Cammino sinodale / Giuseppe Rossi: da sviluppo sostenibile a ecologia integrale

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Riportiamo sinteticamente l’intervento del prof. Giuseppe Rossi pervenuto all’evento dal tema “Vita ecclesiale, Cammino Sinodale e informazione”. Un percorso di formazione e confronto dedicato a tutti i giornalisti articolato in tre diverse giornate, ciascuna con un sotto-tema diverso. L’iniziativa è stata promossa da La Voce dell’Jonio in collaborazione con l’Associazione di volontariato Orazio Vecchio, la Diocesi di Acireale, la Delegazione siciliana della Fisc, il Centro di Servizio per il Volontariato Etneo (CSVE) e l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.

Cammino sinodale / Giuseppe Rossi: dallo sviluppo sostenibile alla ecologia integrale

Al tema “Dallo Sviluppo sostenibile alla ecologia integrale” ha dedicato il proprio contributo il prof. Giuseppe Rossi, che in premessa ha sottolineato come “prendere la parola” sui temi della tutela dell’ambiente richieda prioritariamente la capacità di mettersi in ascolto. Non solo della Parola di Dio e delle esigenze del popolo di Dio. Ma anche dei risultati della ricerca scientifica, degli orientamenti della comunità internazionale. Ed anche delle proteste dei giovani che chiedono coerenza tra dichiarazioni di principi e comportamenti concreti.

Il relatore ha ripercorso le fasi principali della presa di coscienza che la questione ambientale è elemento chiave per la sopravvivenza dell’umanità. A partire dal documento del Club di Roma “I limiti dello sviluppo” (1972), nel quale per la prima volta sono stati denunciati i rischi connessi all’esaurimento delle risorse non rinnovabili della terra. Ha ricordato il Rapporto della Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo (Commissione Brundtland) del 1987, che si è occupata del degrado ambientale (desertificazione, inquinamento, effetto serra, ecc.). Ma ha anche esposto le preoccupazioni sociali per povertà, insicurezza alimentare, elevata domanda energetica, crescita eccessiva delle aree urbane.

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Cammino sinodale / Giuseppe Rossi: l’importanza della sostenibilità ambientale

Ha anche dedicato attenzione ai 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e alle difficoltà per il loro conseguimento, come rilevato dalla Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Con qualche dettaglio ha esaminato le recenti previsioni sugli effetti dei cambiamenti climatici, contenute nel 6° Rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel Climate Change) del 2021-22. Quest’ultimo conferma la necessità di ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera per evitare che l’aumento della temperatura globale superi 1,5°. Questo potrebbe infatti provocare drammatiche conseguenze sul ciclo idrologico, su siccità e alluvioni e sulla crescita del livello dei mari.

La relazione ha in seguito posto la sua attenzione sull’Enciclica di papa Francesco “Laudato si” (2015). Egli sostiene la tesi di un’unica crisi ambientale e sociale da affrontare dando “ascolto al grido della terra e al grido dei poveri”. In particolare il prof. Rossi ha presentato alcuni dei problemi più gravi di tipo ambientale (inquinamento, uso non sostenibile e non equo dell’acqua, perdita di biodiversità) e di tipo sociale (deterioramento della qualità della vita, inequità planetaria, ecc.), richiamando per alcuni di essi le radici culturali ed etiche.

Cammino sinodale / Rossi: dallo sviluppo sostenibile alla ecologia integrale

Tra le novità di metodo dell’enciclica appaiono rilevanti, oltre allo stile umile e franco, il superamento dell’autoreferenzialità, con l’esplicita riconoscimento dei contributi della scienza, degli organismi internazionali, dei movimenti ecologisti, di vari episcopati cattolici e  di altre Chiese cristiane. Un ulteriore approfondimento ha riguardato le tre principali novità di contenuti dell’enciclica. Cioè la proposta di ecologia integrale, l’appello alla conversione della politica e della economia, l’appello alla conversione di educazione e spiritualità. L’esempio di Francesco d’Assisi, che ha testimoniato amore per il creato, giustizia verso i poveri, impegno nella società e pace interiore, è da considerarsi come modello di ispirazione anche per il cammino sinodale.