Caritas diocesana, a S.Venerina nasce il “Gruppo Appartamento”

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Nei locali parrocchiali di Maria Vergine della Catena, in via Provinciale a Santa Venerina,  funziona, da qualche giorno, un “Gruppo Appartamento” della Caritas diocesana, dove è già ospite un pimo assistito. L’operazione è stata avviata, martedì 15 scorso, alla presenza del Vescovo di Acireale, mons. Pio Vittorio Vigo, del sindaco di S. Venerina, dott. Enrico Pappalardo, del direttore della Caritas diocesana di Acireale, dott. Giuseppe Gulisano, del parroco di Maria Vergine, padre Fabbrizio Subba, degli operatori Caritas e di numerosi parrocchiani.

Il progetto – informa una nota della Caritas – , realizzato in collaborazione con la Parrocchia, che ha messo a disposizione i propri locali per tale progetto, si colloca all’interno delle varie attività di ascolto e accoglienza che la stessa Caritas diocesana ha avviato da alcuni anni e che prevedono la prima accoglienza d’emergenza in stanze alloggio Caritas, il servizio di strada, il centro di ascolto e l’accompagnamento di persone in difficoltà.

Si tratta di una accoglienza di secondo livello: il nuovo “Gruppo Appartamento” (che al momento potrà accogliere max 1 famiglia + 2-3 singoli, sfrattate e/o senza tetto) ospiterà persone e/o famiglie che sono seguite da tempo dalla Caritas diocesana di Acireale e che hanno le caratteristiche e le capacità di autogestirsi e autogestire l’appartamento, sempre però con il monitoraggio e l’accompagnamento costante degli operatori della Caritas diocesana.

L’obiettivo del progetto – si legge sempre nella nota Caritas – è quello di mettere insieme persone (sfrattate e/o senza tetto) che singolarmente non hanno un reddito sufficiente per vivere dignitosamente, ma che mettendo assieme le loro poche risorse e imparando a convivere e a condividere, possono essere aituati e accompagnati dalla Caritas diocesana in un percorso che li renda autonomi nell’affitto di una casa propria e e nella gestione della loro vita di ogni giorno. 

I fedeli della Parrocchia si sono lasciati coinvolgere nel progetto con entusiasmo, donando parte di quanto era necessario per l’arredo e l’adeguamento dei locali, anche regalando suppelletti e pentolame.