L’Acireale travolge il Locri (3-1). Dopo il successo esterno sul campo del fanalino Mariglianese, la formazione granata regola i conti pure con la vicecapolista del torneo in un Comunale ribollente di entusiasmo e avvia lo sprint-salvezza. Nel mirino, Paternò (ieri caduto a Lamezia) e Sant’Agata (travolto dal Canicattì), servirà l’en plein nelle ultime due gare in calendario per salvare la categoria.
Contro la vicecapolista Locri, l’Acireale trova un …Rotella in più
Senza Ricciardo e Volpicelli, tornati a casa, e senza De Martino, Ignoffo s’è dovuto ingegnare per mettere su un undici che fosse in grado di fronteggiare il Locri e di rispondere in modo adeguato alla “chiamata” della tifoseria. Assetto inedito, gli uomini giusti ai posti giusti. Compreso Rotella, ch’era finito nel dimenticatoio, e che invece è risultato determinante in quella linea di mezzo nella quale ha giganteggiato Limonelli.
Limonelli, ritmo e fantasia, l’ex giarrese, gran protagonista, firma il vantaggio granata
L’ex Giarre è stato il trait d’unione tra la linea di mezzo tracciata da Joao Pedro, Sbrissa e Rotella e quella strana coppia (Didomenticantonio e capitan Savanarola) proposta in offesa. Così, l’Acireale, affatto timoroso, ha presto guadagnalo il controllo della partita, chiudendo le linee di passaggio della formazione calabra e rilanciando con apprezzabile continuità. Bisognava però riuscire a fare male al Locri, magari provando a trarre profitto dalle maglie larghe della sua difesa a tre. O sfruttare la contingenza favorevole. Eventualità che si concretava sul finire del tempo: Savanarola inquadrava nel mirino Gagliardotto, sulla corta respinta dell’estremo difensore calabro si avventava Limonelli: 1-0 e Comunale in festa.
Raddoppia Savanarola, ma con il Locri in dieci l’Acireale non riesce a chiudere il conto
Nella ripresa, l’Acireale provava a chiudere il conto. Savanarola al 5’ era lesto a raccogliere una palla vagante in area e a centrare il bersaglio. Due a zero, ma la partita era ancora tutta da giocare. Il Locri restava in dieci (rosso per Palermo) ma, paradossalmente, dopo aver rischiato il tracollo (palo di Didò al 21’ e errore colossale di Guarino a porta sguarnita), rientrava in partita.
Fuori Limonelli, qualche balbettio a centrocampo e il Locri si rifà sotto: 2-1.
Ignoffo richiamava in panchina Limonelli (perché?) e lanciava nella mischia Liga. L’Acireale dava però la sensazione di aver perduto il passo giusto. Carella graziava Olivieri dagli undici metri ma, dieci minuti dopo, traeva profitto da una leggerezza difensiva granata e accorciava le distanze. Due a uno, e c’era chi rivedeva gli spettri della gara d’andata, con l’Acireale rimontato e battuto negli ultimi minuti di una partita già vinta.
Il miracolo di Olivieri e il rigore di Savanarola: l’Acireale può sorridere ma la salvezza è ancora da conquistare
Olivieri rischiava i connotati su un velocissimo contropiede ospite e firmava il miracolo. Poi, toccava a Savanarola, cuore di capitano, trovare il guizzo decisivo. Falciato in area, il capitano trasformava un calcio di rigore e chiudeva il conto: 3-1 per la più preziosa delle vittorie!
Giovanni Lo Faro