Portogallo-Spagna è stata, come previsto, la regina degli incontri della seconda giornata ai Mondiali 2018 in Russia. Il pirotecnico 3-3 della serata di Sochi ha quasi totalmente oscurato le altre due partite, andate in scena nel pomeriggio. Match per certi versi simili, con la particolarità di essersi entrambi risolti negli istanti conclusivi, quando tutto lasciava presupporre il segno X come risultato finale.
Egitto, senza Salah è dura
Alle 14 sono scese in campo Egitto e Uruguay, per completare il quadro di un girone A che l’altro ieri aveva visto la Russia seppellire sotto cinque reti una Arabia Saudita apparsa non all’altezza. 4-5-1 con linee strette per i nordafricani, guidati dall’Hombre Vertical Cuper che, purtroppo, è costretto a estromettere dalla sfida un Salah evidentemente non al meglio. Il “Maestro” Tabarez, dall’altro lato, schiera i suoi col classico 4-4-2 che vede l’attacco atomico Cavani-Suarez e un centrocampo di “italiano”, con l’interista Vecino e lo juventino Bentancur che però faticano molto a dare velocità e profondità alla manovra.
Le occasioni, però, non mancano agli uruguagi, con Suarez che in due occasioni si divora il vantaggio: nel primo tempo sbuccia la conclusione davanti al portiere, nel secondo invece cincischia troppo dopo un geniale assist in area di Cavani, favorendo l’uscita dell’estremo difensore egiziano. L’attaccante del Psg è sicuramente più in forma del suo collega blaugrana, ma nel suo caso è il palo a negare la gioia del vantaggio. Gli sforzi uruguaiani, alla fine, sono premiati dalla zuccata di Gimenez all’ 89′, col difensore dell’Atletico che batte El Shenawy dando il meritato 1-0 agli uomini di Tabarez. Russia e Uruguay sono a braccetto in testa, adesso: per l’Egitto, la gara coi padroni di casa russi diventa l’ultima spiaggia per restare in corsa. Ci attendiamo Salah in campo.
Marocco, suicidio Bouhaddouz
Lo sciagurato colpo di testa dell’attaccante marocchino Bouhaddouz nella propria porta, su punizione scoccata dall’iraniano Hajisafi, condanna all’immeritato ko gli uomini guidati in panchina dal francese Renard. Con lo juventino Benatia a condurre il gruppo in campo e le veloci ali Ziyech e Harit, il Marocco parte meglio mettendo alla frusta gli asiatici: al 35′, in particolare, è Zyiech ad esaltare i riflessi del portiere avversario con una gran conclusione di sinistro. In una partita tendenzialmente noiosa, l’Iran prova a farsi vedere a fine primo tempo, ma El Kajoui neutralizza la doppia conclusione iraniana.
Gli asiatici, guidati dall’ex United e Real Madrid Carlos Queiroz, hanno l’obiettivo di provare a prendere d’infilata i nordafricani, col centrocampista Azmoun tra i più pericolosi. Il Marocco prova nuovamente a stringere d’assedio gli avversari nel finale di gara, ma i sogni si infrangono sul goffo intervento di Bouhaddouz, grazie al quale l’Iran vola in vetta nel gruppo in cui Spagna e Portogallo si dividono la posta con uno spettacolare 3-3. Le squadre iberiche sono le logiche favorite al passaggio del turno, ma i tifosi iraniani sognano un colpaccio di portata storica.
Giorgio Tosto