Nella mattinata di sabato 23 luglio 2022 è arrivata la notizia del decesso del popolare cantante catanese Brigantony. L’artista si è spento all’età di 74 anni. Lo ha reso noto la figlia Alessia con un post sul profilo Facebook. “Cari fan brigantoniani, volevamo darvi solo belle notizie e rivederlo insieme a voi su un palco a farci sorridere tutti. Ma il buon Dio ha fatto la sua volontà portandolo con sé. Stasera mio padre ci ha lasciati, ma solo fisicamente lasciando a tutti noi un vasto repertorio musicale indelebile, irripetibile e inimitabile”. I funerali sono stati celebrati mercoledì 27 luglio nella Cattedrale di Sant’Agata.
Brigantony / Biografia e i primi esordi
Antonino Caponnetto, noto come “Brigantony”, è nato il 24 aprile 1948 a Cibali (CT) . All’età di 28 anni è emigrato in Belgio, dove ha lavorato come muratore. Grazie ai risparmi accumulati è riuscito ad incidere il primo disco “A bella vita”, inizialmente uscito col titolo “A zita pilusa” (La fidanzata pelosa), ma subito cambiato. La carriera di Brigantony inizia con un classico stile in tarantella siciliana: Divertimento in folk (1980); Brigantony si scatena!! (1981); Con amore (1983);1 x 2 (1984). Con il passare del tempo cominciano a farsi strada il rock’n’roll e il suo interesse per i doppi sensi e le critiche alla vita sociale, tutto trattato in maniera goliardica. A fianco di queste canzoni vi sono comunque brani più seri come: Carusidda Siciliana; Amuri Miu; Bedda; America.
Durante la seconda metà degli Ottanta, Brigantony pubblica il suo poker di album più famosi: Vamos a pilus (1985); A ciolla (1987); ‘Cò bullu (1988); ‘U sucu do pollu (1989). Questi 4 album rappresentano il periodo di maggior fama dell’artista. Basti citare: A sucalora; Semu fuiuti frischi; U cannolu. E le cover: Mi stuppai ‘na fanta (parodia di The Final Countdown degli Europe); Iaffiu ‘u cuttu (I Feel Good di James Brown); Si futtenu a mé vespa (Hanno ucciso l’Uomo Ragno di 883).
Brigantony / Dagli esordi al decesso del popolare artista catanese, anni 90′ e 2000
I dischi successivi: Cò filter (1990); Love (1990); D.O.C. (1991) mostrano un’ispirazione diversa. Oltre ad una minore volgarità, presentano un maggior interesse nei confronti delle scenette recitate. Tutto ciò verrà lasciato al passato dal successivo Bastardes (1992), dove la preponderante volgarità si unirà ai nuovi stili, sempre più presenti, quali il latino-americano e la dance anni novanta. Durante questi anni di vasta produzione, negli album Micio Tempio 2000 (1992) e Micio Tempio 2000 vol. 2 (1993), Brigantony reinterpreta le poesie di Domenico Tempio, poeta catanese vissuto tra il Settecento e l’Ottocento.
I primi anni 2000 saranno caratterizzati da una produzione scarna e di basso livello, oscurata anche dall’affermazione dei “Brigantini”, band che arrangia in chiave moderna i pezzi di Brigantony. Grazie alla pubblicazione di alcuni album, questa band originaria di Paternò, contribuì a far conoscere Brigantony anche tra i più giovani – per i quali è diventato un’icona. Nel 2005 partecipò all’evento Concerto per Catania, organizzato a sostegno della candidatura a sindaco di Enzo Bianco, a fianco di artisti conterranei quali Carmen Consoli e Mario Venuti. Infine partecipò anche a vari concerti in Sicilia, riscuotendo un discreto successo tra il pubblico nelle estati del 2008 e 2009.
Brigantony / Dagli esordi al decesso del popolare artista catanese, temi e testi
Benché spesso ricolmi di parolacce e battute sconce dialettali, doppi sensi e quant’altro, i testi di Brigantony mostrano spesso uno spaccato reale della vita siciliana, soprattutto catanese. Molto spesso i suoi brani sono dei messaggi sociali, come “Kala Bula” che denuncia l’abusivismo nei mercatini. Frequentissime sono le canzoni e le scenette dedicate alla politica: U ministru si cunfessa; Caro ministro; L’onorevole; L’Italia di oggi; Tempu di voti; Bastardi; Comu s’ammuccanu. Molte canzoni parlano di omosessualità. Padre Tamarindo anticipa di diversi decenni il tema dell’omosessualità e al tempo stesso della sessualità in ambito clericale. In generale la sessualità è molto presente nei testi del poliedrico autore, con la presenza di personaggi eterosessuali, gay e bisex.
Il tema è trattato con molta leggerezza, portando la discussione a un livello di normalità e consuetudine: Osvaldo; Cu c’è c’è; L’Intervista; Mi piaci to soru; Sta Fitennu. I pezzi di Brigantony parlano inoltre della Sicilia visitata dagli stranieri. Soprattutto negli anni ottanta, facendo riferimenti continui alla città di Taormina, la meta più ambita all’epoca, e citando i turisti in svariate canzoni, tra cui: A Minchia al Sole; A Polacca; ‘U Cannolu. Da menzionare infine il tema dell’emigrazione, molto sentito da Brigantony. Infatti vi ha dedicato molte delle sue più belle canzoni “serie”, come: America; Pi n’pezzu di pani.
Brigantony / Dagli esordi al decesso del popolare artista catanese, le parole di Enzo Bianco e Salvo La Rosa
Enzo Bianco: “Brigantony se n’è andato. Ha smesso di soffrire. È stato un grande artista catanese. Autentico, vero, popolano. Originario della sua adorata Cibali. Espressione di un’anima indomabile e autentica della città. – Io lo ricordo con simpatia. E lo ringrazio ancora per i concerti regalati alla città durante la mia sindacatura. Buon viaggio! Catania non ti dimentica”.
Salvo La Rosa: “Grazie per le risate che mi hai regalato, per le serate che abbiamo trascorso insieme sul palco e in televisione – Fai buon viaggio Brigantony. Questa foto è tratta dall’ultima intervista che ti ho fatto qualche anno fa davanti allo Stadio Massimino, nel tuo amato quartiere di Cibali. Sono vicino con il cuore e con la preghiera ai tuoi familiari e a tutte le persone che, come me, ti hanno voluto bene e ti hanno seguito con affetto in tanti anni di carriera. Un forte abbraccio cututtuucori”.
Rebecca Charamah