Campisi Conserve / Da Marzamemi, storia di un’azienda d’eccellenza in Sicilia

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Campisi conserve sicilia

La storia dell’azienda Campisi Conserve nasce in un piccolo borgo in Sicilia, ma è ormai affermata in tutto il mondo. Il suo noto Tonno Bianco ha ormai del resto conquistato un posto tra i Top Italian Food del 2022. Si tratta di un riconoscimento attribuito dal Gambero Rosso alle migliori imprese e i prodotti agroalimentari che operano in Italia. Partendo dai pescherecci, ha acquisito nel tempo un successo nazionale, europeo e infine, grazie all’e-commerce, mondiale. Scopriamo insieme le origini di quest’azienda così lusinghiera per la nostra isola, attiva ormai da oltre 160 anni nella produzione di prodotti tipici siciliani.

Campisi Conserve / Da un piccolo borgo in Sicilia: Marzamemi

Marzamemi è un piccolo borgo sul mare nel comune di Pachino, in provincia di Siracusa. Nato come villaggio di pescatori, ha una storia strettamente legata alla pesca e al commercio del pesce. E fino al 1969 vi era attiva una delle tonnare più grandi della Sicilia. È qui che nel 1854 venne fondata l’azienda familiare Campisi. Grazie alla fascia climatica particolarmente adatta e attraverso antiche tecniche risalenti al periodo arabo, l’azienda è specializzata nell’essiccazione e la stagionatura dei prodotti di tonnara. Campisi Conserve produce e trasforma una vastissima gamma di prodotti ittici: Tonno Rosso, Pescespada, Ricciole, la bottarga, il mosciame (prosciutto di tonno) fino alla raffinazione del pescato in pesti e paté. Si dedica anche alla lavorazione di prodotti vegetali, primo fra tutti: il “Pomodoro di Pachino IGP”. È proprio la salsa di pomodoro nella qualità costoluto o ciliegino uno dei prodotti di maggiore successo dell’impresa.

La storia dell’azienda Campisi Conserve

Quella dell’azienda Campisi è una storia lunga 160 anni. Va dagli anni dell’Unità d’Italia fino ad arrivare ai giorni nostri. Da allora ha subito molti cambiamenti nei vari decenni. Nei primi anni, si produceva solo tonno sotto sale, in 33 tagli, conservato in barili di legno (una pratica appresa dagli arabi, che furono i primi a farlo). Il pesce veniva poi trasportato con i carretti e venduto in tutta la Sicilia. Anni dopo, il mercato fu ampliato grazie all’avvento dell’elettricità, utilizzando per la prima volta una macchina in ferro per chiudere le latte. Grazie ai nuovi metodi di conservazione si iniziò a commerciare, oltre alle latte di tonno sott’olio, anche il pesce azzurro (acciughe, sardine e sgombro). Chiuso nelle scatole di latta, il pesce veniva caricato nei camion o nei vagoni delle prime ferrovie: cominciò così la vendita in tutta Italia.

Sicilia Campisi conserveNel 1972 il timone dell’azienda passò a Salvatore Campisi, abile a sfruttare brillantemente il boom economico italiano degli anni ’60. Con l’ingresso delle donne al lavoro in fabbrica, una conseguenza fu la diminuzione del tempo che queste potevano dedicare alla cucina. Di fronte alla forte domanda di prodotti pronti da mangiare, Salvatore decise di ampliare le proposte culinarie dell’azienda. Cominciò a produrre in barattoli di vetro sughi pronti (utilizzando i pregiati pomodori Pachino), sughi di pesce scelto in base al periodo dell’anno, conserve e paté. L’idea ebbe un grande successo e portò ad allargare il mercato di riferimento dell’azienda a tutta l’Europa.

Campisi Conserve oggi: dalla Sicilia al mondo intero 

Oggi l’azienda Campisi è alla quinta generazione, rappresentata da Paolo Campisi, figlio di Salvatore. Anche Paolo ha portato in azienda tante novità relative alla tecnologia e all’innovazione dei processi. Ha perfezionato la gamma di prodotti con l’aggiunta di conserve a base di pomodoro di Pachino e rinnovato il packaging. Ma soprattutto, sfruttando la potenza del web, è riuscito a far scoprire e a commercializzare i prodotti dell’azienda in tutto il mondo. Paolo Campisi è stato all’altezza dei suoi predecessori, dimostrando capacità inventive e creative che da sempre hanno caratterizzato la storia della sua famiglia. È così che una piccola impresa familiare nata in un antico borgo di pescatori più di 160 anni fa, è diventata oggi una grande azienda siciliana che esporta in Italia e nel mondo.

Campisi Conserve / Il codice etico e il rispetto del territorio siciliano

Ancora oggi la lavorazione è rimasta la stessa che tradizionalmente gli abitanti del luogo si tramandano da generazioni. Uno dei valori fondamentali dell’azienda Campisi è l’attenzione per l’identità del territorio. L’azienda rispetta il territorio, consapevole del fatto di vivere dei frutti della terra e del mare. Le materie prime sono coltivate secondo metodi naturali e senza l’utilizzo di sostanze nocive per la salute. Per quanto riguarda il pesce, fino a qualche anno fa l’azienda possedeva 12 pescherecci. Questi sono stati poi venduti proprio ai pescatori di Marzamemi (l’ultimo nel 1994). Oggi continuano a comprare il pesce da loro, i quali hanno mantenuto l’arte di pescare ad amo e non a mattanza, all’insegna di un sano rapporto uomo-natura.

Non solo conserve: in Sicilia e a Roma, i Ristoranti Campisi 

Ristorante campisi siciliaÈ possibile gustare tutto questo anche in loco, nel Ristorante Campisi a Marzamemi, affacciato sul mare. Gli chef sono figli di marinai e il menu proposto, inoltre, cambia ogni 25 giorni, in base alla tratta dei pesci. È presente e altrettanto famoso un Ristorante Campisi a Roma, che ha portato nel 2019 all’apertura di ”Campisi Conserve Roma’’. L’idea è nata da una crescente richiesta da parte dei clienti del ristorante, che dopo aver gustato i loro piatti, desideravano poi acquistare i prodotti dell’azienda. Gli articoli si possono comprare già da tempo online tramite il sito internet Campisi Conserve. Ma molte persone volevano poter leggere le etichette, toccare le confezioni, scegliere la grammatura più adeguata alle esigenze senza intermediazioni. Una diversificazione azzeccata, eccellente ed esemplare per la nostra isola.

Pia Huang

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