Riportiamo l’intervento di Orazio Maltese pervenuto all’evento dal tema “Vita ecclesiale, Cammino Sinodale e informazione”. Un percorso di formazione e confronto dedicato a tutti i giornalisti articolato in tre diverse giornate, ciascuna con un sotto-tema diverso. L’iniziativa è stata promossa da La Voce dell’Jonioin collaborazione con l’associazione di volontariato Orazio Vecchio, la Diocesi di Acireale, la Delegazione siciliana della Fisc, il Centro di Servizio per il Volontariato Etneo (CSVE) e l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
Cammino sinodale / Orazio Maltese: guerra e pandemia
Stiamo affrontando due avvenimenti storici avversi, la pandemia da Covid19 e la guerra in Ucraina. Risuona ancora una volta, dinanzi allo spettro dell’immane tragedia acuita dalla guerra, la domanda che interroga il presente ed il nostro destino: “Usciremo migliori o peggiori da queste crisi?”. Io credo che la domanda nasconda un disperato tentativo di trovare un motivo. Una feritoia di luce, per rendere il momento difficile non un castigo per le nostre colpe ma occasione di speranza, malgrado tutto. Sì, perché la domanda è davvero retorica. L’Europa pensava dopo i milioni di morti causati dalle due guerre mondiali, di essere vaccinata definitivamente contro nuove guerre.
Pensavamo che mai sarebbero piovute bombe sui civili, massacri di innocenti. Malgrado il conflitto negli anni ’90 nella ex Jugoslavia fosse un evidente campanello di allarme inascoltato dai più. Anche la pandemia da Covid 19 e le sue drammatiche conseguenze non avrebbe dovuto destare sorpresa. È da decenni che gli studiosi, inascoltati, avvisano i governanti che l’influenza A/h1n1 (Suina), il Sars-Cov-2, il morbo della Mucca Pazza, il terribile virus Ebola, erano segnali preoccupanti in termini di frequenza in un breve lasso di tempo. Di una nuova fragilità ai virus cui tutto il mondo si esponeva. Tra le cause principali lo sfruttamento indiscriminato delle risorse, quelle animali in particolare, e un commercio globalizzato senza controllo.
Cammino sinodale / Orazio Maltese: crisi preesistenti
Queste crisi hanno dunque alzato il velo su realtà già incancrenite. Un servizio sanitario pubblico smantellato pezzo per pezzo, anno dopo anno. 220 mila posti letto cancellati negli ultimi 20 anni, la spesa sanitaria privata per inefficienze del sistema pubblico salita oltre i 40 miliardi. Oltre 7 milioni di cittadini indebitati causa cure per malattie gravi e quasi tre milioni i cittadini che sono scivolati nella soglia di povertà (dati Censis 2019). Nell’altro versante, già da tempo con la guerra in Iraq, in Afghanistan, in Siria, nello Yemen, lo scacciamento del popolo palestinese, dei curdi, ecc. alimentavano nel mondo sentimenti di odio. Con conseguenze terribili sul piano economico, sociale, fomentando odi religiosi, pulizie etniche. Con il Medio-Oriente in fiamme le cui propaggini hanno alimentato inevitabilmente un terrorismo feroce che ha insanguinato le strade del mondo occidentale.
Anche il mondo occidentale è assediato da problemi enormi. Disoccupazione, dissesto idrogeologico, droga ed alcol sempre più consumati dai giovani e da molti adulti. E ancora la violenza di genere, il bullismo, la criminalità, la corruzione diffusa, ecc. Dal dopoguerra ad oggi il mondo occidentale ha inseguito un modello di sviluppo materiale dove l’imperativo è il consumo. Dilapidando le risorse naturali in maniera sconvolgente e procurando un inquinamento ambientale. Le conseguenze, a parte quelle climatiche in atto già drammatiche, le vedremo nei prossimi anni, quando i rifiuti radioattivi e tossici corroderanno i contenitori e si sverseranno nei terreni e nei mari in modo drammatico.
Cammino sinodale / Orazio Maltese: individualismo e consumismo
Questa concezione materialistica ha reso l’ego individuale ipertrofico. È più importante l’io che il noi; mi interessa la mia casa e non il mio quartiere o la mia città. Cerchiamo denaro per spendere e comperare oggetti e beni che presto diventano obsoleti, fuori moda e quindi gettiamo nella spazzatura, dunque nel suolo, nel mare, in aria bruciandoli. I rapporti tra persone diventano liquidi (cfr. La società liquida di Bauman), i condomini sono diventati luoghi in cui non si vive in relazioni umane gratificanti, ma ci si chiude nelle proprie abitazioni letteralmente ignorandosi con gli altri condomini. Per strada il nervosismo è palese, le risse frequenti. Il Rapporto Censis 2021 rappresenta la società italiana frammentata, divisa, incattivita, confusa, sempre più povera di valori e di speranza, con problemi di povertà sociale in continua crescita.
Cammino sinodale / Orazio Maltese: costruire una nuova società
Occorre dunque ricostruire una società guardando la Costituzione ed il Vangelo. Abbiamo bisogno di riconquistare i diritti sociali del lavoro. Di un Welfare universale, di città finalmente a misura di uomo, di una giustizia giusta, di speranza. Abbiamo bisogno di alzare gli occhi in cielo, di rispettare il Creato come sacro, che è ancora il paradiso in Terra. Di perdonare, di amare e quindi di costruire un mondo nuovo (già anticipato il futuro da quanti, volontariamente o per vocazione religiosa, si occupano dei poveri, dei malati, dei diseredati, di quanti realizzano imprese che dividono parte degli utili con i lavoratori o che producono beni nel pieno rispetto dell’ambiente). Il futuro è già fra di noi, bisogna emulare le buone pratiche ed usare una nuova grammatica valoriale per replicare le buone prassi sperimentate in tutto il mondo da uomini e donne di buona volontà.
Orazio Maltese