Nel primo match mondiale del girone D, tra Argentina e Islanda finisce a sorpresa in parità (1-1). Un’impresa storica quella di oggi per la nazionale islandese guidata da Heimir Hallgrimsson, capace con tutti i propri mezzi a disposizione, e con un po’ di fortuna, di bloccare la nazionale Albiceleste, considerata alla vigilia (e ancora oggi) come una delle potenziali favorite per la conquista della Coppa del Mondo.
Dopo la sontuosa prestazione di ieri firmata Cristiano Ronaldo, non riesce a rispondere allo stesso modo – come forse qualcuno si aspettava e sperava – Lionel Messi ,l’eterno “rivale” di CR7 per il titolo di calciatore più forte del pianeta.Il suo errore dal dischetto costa di fatto i tre punti alla propria nazionale e assesta un colpo violento all’autostima del campione argentino, spesso criticato in patria per le sue prestazioni in nazionale, considerate (a torto o a ragione), al di sotto delle aspettative.
PRIMA FRAZIONE DI GIOCO
Il match parte da subito su ritmi molto elevati per la gioia del pubblico . Dopo appena otto minuti dal fischio d’inizio, ecco il primo squillo latinoamericano con l’occasione per Nicolas Tagliafico che colpisce il pallone di testa in tuffo, ma il suo tentativo difetta di precisione. Se da un lato l’Argentina inizia mostrare il suo dinamismo offensivo, ecco che dall’altro rivela le sue note lacune difensive: un retropassaggio a dir poco rischioso su Caballero, fornisce una super occasione a Birkir Bjarnason che spreca calciando fuori da pochi metri e a portiere sostanzialmente battuto.
Il match va avanti con la Selección che controlla il pallone, grazie prevalentemente al lavoro di Di Maria, Biglia e soprattutto Messi, sempre molto abile e preciso a smistare palloni a destra e sinistra, ma imbrigliato costantemente in una gabbia di avversari che non gli lasciano il minimo spazio. Al 18° di gioco, il risultato si sblocca: Rojo, defilato sulla sinistra, prova il tiro dalla distanza che Aguero è abilissimo in successione a intercettare e poi infilare sotto il sette con un bolide dall’altezza del dischetto. La grande esultanza dei giocatori dell’Albiceleste dura però appena quattro minuti: dopo una prepotente trama offensiva islandese, il tiro di Gylfi Sigurdsson viene deviato verso il centro dell’area ed è successivamente spedito in rete dalla conclusione ravvicinata di Alfred Finnbogason. Il gioco va avanti sino allo scadere del tempo senza particolari sussulti, eccezion fatta per la richiesta di un calcio di rigore da parte dell’Argentina, che però né il direttore di gara, né il VAR (dopo il Silent Check) assegnano.
SECONDA FRAZIONE DI GIOCO
Il secondo tempo riparte con lo stesso identico copione recitato nel primo tempo di gioco. L’Argentina mantiene uno schiacciante predominio del possesso palla (addirittura 74% contro il 26% islandese a fine primo tempo), ma non parte aggressiva come era lecito attendersi. Per questa ragione al 53° di gioco, Sampaoliopta per l’ingresso in campo di Banega al posto di Biglia, apparso abbastanza sottotono. Col passare dei minuti la pressione dei giocatori argentini si fa via via più intensa, ma la difesa irlandese riesce a tenere un ammirevole ordine di gioco, non riuscendo però al contempo a trovare alcuna contromisura tattica. Al 62° la difesa cede: Messi riceve palla da Banega e lascia partire uno splendido cross tagliato verso Aguero che viene atterrato: l’arbitro concede il penalty. L’emozione però tradisce il fuoriclasse del Barcellona che calcia male, senza guardare Halldorsson bravo a respingere il pallone e a tenere incollato il risultato in perfetta parità.
Messi ci riprova dopo pochi minuti su calcio di punizione, ma il suo tentativo è fuori misura. La nazionale argentina non riesce a pungere e al 75° il Commissario Tecnico argentino lancia Pavon al posto di un deludente Di Maria. Al 76° di gioco proprio Pavon viene toccato in area, ma il direttore di gara non concede il rigore. Il VAR conferma, ma l’episodio resta almeno dubbio.
Al 78° Messi controlla un difficilissimo pallone in area, ma non riesce a calciare grazie ad un intervento miracoloso della retroguardia islandese. Il fuoriclasse cinque volte pallone del mondo non ci sta a chiudere in maniera negativa il match e a nove minuti dalla fine prova la conclusione a giro, bellissima ma fuori di pochi centimetri. Disperato, Sampaoli lancia Gonzalo Higuain al posto di Meza per gli ultimi giri d’orologio. A quattro minuti dalla fine l’occasione però è sui piedi di Rojo, che calcia ma vede respingersi la conclusione dall’ottimo intervento dell’estremo difensore islandese. In pieno recupero, Messi tenta ancora di salvare la partita, ma la sua conclusione di destro finisce a lato. Al fischio finale, la scena è emblematica: Messi calcia con stizza il pallone verso l’alto, esultano i giocatori islandesi. Signori, ecco a voi il primo colpo di scena dei mondiali di calcio 2018.
Argentina – Islanda 1-1: il tabellino
Marcatori: pt 19′ Aguero, 23′ Finnbogason
ARGENTINA (4-2-3-1): Caballero ; Salvio, Otamendi, Rojo , Tagliafico; Biglia (8′ st Banega ), Mascherano; Di Maria, (30′ st Pavon), Messi, Meza (42′ st Higuain); Aguero . Allenatore: Sampaoli
ISLANDA (4-4-1-1): Halidorsson; Saevarsson, Arnason, R. Sigurdsson, Magnusson; Gudmundsson (20′ st Gislason), Gunnarsson (30′ st Skulason), Halfredsson, Bjarnason; G. Sigurdsson; Finnbogason (44′ st Sigurdason). Allenatore.: Hallgrimsson
Arbitro: Marciniak 5.5
Note: st 19′ Messi sbaglia dal dischetto.
Gabriele Pulvirenti