Bic / Giulia Samoyloff protagonista del secondo “Un Bellini s’il vous plaît”

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Giulia Samoyloff

Una storica dark lady – lasciamo per ora la suspence sull’identità –  sarà la protagonista del secondo appuntamento “Un Bellini s’il vous plaît!”. E’ questo il titolo conviviale scelto per il ciclo di approfondimenti previsti all’interno del variegato  programma del Bellini International Context, promosso dalla Regione Siciliana Assessorato Turismo Sport e Spettacolo.

Al fitto calendario di opere, concerti, commistione di stili, generi e arti multimediali, si associa l’analisi storico-critica in un contesto che, dopo il successo dello scorso anno, ripropone la fortunata formula dell’incontro culturale con intrattenimento musicale e aperitivo finale. Per brindare con il mitico cocktail ma soprattutto innescare tra gli spettatori un dialogo che si fa rito aggregante. Il format fonde la conversazione tenuta da esperti alla collaudata formula del concerto-aperitivo. E’ realizzato dal Bic in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e il Conservatorio di Musica “Arcangelo Corelli” di Messina.

Ad introdurre saranno le docenti di musicologia Maria Rosa De Luca e Graziella Seminara, attive presso il DISUM dell’ateneo catanese. L’appuntamento è al teatro Sangiorgi di Catania  giovedì 21 settembre alle ore 19.

Giulia Samoyloff protagonista del secondo  “Un Bellini s’il vous plaît”

A proposito della dark lady, l’incontro s’intitola Vincenzo Bellini e la “Polledra ardente”. Processo postumo a Giulia Samoyloff, la nobildonna ostile all’autore di Norma per via del legame sentimentale che la univa a Giovanni Pacini. Le musiche sono appunto dei due operisti che furono sempre in più o meno sportiva competizione. Testo e regia di Francesco Esposito, costumi di Elena Gaiani.

Giulia Samoyloff
Giulia Samoyloff

Ne sono interpreti Debora Govoni (Giulia Samoyloff), Veronica Filiberti (Adalgisa), Bryan Sala (Gioachino Rossini / Dalmas), Claudia Ceraulo (Giuditta Turina), Cleonice Bortolotti (Elvira), Francesco Zanlungo (Vincenzo Bellini), Patricia Fodor (Giulietta), Silvia Spessot (Norma), Tong Liu (Flavio). Al pianoforte Alberto Rinaldi.

Come si legge  nelle note di sala, era fine gennaio 1828, quando Giulia Samoyloff, arrivò a Milano dalla lontana terra di Russia. Era una persona dal fascino irresistibile. La sua provenienza, avvolta nel mistero, diventò motivo preferito di chiacchiere e naturale oggetto d’interesse da parte dell’aristocrazia, nei circoli della Milano bene.

La pollédra ardente

Giulia Samoyloff, definita in questo spettacolo la “pollédra ardente”, era cresciuta alla corte di San Pietroburgo, amica di Nicola, fratello minore dello zar Alessandro. Un’amicizia un po’ troppo spinta, quasi un gioco erotico fra adolescenti. Nel 1823, ormai ventenne, sposò il conte Samoyloff, molto più anziano di lei. L’uomo, per sua fortuna, morì “improvvisamente” dopo soli tre anni, lasciandole come eredità la cifra stratosferica di 4 milioni di rubli.
Fu invece Nicola, che alla morte del fratello Alessandro I era diventato il nuovo zar, a mandare Giulia il più lontano possibile dalla Russia. Dopo il suo debutto in società a Milano la sua vita fu un susseguirsi di fasti, amori e bizzarrie.

Da Bellini a Pacini…..

Innumerevoli i suoi intrecci amorosi e – in special modo – quello con Vincenzo Bellini, che venne poi sostituito nelle grazie della Samoyloff da un altro musicista catanese, tale Giovanni Pacini, del quale la donna s’innamorò. Che Pacini invidiasse ed odiasse Bellini era cosa nota, anche per l’evidente differenza di livello artistico, ma alle sue trame aggiunse anche il coinvolgimento di Giulia Samoyloff.

Da questo intreccio amoroso “lirico” nasce la storia, scritta e qui messa in scena da Francesco Esposito, del possibile avvelenamento di Bellini da parte di Pacini, invidiosissimo del Maestro, con l’aiuto di Giulia. Avvelenamento? Vendetta? Chi è il colpevole? Chi l’assassino? Lo spettacolo Bellini e la pollèdra ardente è diviso in 12 quadri, e rappresenta un ipotetico “processo postumo” a Giulia Samoyloff, istituito dai personaggi delle opere di Bellini che piangono la scomparsa del compositore e si rivalgono sulla giovane russa.

Anche “Un Bellini s’il vous plaît!” postula un approccio innovativo e multidisciplinare, com’è nelle corde e nello spirito del Bic, in cui la musica si sposa alle altre arti e la riflessione  scientifica trova altresì spazio per gli aggiornamenti sugli studi belliniani. Alla fine di ogni evento, come anticipato, verrà offerto al gentile pubblico un aperitivo.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento di posti. Info: www.bellinicontext.it  e www.visitsicily.info

 

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