Camilliani / Messaggio della Consulta generale: “Fedeli al carisma per proseguire il cammino dell’Ordine”

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Dall’Ufficio stampa del IV centenario della morte di San Camillo de Lellis abbiamo ricevuto la nota che pubblichiamo.

Dopo i noti fatti dei giorni scorsi, che hanno visto l’arresto del Superiore generale padre Renato Salvatore, la Consulta generale dei Camilliani si rivolge per la prima voltaPadre Paolo Guarise con un messaggio ai confratelli e ai membri della grande famiglia nata sulle orme di San Camillo. Lo riportiamo integralmente, perché possa essere per tutti motivo di riflessione:

“Carissimi confratelli, membri della grande famiglia di San Camillo, dipendenti delle nostre opere, amici e  collaboratori, dopo i comunicati piuttosto scarni dei giorni passati, veniamo a voi con questa lettera per rendervi partecipi dei sentimenti che ci abitano in questi momenti e per invitarvi a superare, uniti, il dolore e lo smarrimento causati dal fermo del nostro Superiore generale.
Mentre attendiamo che la giustizia, nella ricerca della verità, faccia piena luce sulle vicende accadute, esprimiamo vicinanza, affetto e preghiera per la persona di padre Renato.
Ci hanno rattristato i modi con cui certa stampa ha divulgato e commentato quanto è accaduto.
Da parte nostra, dopo avere fornito informazioni con comunicati brevi ma veritieri, abbiamo accettato interviste in modo da collocare gli avvenimenti nelle loro giuste proporzioni.
In questo difficile momento, continua ad essere di consolazione la vicinanza e la partecipazione al nostro dolore di molte persone e istituzioni che non hanno mancato di sottolineare la testimonianza che il nostro Istituto, sull’esempio di San Camillo, ha offerto e continua ad offrire in molte parti del mondo.
Decisi a intervenire attivamente per superare questa crisi, ci avvaliamo della collaborazione di avvocati e canonisti, tenendo contatti costruttivi con la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.
Carissimi confratelli, membri della grande famiglia di S. Camillo, dipendenti delle nostre opere, amici e collaboratori, nella sua lunga storia, il nostro Ordine ha affrontato diversi momenti difficili, superandoli con il ricorso al Signore, avvalorato dall’intercessione della Vergine Maria, Regina dei Ministri degli Infermi e del Santo Padre Camillo.
Nel sanare le ferite causate dalle crisi sono sempre stati di grande aiuto l’unione dei Religiosi e il loro rinnovato impegno nell’esercizio della carità misericordiosa verso gli ammalati.
OLYMPUS DIGITAL CAMERAÈ quanto è richiesto a ciascuno di noi in questo momento. Evitando pronunciamenti critici e giudizi su persone e avvenimenti, rafforziamo il senso di appartenenza alla nostra Famiglia religiosa e dimostriamo con la nostra generosa fedeltà al carisma che quanto è accaduto in questi giorni non interromperà in nessun modo il cammino dell’Ordine.
Riteniamo opportuno che le iniziative programmate per la celebrazione del IV Centenario della morte del nostro Fondatore continuino ad essere realizzate, adottando preferibilmente uno stile improntato a semplicità.
Una visione credente delle esperienze critiche degli individui e delle comunità ci invita a vivere questo doloroso momento come occasione di verifica, di purificazione e di rinnovamento. Accogliamo generosamente questo invito.
Carissimi confratelli, a voi, alle sorelle e ai fratelli della grande famiglia camilliana e a tutti i collaboratori delle opere camilliane giunga il nostro vivo ringraziamento per la vicinanza e la preghiera dalle quali ci siamo sentiti accompagnati.
A voi ammalati, persone anziane “Nostri signori e padroni“ cosi come vi chiamava San Camillo, assicuriamo che il nostro operato ha come unico scopo il vostro bene. Vi chiediamo  l’offerta della vostra preghiera e sofferenza in questo particolare momento.
In Cristo e in San Camillo”.

 

       La Consulta  generale dei Ministri degli infermi

(nelle foto uno scorcio della Casa camilliana di Acireale e il vicario generale dell’Ordine, padre Paolo Guarise)

 

 

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Domani i Camillani festeggiano la Madonna della Salute – Sabato 16 novembre l’Ordine dei Ministri degli Infermi celebra la festa della Madonna della Salute. Una ricorrenza importante per tutti gli ammalati e per chi li assiste, che sta a sottolineare l’impegno nell’assistenza ai sofferenti dei Camilliani, che come il loro fondatore venerano profondamente la Vergine Maria, invocandola proprio come “Salute degli infermi”. È una ricorrenza speciale per tutti gli eredi di San Camillo; fu il Gigante della carità, infatti, a scegliere la Vergine Maria Salus Infirmorum come patrona di tutto il suo Ordine.

Proprio all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio a Roma, dove si trova anche la Casa generalizia dei Camilliani, è custodito il prezioso dipinto cinquecentesco della Madonna col Bambino (Salus Infirmorum). Di autore ignoto, il dipinto fu donato alla chiesa della Maddalena da una nobile romana nel 1619, dopo che le sue preghiere di guarigione dalla malattia di fronte al dipinto furono miracolosamente esaudite.

Tre le celebrazioni eucaristiche previste durante la giornata: alle ore 9:30, alle 11:30 (con la partecipazione degli ammalati) e alle 19:00 (con la partecipazione dei volontari). La chiesa resterà aperta per la preghiera personale dalle ore 20:00 alle 24:00.

Per l’occasione, durante il programma di Tv2000 “Nel cuore dei giorni” dalle ore 9.10 alle ore 11.20, andrà in onda uno speciale su San Camillo de Lellis. Ospite in studio il camilliano Alfredo Tortorella. Collegamenti con la chiesa della Maddalena in Campo Marzio e con il santuario di Bucchianico, città natale di San Camillo.

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