CITTANOVESE – ACIREALE 1-4
CITTANOVESE: Latella; Petrucci (46′ Ndreu), Fiumara (79′ Barilaro), Lo Nigro, Scuderi, Corso, Miceli, Lo Sasso (70′ Fuschi), Dorato, Crucitti, Silenzi (46′ Barnofsky).
A disp.: La Cagnina, Meola, Isabella, Giorgio, Occhiuto. All. Infantino.
ACIREALE: Ruggiero; Cannino (85’La Vardera), Silvestri, Orlando, Mauceri, Buffa, Ott Vale (46′ Ba); Savanarola, Rizzo (83’Tumminelli), Souarè (61′ Del Col); Sparacello (72′ Rossetti). A disp.: Mazzini, Guerri), Marianelli, Iania, J. Pedro, Bongiovanni, Bianco. All. Pagana.
ARBITRO: Vingo di Pisa (Brunozzi-Barcherini).
RETI: 27′ autogol Petrucci, 39′ Rizzo, 69′ Orlando, 76′ Corso (rigore), 78′ Orlando.
Troppo presto per dire che l’Acireale se ne va, come un
tempo fin troppo lontano cantavano i suoi sostenitori, ma l’impennata di Cittanova, tappa storicamente mai facile e quasi sempre amara, il 4-1 inflitto all’undici guidato dall’ex Piero Infantino, al termine di una prestazione apprezzabile sotto ogni profilo, di sicuro può segnare una svolta nella stagione dei granata. Che consolidano la loro leadership in classifica, allungando sul San Luca, ridimensionato dalla Polisportiva Santa Maria del Cilento, oltre che sul Messina di Rigoli, che ha rischiato grosso a Sant’Agata, e con il quale si troverà presto faccia a faccia dopo l’infrasettimanale di mercoledì prossimo, avversario la Gelbison, retour dal buon pari di Marina di Ragusa
Prestazione valida sotto ogni profilo, quella dell’Acireale, mai in affanno nel corso di novanta minuti nei quali ha tenuto il campo con autorevolezza, poco o nulla concedendo ad un avversario pur forte (uomini come Crucitti, Silenzi e l’ex Lo Nigro sono di tutto rispetto, come di tutto rispetto è il nome del loro allenatore, quel Piero Infantino che, da calciatore prima ancora che da tecnico, ha scritto pagine importanti nella storia granata) e non privo di motivazioni.
Il gol del vantaggio, giunto su una sfortunata deviazione di Petrucci nella porta di Latella, ha spezzato l’equilibrio iniziale e indirizzato decisamente la partita, con un Acireale sempre più sicuro di sé e sempre più disinvolto nell’orchestrazione dei suoi schemi di gioco.
Ben mirate sono risultate, sotto questo aspetto, le scelte tecniche e tattiche di Peppe Pagana, a cominciare dall’inserimento a sorpresa di Sparacello in prima linea, ma di fatto pendant di tutta l’azione d’offesa granata, e la decisione, nella ripresa, con i granata sul 2-0 (gran bel gol di Nicolas Rizzo) di fare rifiatare Ott Vale inserendo al suo posto Ibrahima Ba protagonista, la sua parte, di una prestazione eccellente, e proficua nelle due fasi, di contenimento e di rilancio.
E forse non è stato un caso che la splendida performance offensiva di Orlando sia coincisa con l’inserimento proprio del forte centrocampista senegalese, che ha incernierato la squadra, nella fase in cui la Cittanovese produceva il massimo sforzo, liberando la vena offensiva del difensore-bomber: doppietta per il centrale di Pagana a cavallo del rigore di Corso che aveva illuso i locali e partita chiusa.
Per l’Acireale, alla quarta vittoria di fila, un altro impegno delicato già mercoledi prossimo, a Vallo della Lucania, contro la Gelbison.
Giovanni Lo Faro