Doveva essere la dimostrazione della coerenza e della forza delle idee, una sorta di prova del fuoco contro la nazionale che ormai da un decennio sciorina il miglior calcio del pianeta: la partita del Santiago Bernabeu tra Spagna e Italia, purtroppo, ha solo sancito l’evidenza di come tra le due squadre esista ancora un gap tattico e tecnico che sarà difficile (se non impossibile) colmare da qui ai Mondiali di Russia 2018. Un 3-0 netto e senza appello, maturato in buona parte già nel primo tempo con la doppietta di Isco: una punizione al 13′, su cui peraltro Buffon non è apparso esente da colpe, e un tiro in buca d’angolo a fine frazione.
In una ripresa in cui un undici azzurro timido e confuso produce ancora meno, la Spagna fa accademia, amministra e mette in mostra la classe dei suoi gioielli: Asensio è ormai al livello dei migliori al mondo, Isco in quest’ultimo anno è cresciuto in maniera esponenziale. Il 4-2-4 di Ventura regala agli spagnoli un uomo in più a centrocampo (come se ne avessero bisogno): considerando l’assenza di veri e propri interditori in mezzo, risulta difficile poter innescare i quattro moschettieri lì davanti. Belotti e Immobile, poi, hanno le polveri bagnate: Insigne e Candreva si dannano l’anima, ma in una squadra che mostra segnali evidenti di scollamento e anarchia tattica non si può fare molto. Il 3-0 di Morata certifica una superiorità netta. «Noi siamo umani, loro di meno»: questa la frase, laconica, pronunciata dal ct Ventura a fine gara, cartina di tornasole della differenza tra la roja e gli azzurri ieri sera al Bernabeu.
La Nazionale italiana è dunque rimandata al match di martedì prossimo con Israele: gara in cui sarà fondamentale ritrovare i tre punti e la fiducia. I playoff di novembre, oramai, sembrano l’orizzonte certo di capitan Buffon e compagni: è bene arrivarci al massimo, cercando di recuperare gli uomini cardine (gli infortunati Chiellini e Marchisio) e pensando a possibili variazioni dello spartito tattico. La Russia, ancora, è tutta da conquistare.
Il tabellino:
SPAGNA-ITALIA 3-0
Giorgio Tosto