Nella cornice del carnevale acese si inserisce la tradizione delle macchine infiorate che, insieme ai carri allegorico – grotteschi sfilano in città nel circuito del Carnevale.
La tradizionale sfilata delle macchine infiorate ha origini molto antiche ed è certamente una peculiarità del nostro Carnevale. Introdotte a partire dal 1931, oggi sono diventati veri e propri carri infiorati. E sono uno strumento di cui si servono i nostri artigiani dei fiori per raccontare tematiche vicine al popolo. Hanno sfilato nei giorni del Carnevale insieme ai carri allegorici.
Certamente sono un potente e, al tempo stesso, tradizionale strumento per invitare i cittadini a riflettere sui temi rappresentati.
Ogni epoca storica ha, infatti, le sue caratteristiche e rimarca le esigenze che, di certo, variano a seconda del momento storico.
Il sentire della gente, dunque, è messo in scena con un sapiente gioco di fiori intrecciato ad un articolato ingranaggio di luci e movimenti. La combinazione dei due elementi rende immediata la comprensione del messaggio che l’artigiano vuole offrire ai propri spettatori.
Apprezzati i carri infiorati per l’eleganza e l’attualità dei temi
Quest’anno a sfilare lungo le strade acesi vi sono state cinque carri infiorati che è stato possibile ammirare fino al 21 febbraio, martedi grasso.
Le tematiche dei carri hanno visto trattare il conflitto russo-ucraino ed il conseguente caro energia, la scomparsa della sovrana d’Inghilterra, ma hanno visto anche un omaggio al territorio di Acireale.
Dunque, il carro infiorato dal titolo God save the Queen, realizzato dall’ Associazione culturale I nuovi maestri fiorai, ha omaggiato la defunta regina inglese, rappresentata al centro della macchina con accanto l’iconico Rowan Atkinson, Mr. Bean, i suoi amati Corgi, ed altri simboli peculiari della capitale inglese.
Con Sgasati, invece, l’ Associazione culturale Riolo ha riflettuto sulle preoccupazioni relative la crisi energetica ed economica, conseguenti il conflitto russo-ucraino, e invitando anche ad una riflessione sulla dipendenza europea dal gas russo.
La guerra in Ucraina ritorna ancora nelle due macchine infiorate della ditta Carmelo Spinosa e dell’Associazione culturale Gli antichi maestri dei fiori che hanno rispettivamente sfilato con una macchina infiorata dal titolo Una mossa per la pace, raffigurante Papa Francesco tra le bandiere della Russia e dell’Ucraina ed un’altra dal titolo All’ombra del nemico, la quale racconta e mette in scena le paure relative alla guerra in corso sul suolo ucraino.
Infine, la macchina infiorata Stranizza d’amuri, dell’Associazione culturale Urso rende omaggio al territorio acese, con le sue leggende e simboli caratteristici.
Giulia Bella