Bic / “Casta diva story”, spettacolo multimediale il 18 settembre al Cortile Platamone di Catania

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Christian Paterniti

Un’esplorazione musicale e visiva, per giungere al cuore del melos belliniano, focalizzando l’attenzione – soprattutto ma non solo  – sull’aria  più celebre del Cigno etneo. Questo vuol essere “Casta diva Story”, spettacolo multimediale in programma il 18 settembre, alle ore 21, al Cortile Platamone di Catania.

L’evento – informa una nota stampa – è compreso nel cartellone del Bellini International Context, promosso dalla Regione Siciliana-Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo con la collaborazione di importanti istituzioni musicali e culturali dell’Isola.
In particolare “Casta Diva Story” è un progetto realizzato dal Bic in collaborazione con il Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina con artisti di qualità. Le musiche sono di Christian Paterniti, le videoproiezioni di Giulia Drogo, assistita da Michela Mantegazza e Chiara Di Gennaro. Mentre Nazareno De Benedetto dirige l’Orchestra da Camera del Conservatorio messinese.

Come scrivono Christian Paterniti e Giulia Drogo nelle note di sala: “Si tratta di un viaggio immersivo, che lo spettatore compirà come dentro un sogno, attraversando linguaggi, generi, segni e immagini appartenenti a storie lontane tra loro, riunite insieme dalla forza suggestiva di una musica senza tempo, quella di Vincenzo Bellini.

Casta diva story, viaggio immersivo tra le suggestioni delle note belliniane

Motivi e melodie incantevoli che continuano e continueranno a regalare emozioni, rese ancora più affascinanti da una parallela trama visiva, incentrata su “stanze” virtuali dove rievocare il lavoro condotto da registi cinematografici di fama internazionale che hanno interpretato e contestualizzato ‘Casta Diva’ all’interno dei loro film. È dunque un percorso che porta con sé citazioni e memorie dello straordinario compositore siciliano, attraverso una rilettura musicale di tante sue opere che avranno come fil rouge e leitmotiv quella delle ineffabili ornamentazioni della mirabile cavatina di Norma”.

Un itinerario anche cinematografico, legato all’amor perduto, ai ricordi del passato dove rifugiarsi per ritrovare un momento di quiete. Da “Opera” di Dario Argento, dove una donna, in fuga dalle proprie paure, si concede una tregua ascoltando le note di “Casta Diva”, a “The Iron Lady” di Phyllida Lloyd, in cui un’anziana e disorientata Margaret Thatcher apprende della morte del marito e si rifugia nel ricordo di una sera trascorsa a teatro ad assistere alla “Norma” di Bellini.
Ma anche “2046” di Wong Kar-wai, imperniato sul destino amaro che scaccia via un amore. O film di fantascienza come “Mr. Nobody” e “Sogno di una notte di mezza estate” con Michelle Pfeiffer. Fino al sentimentale “I ponti di Madison Country”, firmato da Clint Eastwood, con Meryl Streep che nel ruolo di Francesca rivive le sue origini, il ricordo della sua terra, mentre il destino l’ha portata a vivere lontano in America”.

Cristian Paterniti
Christian Paterniti

Casta diva story: musiche di Christian Paterniti

Christian Paterniti è pluridiplomato in pianoforte e composizione con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Messina. Inizia gli studi di composizione con il m.° Carmelo Chillemi e ne approfondisce diversi aspetti con John Corigliano, Paolo Vivaldi, Mauro Bonifacio, Azio Corghi. Ha conseguito inoltre il diploma di perfezionamento in composizione presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con il m°. Ivan Fedele. È vincitore di primi premi in concorsi di musica da camera, pianoforte, composizione e call for scores.

