Calcio/ Acicatena: tifosi acquisiscono logo squadra

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«Vogliamo comunicare agli sportivi e ai tifosi che tutti gli esponenti del tifo organizzato hanno provveduto a registrare a proprio nome, presso gli uffici registri d’imprese della Sicilia orientale, il logo e la denominazione storica dell’Acicatena Calcio 1973: un atto d’amore verso squadra e città». Questo lo stringato comunicato con cui i tifosi della squadra etnea, militante nel girone E del campionato di I categoria, hanno reso pubblica la volontà di acquisire il nome della società calcistica. Il portavoce del gruppo di tifosi promotore dell’iniziativa, Sebastiano Zagami, ha confermato alla stampa come la decisione sia una risposta alle inefficienze della società guidata dal presidente Salvatore Ponticello, da tre anni alla guida del sodalizio catenoto: un presidente che, stando a Zagami, non ha mantenuto le promesse iniziali, ottenendo risultati deludenti.

Un allarme che deriverebbe anche dalla situazione finanziaria del club: la volontà dei supporters è infatti quella di inviare al sindaco una lettera di lamentele, a causa del mancato pagamento del campo da parte della società, dopo alcuni lavori effettuati. I Vigili Urbani – come in particolare conferma Sebastiano Zagami – hanno impedito alla squadra l’accesso all’impianto per l’allenamento giornaliero, arrecando un danno d’immagine significativo. La strategia dei tifosi, dunque, sarà quella di cedere anno per anno l’utilizzo del nome e del logo: a condizione, ovviamente, che gli interlocutori siano trasparenti, con la possibilità dunque di instaurare un rapporto di ficucia reciproca.

La versione raccontata dal presidente dell’Aci Catena Salvatore Ponticello è, chiaramente, agli antipodi: il massimo dirigente della squadra biancorossa ha infatti dichiarato di sentirsi a posto con la coscienza, dato che da tre anni a questa parte ha sempre fatto sport senza aiuti esterni, facendo ricorso solamente alle proprie risorse. I risultati, stando a quanto affermato da Ponticello, testimonierebbero il suo buon lavoro: una finale dei playoff persa, un sesto posto e la terza piazza di quest’anno. Ci sono stati acquirenti per rilevare la società, ma a somme che lo stesso presidente ha ritenuto risibili e irricevibili: la stessa decisione dei tifosi di acquisire il logo sarebbe una ulteriore mancanza di rispetto.

Riguardo il presunto divieto di accesso allo stadio da parte dei Vigili Urbani, Ponticello ha precisato come si sia trattato di un qui pro quo: si era stabilito un accordo, in base al quale i lavori al Nino Bottino riguardanti l’impianto di illuminazione sarebbero stati scomputati dalla cifra pagata della società per il campo. Un accordo, però, al quale mancava lo statuto della società registrata: questo ne ha impedito il protocollo, con la Polizia Municipale inviata per tutta risposta al campo, al fine di impedirne l’accesso alla squadra. L’unica certezza, in tutta questa vicenda, è legata all’addio di Ponticello a fine anno: lo stesso presidente si augura che la stagione finisca il prima possibile.

Giorgio Tosto

 

 

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