“Delle cinque la partite la più dura è stata quella contro l’Avellino, da quel momento la squadra si è compattata. Siamo felici ed è una bella soddisfazione. La difesa è stata registrata perchè gioca in linea e subiamo meno goal. Stanno facendo tutti un grandissimo lavoro come ad esempio Rinaudo che sta facendo un ottimo campionato davanti la difesa. Aver toccato 47 punti è un grande traguardo a questo punto del campionato. La bacchetta magica non c’è ma attraverso il lavoro siamo usciti fuori. Sacrificio e palla a terra. Dipende solo da noi dove vogliamo arrivare, ci crediamo ma non dico nulla”. Le dichiarazioni di Mister Marcolin fotografano perfettamente lo splendido stato di forma del Catania. Cinque vittorie di fila, con gol, spettacolo e tanto mestiere.
La squadra di Dario Marcolin supera, con un gol per tempo, 2-0 la Ternana. Festa ma anche commozione per la scomparsa della piccola Smeralda, la bambina catanese di quattro anni morta dopo una vita di sofferenze.
In precedenza, occasione per gli etnei con un tiro dalla distanza di Rinaudo e un Maniero che non sfrutta l’assist di Maniero e vede la sua conclusione ribattuta da Valjent. Umbri pericolosi con un colpo di testa di Avenatti. Nella ripresa la Ternana prova ad aumentare la pressione a caccia del pareggio. Ma è ancora il Catania a sfiorare il gol, con Brignoli strepitoso nell’opporsi alla conclusione, ‘sporcata’ da una deviazione, del neoentrato Castro. Ed è proprio l’argentino a firmare, superando Brignoli in uscita con un tocco sotto’, il raddoppio sugli sviluppi di un contropiede innescato dal solito Calaiò (32′).