Per far fronte alla critica situazione causata dalla guerra in Ucraina, anche la Caritas di Acireale si è subito attivata per fare la sua parte e inviare un aiuto concreto alle popolazioni che in questo momento stanno vivendo il conflitto. Preghiera e digiuno, insieme alla carità, sono le tre realtà che la Chiesa chiede di vivere a ciascuno di noi nel tempo di Quaresima. Ed in particolare in questo triste e tragico momento storico in cui è compromessa la pace nel mondo, con particolare riguardo all’est europeo.
Oltre alla pandemia e alla continua esposizione all’imprevedibilità del virus, si assiste agli scenari di combattimenti in Ucraina che scuotono l’intero continente. La diocesi – si legge in una sua nota – vuole manifestare la propria vicinanza al popolo ucraino con la preghiera ed in particolare consiglia di seguire le indicazioni fornite dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, la quale invita a “sostenere la raccolta fondi, avviata da Caritas Italiana, per far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto”. “In tanti – dichiara don Orazio Tornabene, direttore Caritas diocesana – vorremmo sentirci utili e fare qualcosa. In questa fase però è importante non disperdere le energie e vanificare le nostre azioni. Per tale motivo, è necessario seguire le indicazioni che Caritas Italiana fornisce in base all’evoluzione dell’emergenza bellica”.
Anche la Caritas diocesana sostiene la raccolta fondi pro Ucraina
La Caritas resta accanto alla popolazione e si conferma una presenza instancabile nelle necessità e nel pericolo, con una costante attenzione ai bisogni delle persone. Inoltre, si adopera per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, affiancando e supportando le Caritas dei Paesi confinanti. La Caritas Italiana è, infatti, in costante collegamento con le Caritas in Ucraina ed è in stretto contatto con Caritas Europa e Caritas Internationalis. “La Caritas diocesana – continua don Tornabene – desidera sensibilizzare i fedeli a fronteggiare la situazione drammatica in Ucraina attraverso un’offerta. Le comunità parrocchiali per la Quaresima hanno già predisposto un cammino di carità per il proprio territorio, ma quest’anno ci viene richiesto un aiuto ulteriore per essere prossimi alle sorelle e fratelli ucraini”.
Ucraina / Il sostegno della Caritas di Acireale e non solo
Sono già state avviate tante raccolte autonome di viveri, medicinali e indumenti. Queste iniziative nascono spesso da famiglie ucraine che vivono in Italia e vogliono sostenere parenti e amici che si trovano lì. Tuttavia si è già raccolto un numero esoso di cibo e alimenti che rischiano di deperirsi e risultare inutili. Non ci sono spazi dove conservarli, non ci sono magazzini, quindi l’appello che arriva e quello di donazioni in denaro. Risulterebbe più efficiente, infatti, inviare loro soldi in modo da dargli la possibilità di acquistare sul posto ciò di cui hanno maggiormente bisogno. In questo modo l’aiuto risulterebbe più efficace e si eviterebbero inutili sprechi di cibo che non sono mai un bene, specialmente in un periodo delicato come questo.
Ciò che la Caritas di Acireale sta cercando di fare è quello di realizzare qualcosa di concreto con uno sguardo al futuro. Aiuti che siano proiettati in un’ottica a lungo termine, perché i sostegni umanitari arrivino non solo in questa prima fase dell’emergenza, ma affinché sia garantito anche nelle prossime delicate fasi della crisi. Un primo tentativo è quello di riuscire a realizzare nei prossimi giorni una mappatura del territorio per capire dove accogliere gli sfollati. Si pensa a dei corridoi umanitari attraverso cui accogliere le famiglie in fuga dalla guerra al fine di garantire loro una sistemazione.
Caritas Acireale / Un sostegno al popolo dell’Ucraina
“Quello di cui queste persone hanno bisogno è un alloggio che garantisca loro sicurezza e protezione. Per fuggire, nella speranza di riuscire a sopravvivere al conflitto, in tantissimi sono costretti a lasciare le proprie abitazioni” ci racconta Don Orazio. Quello che la Caritas tenterà di fare nelle prossime settimane sarà conteggiare gli sfollati richiedenti asilo e cercare di capire come e dove accoglierli. Al momento sono circa 1 milione gli ucraini in fuga in cerca di un posto dove stare. Si stima però che con il tempo il numero aumenterà: si potrebbe arrivare fino a 5 milioni.
Per questo è così importante coordinare le azioni di supporto, al fine di poter agire in maniera tempestiva ed efficiente a seconda dell’evolversi della situazione. La Caritas Italiana è sempre all’erta e fornirà man mano indicazioni per far fronte ai bisogni delle sorelle e fratelli ucraini in difficoltà. Nel frattempo la Chiesa Italiana garantisce una preghiera corale, affinché Dio vegli sul popolo ucraino. Una preghiera nella speranza che i governanti responsabili possano ritornare sui propri passi e deporre le armi per segnare la fine definitiva del conflitto. Una preghiera per una pace e una solidarietà tra i popoli durature.
Come aderire alla raccolta fondi pro Ucraina
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line o bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) tramite:
- Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
- Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000
0012 474
- Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
- UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119