotto il vulcano Etna, provoca eruzioni e terremoti mentre si dimena nel tentativo di liberarsi, e propone figure che possano richiamare alla mente la nascita e la ripetizione. Infine, Calogero Arcidiacono regalerà alla comunità belpassese la sua “Centona”. Si tratta di un omaggio alla figura del poeta e commediografo Nino Martoglio, concepita per essere una testimonianza del suo contributo, per ciò che è stato nella sua terra e nella sua cultura.

Anima Etna
Anima dell’Etna, di Simon Troger

“L’oro nero dell’Etna”

La kermesse chiuderà il 3 Ottobre con la presentazione delle opere ultimate. Saranno presenti il sindaco Daniele Motta, il vicesindaco con delega alla cultura, Tony di Mauro, e l’Accademia delle Belle Arti di Catania. L’iniziativa “Oro Nero dell’Etna”, co-organizzata con l’Accademia delle Belle Arti di Catania e patrocinata dal Parco dell’Etna, è stata approvata dall’amministrazione cittadina del 2014 dell’ex sindaco Carlo Caputo. A Belpasso la proposta si rinnova fino ad oggi ogni anno, con l’obbiettivo di contribuire ad un accrescimento del patrimonio del paese etneo. L’iniziativa scaturisce all’interno di un più grande progetto di riqualificazione artistica e culturale di lungo periodo che porterà a nuovi sbocchi ed ulteriori progetti.

Migliore cenere risorgo
Migliore dalla cenere risorgo, di Nicola Illuzzi

 

 

 

 

 

 

 

 

Andrea Chiantello

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