Beneficenza / Ad Aci San Filippo raccolta fondi per i progetti Missio

I giovanissimi della parrocchia San Filippo d’Agira in Aci San Filippo si misurano con la beneficenza e raccolgono fondi per i progetti Missio. Destinatari della raccolta i bambini meno fortunati del Perù. In collaborazione con don Orazio Sciacca, direttore dell’ufficio Missio diocesano, l’iniziativa nasce dalla proposta di Lucia Maccarone, referente della parrocchia per il gruppo missio. Maccarone ha invitato i piccoli della comunità ad intraprendere un semplice cammino di carità, mettendo a disposizione dei salvadanai nei quali raccogliere i propri risparmi. Un gesto semplice per far conoscere il valore della carità che, come dice la referente missio, “è il solo tesoro che aumenta col dividerlo“. A sostenere pienamente l’iniziativa don Roberto Strano, prevosto parroco della Basilica.

Sfumature di carità / il progetto scelto 

La somma raccolta, 170 €, è andata a favore del progetto che Poim (Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria) ha selezionato tra i tanti proposti allo scopo di sostenere i bambini più bisognosi nei cinque continenti. La scelta del progetto ricade su quello presentato dalle suore missionarie parrocchiali Niño Jesus de Praga. Nel loro collegio peruviano accolgono 125 bambini che vivono in condizione di svantaggio sociale ed economico. Ad essi assicurano vitto e alloggio, oltre che l’istruzione di base.

I fondi raccolti saranno spesi per l’acquisto di materiale di cancelleria che serviranno a facilitare il percorso scolastico dei bambini ospiti della struttura. Con questa scelta si traghetta un messaggio che non è solo quello della beneficienza in sé, ma che aiuta a far comprendere: i piccoli benefattori si scoprono così fortunati a potersi permettere matite e quaderni, cosa che spesso viene sottovalutata e non perfettamente compresa. Una beneficienza, quindi, vicendevole.

La carità come sacrificio che arricchisce

“Non è sempre facile fare dei sacrifici, ma se serve ad aiutare qualcuno in difficoltà diventa piacevole“, spiegano nella lettera aperta i giovanissimi Alessandra Chiarenza e Francesco Tumminello. La lettera, consegnata a Gabriella Aronica, referente dei catechisti parrocchiale, racconta la loro esperienza: “Per noi ragazzi questa è un’esperienza formativa che lascia un segno che porteremo nei nostri cuori per tutta la vita. Ci ha insegnato che la vita non va vissuta solo per se stessi, ma anche per il prossimo“.

Fare esperienza di carità e mettersi in prima fila per sostenere il prossimo. I progetti proposti da Missio possono rendere migliore la vita di altri bambini nel mondo attraverso la beneficienza. Quello di Aci San Filippo è un esempio virtuoso che si auspica possa raggiungere presto ogni parte della Diocesi.

Chiara Costanzo