La sua musica ha ottenuto importanti riconoscimenti in festival e rassegne di tutto il mondo con esecuzioni presso prestigiose sale da concerto. Come la Carnegie Hall di New York, la Ehrbar Hall di Vienna, il Palatul Republicii di Chişinău, il Conservatoire de musique du Québec à Montréal. Nutrito il catalogo delle pubblicazioni   delle sue composizioni e dei i suoi saggi musicali. Vanta altresi numerose incisioni discografiche. È docente di Elementi di Composizione per Didattica della Musica presso il Conservatorio di Reggio Calabria.

Nazareno De Benedetto dirige l’orchestra da camera del Conservatorio Corelli

Nazareno De Benedetto pianista, direttore di coro e direttore d’orchestra, si è diplomato in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Messina sotto la guida del m.°  Vittorio Trovato e in Musica Corale e Direzione di coro presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto   la guida   del m°. Vincenzo Bernardo Modaro.
Ha seguito corsi    di Vocalità e Direzione di coro con i docenti Sebastian Korn, Bruno Zagni, Marika Rizzo e Nino Albarosa (gregoriano).

Nazareno De Benedetto
Nazareno De Benedetto dirige l’orchestra del Conservatorio di Messina

Ha conseguito il diploma di alto perfezionamento in Direzione di coro, Pratica corale e Vocalità antica presso il Centro ADICUM di Mercogliano (Av) con i docenti G.Acciai, M.Berrini, S. Woodbury, B. Zanolini, M. Manara,  F. Rampi. Dirige da più di   40 anni il Coro polifonico San Nicolò con il quale   ha eseguito numerosi concerti in Sicilia e fuori. Con esso nell’ottobre 2006, partecipando al VI Concorso Nazionale  di Benevento, ha ricevuto  il premio speciale  per la migliore direzione offerto dal Presidente della Camera dei Deputati.

Nell’estate  ’95 ha diretto l’orchestra e il coro Ars Nova in “Cavalleria rusticana” facente parte   di un progetto speciale denominato “Il teatro e l’opera verista”. Frequenta il Corso Triennale di Direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Messina sotto  la guida del m.° Bruno Cinquegrani. Attualmente è docente di Teoria, Analisi e Composizione presso il Liceo   Musicale Ainis di Messina, docente di direzione di coro e lettura della musica presso la Scuola Diocesana di  Organo e Vocalità di Messina, presidente della Sezione Diocesana dell’Associazione Italiana  S. Cecilia, direttore della    Corale Polifonica  “S. Nicolò” e condirettore del Coro  Diocesano “S. Maria della Lettera” dell’Arcidiocesi di Messina.

Giulia Drogo cura le videoproiezioni

Giulia Drogo, nata in Sicilia, vive a Milano dove lavora come art director e set designer. Ha conseguito la laurea quinquennale in architettura presso l’Università mediterranea degli studi    di Reggio Calabria ed in scenografia per il cinema e la tv all’Accademia di Belle Arti di Brera.  Tra le sue esperienze formative  il corso postlaurea di alta formazione professionale in scenografia e arredamento presso l’A.S.C. Cinecittà  di Roma e il workshop per scenografi diretto da Jan Pappelbaum alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2014.

Per il teatro firma, dal 2008   ad oggi, le scenografie e i costumi di numerosi spettacoli. Tra essi: “Antigone” diretto da Michele Di Mauro, produzione E.A.R.  Teatro di Messina       e “Stay   Hungry” di Angelo Campolo, vincitore premio IN – BOX 2020   e del premio Nuove Opere SIAE – MIBACT. Nel 2013   ha collaborato (Internship come Scenografo decoratore) con il Laboratorio di Scenotecnica dell’INDA, Istituto Nazionale del Dramma  Antico, in occasione del  Centenario delle rappresentazioni classiche presso il Teatro Greco  di Siracusa, scene  di Arnaldo Pomodoro. Ha inoltre curato l’allestimento della mostra fotografica “il sapere del corpo” (Cogitazioni), inaugurata da Andres Neumann, presso il Dipartimento di Scienze Cognitive dell’Università di Messina.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento di posti. Info: www.bellinicontext.it  e www.visitsicily.info

 

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