Nel contesto delle celebrazioni per il 250° anniversario della tradizionale “calata” di San Filippo Siriaco il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, ha presieduto una concelebrazione eucaristica, promossa dalla società Cultinvest e dalla diocesi di Acireale, in collaborazione con la parrocchia “Maria SS.ma Annunziata” di Calatabiano. La Santa Messa è stata celebrata dentro le mura dell’antico castello, in uno scenario di incomparabile suggestione e profondo raccoglimento. Si è trattato, peraltro, di un evento unico, inedito per la storia del paese.
Accolto dal parroco, don Sebastiano Leotta, e da numerosi fedeli nella piazza principale di Calatabiano, mons. Raspanti ha guidato il corteo che ha percorso a piedi l’irto sentiero che conduce sino al maniero (a 211 metri sul livello del mare), facendo sosta nella chiesa del SS.mo Crocifisso (1484). Sita proprio ai piedi del castello, questa è la chiesa più antica del vecchio nucleo abitato, dove durante tutto l’anno viene custodito il venerato simulacro di San Filippo siriaco. Qui il vescovo ha incontrato e salutato i componenti del comitato dei festeggiamenti e i devoti portatori, soffermandosi anche ad ammirare lo stupendo panorama che si gode da questa altura.
Dopo un breve momento di preghiera, il corteo con la statua del Santo, portato a spalla su di una apposita portantina, si è diretto al castello, dove ad attendere il vescovo c’erano le autorità civili e militari, con in testa il sindaco di Calatabiano. Subito dopo ha avuto inizio la concelebrazione eucaristica, presieduta da mons. Raspanti con la partecipazione del vicario generale mons. Guglielmo Giombanco, del segretario vescovile, don Gaetano Pappalardo, e dei parroci di Calatabiano, don Sebastiano Leotta, e Pasteria, don Salvatore Grasso.
Nella sua omelia, commentando il brano del vangelo odierno, il vescovo ha ricordato ai fedeli presenti che il trionfo del Figlio di Dio sulle forze del male è avvenuto grazie al potere dell’amore: questa è la forza che ha sostenuto i martiri, i quali hanno trionfato sui loro carnefici e vengono ancora oggi ricordati dal popolo come modelli di santità per la radicalità della loro esistenza. Come è avvenuto e avviene per San Filippo siriaco, invocato a sostegno e conforto del suo popolo come intercessore contro il male.
Al termine della funzione il parroco di Calatabiano ha espresso il ringraziamento della propria comunità al vescovo, omaggiandolo di un’immagine di San Filippo. Mons. Raspanti, che anche durante la celebrazione ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento, ha ricambiato i ringraziamenti al parroco, alle autorità e a tutti gli intervenuti.
Guido Leonardi