Al Carnevale di Acireale 2023 sfileranno sei carri allegorico-grotteschi ispirati a situazioni di vita quotidiana
La sfilata di questi giorni dei carri allegorico – grotteschi conferma come sia giusto l’appellativo, affibbiato decenni fa, de “Il più bel Carnevale di Sicilia” alla grande manifestazione satirico – culturale acese. E non risulta per niente esagerato affermare, alla luce delle sfilate alle quali abbiamo già assistito ed assisteremo nei prossimi giorni, che i maestri della cartapesta acesi non hanno uguali in tutta Italia.
La festa del Carnevale fra le strade di Acireale impazza, con migliaia di persone che accompagnano i carri, vere opere d’arte con tutta la loro maestosità. Manifestazione che sicuramente non serve soltanto per far passare qualche ora di spensieratezza e di allegria.
Carnevale di Acireale 2023, sei carri allegorico-grotteschi in concorso
La sfilata vede quest’anno la partecipazione al concorso di sei carri, che raffigurano scene di vita e problemi della nostra quotidianità. Carri realizzati con opere artistiche di ingegneria, meccanica, elettrotecnica ed elettronica, ma anche con una grande dose di Illuminotecnica.
Non solo allegorìa, allora, ma soprattutto cultura, rappresentazione scenica di momenti di vita attuale e temi che affliggono oggi la nostra società e il nostro modo di essere. Il tutto presentato non soltanto nelle sfilate tra la folla, ma soprattutto, nelle esibizioni di movimento eccelsi quando gli stessi carri sono chiamati ad aprirsi e mostrare tutta la loro maestosità e bellezza insieme ai movimenti dei singoli personaggi raffigurati, sia persone che animali.
I carri del Carnevale di Acireale 2023 e rispettivi autori
Associazione culturale Ardizzone, “CERCA…ORA LA FELICITA’”
Gli artisti si chiedono e ci chiedono di riflettere sul tema della felicità, si presentono al pubblico del Carnevale di Acireale con un punto di domanda: la felicità esiste? E, se sì, essa dove si trova? La sua radice etimologica ci dice che la felicità è abbondanza, ricchezza, prosperità e gioia. Ma la felicità è così davvero difficile trovarla? L’errore è nel credere che essa si trovi all’esterno di ciascuno di noi, che facciamo ricorso ad ogni genere di benedizioni e amuleti pur di raggiungerla. Il tempo passa inesorabilmente, scandito dalle troppe occasioni perse, mentre diventa sempre più importante affrettarsi ad amare. Solo cosi si può trovare la felicità perché, senza di essa, non si può cominciare a vivere davvero.
Associazione culturale Scalia-Fichera, “OLE’ OLE’! ORA TOCCA A TE”
II richiamo al mondo degli animali e al rispetto per la natura in generale sono i temi fondamentali che, attraverso quest’ opera, si desidera rappresentare con ironia, sarcasmo, e creatività. Quello che vediamo è un mondo dove si sono capovolti i “ruolî”, in cui le “vittime” (gli animali) diventano “carnefici”. Una scena surreale, dunque, bizzarra, fantastica, che suscita il nostro sorriso.
Non ci stupisce se, nella rappresentazione scenica, vi è la presenza di un maiale, con denti bene in vista, forchetta e coltello alla mano. Si presenta con un vestiario insolito, ben curato e in cravatta, pronto a infilzare in un girarrosto un uomo per poi cibarsene. Poseidone, dio mitologico del mare, stanco dell’egoismo umano, ripulisce i fondali marini da sporcizia e scorie nucleari. Il dio celtico “Cernunnos”, essenza della fecondità, ricostruisce, l’armonia tra uomo e natura. Un appello, alla sensibilità di tutti noi e alle nostre future generazioni per vivere in un mondo migliore.
Associazione culturale cantiere Cama, “ESSERE SPECIALE”
Il progetto dell’associazione fa un omaggio al grande maestro della musica italiana, il cantautore Franco Battiato. La realizzazione dell’opera vuole rappresentare, nel suo essere, la sua ampia storia musicale, culturalmente colta, innovativa, a tratti anche incompresa, ma certamente di grande spessore, che ha lasciato il segno nel panorama della musica italiana e non solo. Tutti gli elementi messi in scena sul carro portano al ricordo del grande cantautore ripostese. E ai testi dei suoi più celebri brani musicali e alla sua terra.
Associazione culturale Mario Principato,”LA SFIDA DI ATLANTE”
Atlante, in questo particolare momento storico è costretto a sopportare il peso di questa società malata, ormai allo sbando e sommersa di abusi, che ogni giorno deve fare i conti con ingiustizie, criminalità, pandemie e guerre, crisi economica e climatica, corruzione ad ogni livello. Si rivolge a Dike, dea della giustizia, che nonostante si senta offesa dal comportamento degli uomini, non perde fiducia in loro. Vuole continuare a diffondere i propri valori affinché possano cambiare la rotta della società e del mondo intero per rendere il futuro, e la terra, un posto migliore.
Associazione culturale Coco, “INIZIA IL TUO IMPOSSIBILE…”
Con la fantasia dei maestri carristi, l’opera si propone di rappresentare “l’amore per la vita”. Il carro è ambientato a Venezia, città di amanti e sognatori. Ma non tutto è perfetto, le speranze spesso vengono infrante dalle avversità che la vita ci costringe ad affrontare. Nel grande labirinto i nostri sogni sono costretti, talvolta, a scontrarsi con il “Minotauro” di turno e le incomprensioni che ostacolano la nostra volontà. Allora sì che ha inizio l’“impossibile” di ognuno…
Circondata dal simbolo dei Giochi olimpici, viene rappresentata Beatrice Vio, detta “Bebe”, atleta paralimpica italiana, nota per aver regalato a tutti noi un grande esempio. Bebe, attraverso lo sport, ha mostrato una incredibile capacità di adattamento a quelle circostanze che la vita ha messo davanti a lei. Con quest’opera, i maestri della cartapesta vogliono invitarci a riflettere su come non bisogna mai arrendersi davanti alle difficoltà. Bisogna lottare per realizzare i propri sogni perché, quando si pensa che tutto stia per finire, è proprio quello il momento in cui tutto ha un inizio.
Associazione Arte e Cultura Paolo e Giuseppe Cavallaro, “LOVE IS LOVE”
L’artistico carro presentato è pensato per celebrare tutti i tipi di amore, come sentimento umano indipendente dall’orientamento sessuale. Il vecchio saggio, inizialmente giudice intransigente, ma con il passare del tempo capace di cambiare atteggiamento in umile persona, comprensiva e moderna. Capace di accettare e riconoscere l’amore libero in ogni sua forma. Il mostro, spaventoso e cattivo, che impersona l’ignoto e la paura del cambiamento, trasformandosi in meraviglioso e sorprendente, poiché i pareri e i giudizi possono cambiare, è Freddy Mercury, l’uomo del cambiamento che negli anni ‘70 dichiarò la propria omosessualità.
Così c’è la dea dell’amore, che riconquista la libertà. Attraverso quest’opera si vuole sensibilizzare quanti hanno un ruolo in questa società per sostenere tutti coloro che sono bullizzati. Occorre evitare di restare indifferenti, quando soprattutto si mettono in atto comportamenti di prepotenza e di terrore.
Va detto che sfila anche il carro allegorico del Comune, fuori concorso, allestito dall’associazione MSM (vedi foto in evidenza).
Giuseppe Lagona