Continuiamo il nostro viaggio nei borghi siciliani soffermandoci su Castelmola. Questo piccolo centro di circa mille e duecento abitanti in provincia di Messina, è inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Durante l’arco dell’anno, migliaia di turisti visitano il centro messinese per l’aria salubre e per il bellissimo panorama.
Nel borgo si può ammirare il Castello di Mola, le cui origini risalgono probabilmente al periodo romano. Nel centro storico si trova il Duomo di San Nicola, realizzato fra il 1935 e il 1937. Inoltrandoci fra le vie del paesino, si trova la chiesa di San Giorgio (che risale intorno al 1450) che è stata recentemente ristrutturata. Alla periferia del borgo si trova la chiesa di San Biagio che una delle cose più belle da vedere. Essa è ubicata in una posizione suggestiva dove si può a ammirare un panorama mozzafiato.
Da Castelmola, attraverso un sentiero naturalistico, si può raggiungere la vetta di Monte Venere (quota 884 m), dove si può ammirare un panorama incantevole.
L’incontro con il sindaco Russo
Durante il trekking urbano nel centro storico, abbiamo incontrato il primo cittadino di Castelmola, il dott. Antonino Orlando Russo, che ci ha fatto conoscere qualcosa di più di Castelmola.
Russo guida il borgo dal 2012 ed è al suo terzo mandato elettorale. E’ stato assessore dal 1975 al 1980. Ha avuto la presidenza dell’Azienda Autonoma e Soggiorno di Taormina. Ha guidato il Consorzio Turistico di Taormina; componente dell’USL 40; presidente dell’Unione Comuni Naxos-Taormina; componente del Consiglio Direttivo dell’Anci-Sicilia. E’ presidente dell’ATI-Idrico dei 120 Comuni della Provincia di Messina.
Castelmola è uno dei borghi più belli e panoramici del messinese. Cosa lo contraddistingue dalle altre realtà locali?
Noi siamo fondatori dei Borghi più belli d’Italia. Castelmola ha 217 km di strade e 17 km di territorio. Ha il 35% di popolazione che risiede nel borgo e il restante 65% diviso su un territorio di 17 km. Quando i saraceni hanno distrutto Taormina e Castelmola, la prima cosa che hanno colpito è stato il vecchio centro abitato unito con Taormina dal nome Mola. Successivamente Castelmola viene ricostruita sul Monte Mula, che diventa il centro odierno. Della distruzione di Taormina e Castelmola, rimane il vecchio percorso denominato la via dei Saraceni, dove si trova la chiesa di San Biagio. Al suo interno troviamo dei dipinti sui muri e degli archi che riportano alla storia del passato.
Il nostro centro si spinge fra il cielo e il mare, essendo a piombo sul mare. Da piazza Sant’Antonio o Piazza Porta, dove troviamo l’arco di entrata si gode un panorama mozzafiato. Da qui si può vedere la Calabria e dallo stesso punto si possono ammirare il Teatro Greco, Taormina, Isola Bella, il Castello di Taormina su Monte Tauro. Dal Castello e da Piazza Duomo, c’è un panorama che abbraccia l’Etna e tutta la zona del siracusano. La Sicilia nel passato ha subito tante dominazioni e possiamo affermare che Castelmola abbraccia tutta la cultura siciliana e i panorami. Nello stesso punto si può godere lo spettacolo che l’Etna offre fra il fuoco e la neve.
Su cosa è basata l’economia a Castelmola?
Noi viviamo di turismo, in maniera fluttuante abbiamo un milione di presenze annue.
Castelmola fa parte del Circuito dei Borghi più belli della Sicilia. Quali iniziative sono previste per valorizzare e promuovere il borgo messinese?
Noi miriamo a incrementare la cultura e nello stesso tempo mantenere tradizione, panorama, usi e costumi.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è una misura adottata dall’Unione Europea per fronteggiare la crisi economica provocata dal Covid19.
Il Comune di Castelmola ha presentato dei progetti per accedere a questo tipo di finanziamenti?
Il Comune di Castelmola ha partecipato a tutti i Bandi Europei emanati dalla Regione Siciliana.
I Borghi italiani, gioielli preziosi del nostro patrimonio storico-artistico-culturale, rischiano lo spopolamento. Quali strategie si possono adottare per arginare tale fenomeno?
Castelmola che è inserita nel Distretto Turistico Taormina-Letojanni-Giardini Naxos, che sono maggiori attrattori turistici come presenze in Sicilia, non soffre lo spopolamento.
Dall’Assemblea regionale dei Borghi siciliani, svoltasi a Cefalù e a Montalbano Elicona, quali obiettivi vi siete prefissati per il 2024?
Come rappresentante dell’Anci, mi sono attivato insieme ad altri colleghi affinchè il contributo che la Regione Siciliana elargisce ogni anno non sia un fatto estemporaneo ma diventi fisso per legge.
In prossimità delle festività natalizie quali eventi sono in programma?
Accensione del falò, il raduno degli anziani, le vie del gusto, tombolata, degustazione di prodotti tipici.
Giuseppe Russo