È il progetto dell’architetto pugliese Lorenzo Netti, a vincere con 100 voti il Concorso di idee lanciato dall’Ordine e dalla Fondazione degli Architetti della Provincia di Catania e dall’Amministrazione comunale di Caltagirone, per recuperare, valorizzare e completare un bene artistico-architettonico di indubbio valore, il cimitero di Caltagirone, dichiarato monumento nazionale italiano.
Il concorso – informa una nota del Comune – patrocinato dalla Diocesi di Caltagirone, dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici e Ambientali di Catania, dall’Ordine degli Architetti di Bologna, dall’Ordine degli Ingegneri di Catania, da Ance Catania e da Chiesa Oggi, ha ultimato l’iter per realizzare uno spazio ecumenico senza specificità confessionali.
Nel progetto di Netti la creazione di un luogo ecumenico
«Un Luogo di culto ecumenico, sull’asse nord-sud della croce bizantina, nel vuoto prospettico che evidenzia l’opera incompiuta nel cuore del Cimitero Monumentale di Caltagirone. Così ha sottolineato l’arch. Veronica Leone, past president della Fondazione. – Una città nella città, sia per la natura storica del Monumento, che per lo sviluppo urbanistico legato all’ampliamento delle aree cimiteriali.
La sovrapposizione di tre competenze (opere cimiteriali, di arredo e restauro) intersecate per la natura stessa dell’opera richiesta, danno vita a un luogo di meditazione e contemplazione comune, dove si mescolano spazi di preghiera interreligiosa. Il tutto, utilizzando materiali ecosostenibili».
La giuria – presieduta dall’arch. Paolo Colonna (Studio Renzo Piano) – ha selezionato pertanto il progetto vincitore. Era composta dalla soprintendente ai Beni Culturali di Catania Donatella Aprile, dal sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, dai past president di Ordine e Fondazione Architetti Alessandro Amaro e Veronica Leone, dalla responsabile editoriale di Chiesa Oggi, Caterina Parrello, e dal critico d’architettura “the Plan” Francesco Pagliari.
«Si conclude così un percorso che ha condotto a un’assegnazione di grande prestigio – ha commentato Sebastian Carlo Greco, neo presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catania. –
Abbiamo creduto molto in questa iniziativa, sollecitati dalle associazioni locali. Questo dimostra come, facendo rete tra tutti gli attori territoriali coinvolti nel processo, si possano produrre e realizzare progetti di valore. Ne traggo un auspicio per altre iniziative che possano investire la Città metropolitana di Catania e tutta la provincia. Il Concorso di idee – che permette una partecipazione dal basso alla comunità dei progettisti – può fare da apripista. Certamente sta alle istituzioni trovare poi il modo per realizzare le idee. Attraverso la ricerca progettuale a trarne beneficio sono la cultura e la qualità dell’opera».
Con i concorsi spazio alle idee
«Il metodo dei Concorsi come procedimento di scelta è quello che riteniamo migliore in assoluto, perché si comparano i progetti dando spazio alle idee. Così ha spiegato Eleonora Bonanno, presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Catania e RUP (Responsabile del Procedimento unico). Il progetto che ha vinto coglie in pieno l’obiettivo del Concorso, che era immaginare un luogo che raccogliesse tutte le religioni in un afflato comune. Lo spazio ecumenico si inserisce in un contesto storico particolare, con discrezione e con una forma ben definita e ben delineata. Sono dunque concorde con il giudizio della giuria. L’auspicio è che l’Amministrazione comunale di Caltagirone possa sposare il progetto, impegnandosi nella sua realizzazione».