Manca poco più di un anno al fischio d’inizio della prossima rassegna calcistica mondiale in Russia e sono diverse le nazionali che, per un verso o per un altro, sono chiamate a giocare un ruolo da protagonista per riaffermare la propria forza. Tra queste spicca senz’altro il Belgio, fino a poco meno di un anno fa prima al mondo nel Ranking stilato dalla FIFA, ma poi caduta incredibilmente più in basso a seguito dell’incredibilie eliminazione ai quarti degli ultimi campionati europei per mano del sorprendente Galles.
La nazionale allenata da Roberto Martinez, si sa, vanta una rosa giovane e di altissimo livello. Accanto a giocatori formidabili come De Bruyne, Naingollan, Mertens, Fellaini, Lukaku e altri ancora, spicca il capitano della nazionale, Eden Hazard.
Nato a La Louvière nei primissimi giorni del 1991, Hazard è oggigiorno considerato uno dei migliori calciatori al mondo, talvolta addirittura accostato a Messi e Cristiano Ronaldo. Se questi ultimi paragoni possono forse apparire leggermente eccessivi, Hazard resta però un esterno offensivo con quasi nessun pari al mondo. Dribbling micidiale, tecnica sopraffina, rapidità e visione di gioco sostanzialmente ineguagliabile, forza nelle gambe e tenuta fisica sorprendente per un fisico all’apparenza fragile.
Hazard ha militato per parecchi anni della sua carriera nel Lille, esordendo in Ligue 1 nel 2007. Il giovane fuoriclasse belga è diventato da subito un titolare inamovibile della squadra, con cui ha vinto nello spazio di alcune stagione sia la coppa nazionale che lo scudetto, cucendosi al petto ripetutamente il titolo di miglior giocatore della Ligue 1. Nel 2012 è poi passato alla corte del Chelsea che, acquistandolo ad una cifra superiore ai quaranta milioni di euro, lo hanno reso il calciatore belga più caro della storia. A Londra Hazard ha già vinto la Premier League e ha conquistato anche l’Europa League, suo primo trofeo internazionale. Anche in Inghilterra, tra le altre cose, il funambolo belga ha conquistato il riconoscimento individuale di miglior calciatore della squadra e dell’intera Premier League.
A livello nazionale Hazard è stato sino ad ora decisivo nelle fasi di qualificazione sia ai Mondiali in Brasile del 2014 che nelle stesse fasi di Euro 2016. Non è però riuscito a ripetersi nella fase finale dei tornei, restando a secco in Brasile, con la propria nazionale poi eliminata ai quarti dall’Argentina, mentre ha realizzato una sola rete agli europei di Francia agli ottavi contro la Norvegia. Prestazioni migliori che in passato, ma che non hanno permesso ai Diavoli Rossi di proseguire molto oltre. Ai quarti, come detto su, la corsa è stata interrotta per mano del Galles delle meraviglie. La scorsa stagione è stata per Hazard abbastanza sottotono e opaca, ma nei rari momenti in cui si è messo in luce, ecco che si è rivisto un uomo capace di risolvere autonomamente i match con gol bellissimi o con assist che definire geniali sarebbe quasi irriverente. Rivedere Hazard ai massimi livelli, e poterlo fare in Russia il prossimo anno è quello che sognano i 10 milioni di tifosi del paese, convinti che i Diavoli Rossi abbiano chances più che concrete di alzare la coppa in Russia. E per Hazard questa sarebbe la consacrazione definitiva per essere considerato, se non nel podio, tra i primi cinque calciatori più decisivi e forti del pianeta.
Gabriele Pulvirenti