Impresa / Ricca IT: ascesa di un’azienda siciliana fondata sulla centralità della persona

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Ricca IT persone facciata

Tra le aziende in ascesa a livello nazionale nel comparto informatico e tecnologico, la ragusana Ricca IT balza alle cronache non solo per l’incremento di business e assunzioni, ma per una comprovata impostazione legata alla centralità della persona e al soddisfacimento dei suoi principali bisogni. Sul piano dello sviluppo aziendale, parliamo di un’eccellenza nel campo della cybersicurezza e dei sistemi informativi. Ma la sua innovazione, oltre a consistere in una formazione aggiornata e continua rispetto ai più avanzati sistemi di sicurezza informatica, consiste proprio nell’attenzione di questa realtà verso il bene comune e le problematiche sociali.

Ora, non è certo una colpa, ma è anzi indispensabile, concentrarsi sul profitto, per un’azienda. Tuttavia, non di rado quest’impostazione diventa un’idolatrica tentazione che porta a porre in secondo piano le esigenze dei lavoratori. Ricca IT rappresenta in questo senso un vanto per tutto il Mezzogiorno. Con uno stile rintracciabile in cinque sedi: Ragusa, Catania, Bari, Napoli e Roma.

Ricca IT: un’azienda sulle persone e per le persone 

L’obiettivo principale di Ricca IT non è ottenere guadagni stellari, né inseguire continui moltiplicatori di profitto. L’azienda è nata per le persone e basa il suo lavoro sul garantire una qualità di vita e condizioni di lavoro migliori possibili per i suoi dipendenti. Probabilmente è proprio questa impostazione che la ha permesso di ottenere una crescita di fatturato esponenziale. Passando da 300 mila euro circa di 7 anni fa ai 18 milioni di euro dello scorso 2022. I profitti dell’azienda sono stati tutti investiti in innovazioni, promozioni e assunzioni: circa sei anni fa i dipendenti erano 15, mentre oggi sono una settantina. Molti investimenti impostati per migliorare l’ambiente di lavoro dei dipendenti. L’azienda non manca inoltre di partecipare ad iniziative per migliorare l’ambiente sociale attorno a sé. Di fatto, affrontando il problema della disoccupazione giovanile di massa e in particolare delle donne nel sud.

Ricca It squadra tecnici

Le azioni concrete per le donne e i giovani

Ricca IT può vantare di aver assunto più di una giovane donna: giovani madri o presumibilmente intenzionate ad esserlo. Per quanto riguarda i giovani, basti valutare come abbia sottoscritto il “Patto educativo di Comunità” insieme al Comune di Ragusa, scuole superiori e altre aziende della città. L’obiettivo è coordinarsi insieme nella formazione di giovani competenti e inserirli al meglio nel mondo del lavoro. Proprio lo straordinario successo dell’ultimo “Hack Your Talent” Ragusa dello scorso febbraio, scaturito dal patto, testimonia la forza di un’iniziativa ideata per servire i giovani del territorio. Nell’occasione, esperti del settore hanno aiutato studenti di alcune scuole superiori ragusane a realizzare progetti inerenti al mondo dell’informatica. In questo modo, i ragazzi hanno potuto maturare esperienza in questo ambito lavorativo e iniziare a capire le grandi opportunità del settore. Guardando senza dubbio con maggiore fondata fiducia al domani in Sicilia.

Stefano Ricca e il suo approccio etico al business

Stefano Ricca (nella foto sotto) è l’amministratore delegato di Ricca IT: il primo sostenitore massimo di questo approccio etico. Concentra l’utile in investimenti in innovazione e nelle persone, senza percepire un euro in più rispetto a eventuali premialità condivise con tutti. La sua vittoria non è stata, negli anni, solo quella di concepire e fare crescere l’azienda, ma soprattuto di non aver mai messo in secondo piano i suoi collaboratori. Nemmeno durante la crisi dovuta alla pandemia globale del 2020, quando mise al primo posto il salvataggio dello stipendio per tutti i dipendenti.

Una gravidanza, in quest’azienda, è una festa condivisa e non un problema, a vantaggio della serenità di tutti. Un problema, anche personale, può essere condiviso e magari superato come in famiglia, perché se l’azienda è avvertita come una famiglia, tutto risulta già appagante, produttivo e motivo di orgoglio. Non si sono mai registrati tagli al personale, né mai sono diminuiti gli stipendi. Nè è stata mai interrotta la collaborazione con  i principali e quotati stakeholders esterni. Nell’Estate 2022, l’azienda ha investito buona parte degli utili nell’acquisto della nuova sede centrale, l’ex Villa Di Pasquale a Ragusa (foto in evidenza).

Il premio “Imprenditori per il bene comune”

L’obiettivo di Ricca IT era e resta fare impresa secondo valori radicati in ragioni molto più alte della mera sfera del business, che resta ovviamente cruciale. Tenere sempre fede agli impegni con collaboratori interni ed esterni portò Stefano Ricca ad ottenere nel 2017 il Premio “Imprenditori per il bene comune” al Festival della Dottrina Sociale della Chiesa di Verona. A distinguerlo, un’impostazione di impresa che opera per il bene comune e che ha grande sensibilità nei confronti della società, ovviamente vicina a quella Dottrina sociale della Chiesa spesso citata ma raramente applicata davvero. Non in questo caso, evidentemente, come dimostrano numeri e storia. Stefano Ricca IT

Il futuro di Ricca IT

L’azione di questa azienda stimola ovviamente territorio e indotti. E’ indice palpabile di come, creando un ambiente di lavoro stimolante e investendo nelle persone, si possa creare ricchezza per l’azienda e anche per l’ambiente sociale in cui si vive. E che per fare impresa non sia necessario impiccarsi a quella logica costi/benefici per cui un operaio va spremuto come un limone e sfruttato, a danno dalla sua salute psico fisica e della sua felicità. Così come sarà un boomerang inevitabile operare in condizioni di sfruttamento del territorio e dell’ambiente, come ormai un’ampia narrativa dimostra.

Infine, Ricca IT dimostra come fare impresa al sud sia possibile e che questo possa radicare futuro per tanti giovani. E’ un’azienda nata per le persone, che tra i suoi piani futuri ha quello di curare sempre più un ambiente di lavoro sano e ben funzionante. Nello spazio digitale ma anche nell’ambito sociale. Per dare non solo opportunità di lavoro e formazione ai giovani e alle giovani promettenti, ma anche per fare in modo che l’ambiente digitale in cui lavorano sia il più sicuro e funzionale possibile. Restituendo concreta speranza di futuro a chi teme di essere “condannato ad emigrare”.

Martina Fidelio