Calcio / Italia, un nuovo corso per la cavalcata Mondiale

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Il nuovo ct azzurro Giampiero Ventura

Neanche un mese è passato dalla finalissima di un Europeo di calcio che ha incoronato il Portogallo come inaspettato sovrano: Edér, simbolo del trionfo e giocatore sino al 10 luglio sconosciuto alla massa, è l’emblema di una manifestazione che ha sovvertito molti pronostici scontati, portando alla ribalta le meravigliose favole di Galles e Islanda, oltre al primo, storico trionfo lusitano. Tra le note liete, è giusto e lecito inserire anche la Nazionale italiana: gli azzurri, partiti tra molti mugugni e con un allenatore già promesso sposo del Chelsea, hanno sciorinato un calcio fatto di grinta, fervore, umiltà ed estrema disciplina tattica; armi con cui gli uomini di Conte sono riusciti ad avere la meglio sulle favorite Belgio e Spagna, interrompendo il proprio percorso ai quarti di finale contro la corazzata tedesca solo ai calci di rigore.

Il gesto dello “scavetto” fatto da Pellé a Neuer e la sua successiva ciabattata a lato, per il tiro dagli 11 metri che sarebbe valso il provvisorio 3-1, è divenuto il ricordo forse più beffardo e doloroso di una serata che poteva finire diversamente, spalancando agli azzurri prospettive neanche immaginabili a inizio percorso. Rimane comunque l’orgoglio di essere stati rappresentati in terra di Francia da una squadra che ha dato tutto, fino all’ultimo e nonostante assenze pesantissime: resta questo il più grande lascito di Antonio Conte a Giampiero Ventura, il nuovo condottiero scelto dalla Federazione per guidare gli azzurri verso il Mondiale che, per la prima volta nella storia, sarà ospitato dalla Russia.

Ventura è uomo di tanta gavetta ed esperienza, con alle spalle molti campionati in B e C e, come ciliegina sulla torta, un’ultimo esaltante quadriennio alla guida di un Torino tornato in alto anche grazie a idee tattiche che creano un interessante parallelo col predecessore sulla panchina azzurra. Quello che in sede di presentazione Tavecchio non ha esitato a definire “maestro di calcio”, una persona sempre stata nelle “ipotesi di futuro” del presidente della Figc, si è mostrato alla stampa con grande stile e umiltà, ringraziando prima di tutto chi lo ha preceduto: “sono felice e orgoglioso di essere stato scelto a rappresentare una delle nazioni più importanti dal punto di vista calcistico. Ringrazio Antonio Conte perché mi ha lasciato una squadra con delle conoscenze, con la cultura del lavoro. Questo mi dà la possibilità di partire avvantaggiato, elemento importante quando si ha poco tempo“.

Come saggiamente detto dal nuovo commissario tecnico, il tempo è infatti tiranno. Il prossimo 1 settembre, al San Nicola di Bari, gli azzurri affronteranno in un’amichevole di lusso la Francia vice-campione d’Europa, in un antipasto di quello che sarà l’esordio ufficiale nel girone G delle qualificazioni ai mondiali di Russia: la trasferta in Israele del 5 settembre, seguita poi dalla super-sfida alla Spagna nel palcoscenico dello Juventus Stadium il prossimo 6 ottobre. Sfide già fondamentali se si pensa che solo la vincente di ogni gruppo volerà direttamente in Russia: la seconda dovrà affrontare i brividi dei play-off, con tutti i rischi del caso.

Dati i tempi stretti, la base di partenza non potrà che essere quella già costruita con cura certosina da Antonio Conte: i giovani in rampa di lancio possono attendere, con la certezza che un maestro di calcio come Giampiero Ventura saprà sicuramente scovarli e valorizzarli al momento giusto. Gli azzurri, cammin facendo, ritroveranno anche due pezzi da novanta come Marchisio e Verratti, la cui classe e sostanza in mezzo al campo sarà fondamentale per dar forza e solidità all’obiettivo chiamato Russia 2018. Senza dimenticare, poi, quella che lo stesso ct azzurro ha definito una “infornata di qualità”: Bernardeschi, Berardi, Bonaventura, El Shaarawy, Insigne. Calciatori dai piedi buoni e dalle luminose prospettive, proprio quelli che consentirebbero all’allenatore genovese di migliorare nei dettagli la grande eredità lasciata dall’attuale manager del Chelsea.

Giorgio Tosto

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