Movimento, luci, colori, musica. Nel Carnevale di Acireale i carri in cartapesta coniugano questi elementi con la realizzazione di un progetto tematico sui vari aspetti del sociale. La visione della vita in chiave allegorica. L’analisi delle problematiche e delle difficoltà attuali vestita di ironia e accettazione. Un’ accettazione, però, che non significa rassegnarsi a quanto non va. Anzi. Affrontare il negativo, raffigurandolo in cartapesta, per prenderne atto e possibilmente combatterlo. I nove carri allegorici rappresentato tutto questo.
Hanno sfilato la scorsa domenica lungo il circuito cittadino, esibendosi singolarmente nella loro maestosità in Piazza Duomo. La parata è stata arricchita dalla presenza di bande musicali, di gruppi provenienti da diversi luoghi della Sicilia. Acireale è stata caratterizzata dalla presenza di turisti giunti per assistere allo spettacolo degli artigiani della cartapesta. Ma non si tratta esclusivamente di quello. I personaggi dei carri si presentano allo spettatore su più piani. Uno studio tecnico di proporzioni e prospettive in cui ogni movimento è coordinato con gli altri. A ritmo di musica il carro si apre e mostra i suoi segreti. Essi occupano un primo piano, un secondo e perfino un terzo. Si espandono pure in larghezza. Lo spettatore assiste fermo, in piedi nella piazza ed, infine, porge il suo applauso.
Carnevale di Acireale: nei carri la visione della vita in chiave allegorica
Così è stato domenica. In una giornata gremita di presenze, in cui il divertimento e l’allegria hanno dominato. I maestri artigiani hanno attenzionato la realtà e hanno scelto di evidenziarne gli aspetti particolari. Hanno condiviso la paura di non poter essere sereni dinnanzi ad atti negativi di violenza e sopraffazione. Nel carro “Chissà se stai sognando”, dell’associazione culturale di Paolo Cavallaro, un bimbo sembra dormire pacificamente. Improvvisamente il suo sonno viene guastato e lui comincia a piangere. È frutto di quanto di cattivo e pericoloso abbia intorno. La caducità della vita e, nello stesso tempo, l’invito a viverla pienamente si raffigura in “Carpe diem”, dell’associazione MSM.
Lo sguardo è rivolto al contesto ambientale ed al suo dissesto interno nel carro “Ultima neve di primavera”, dell’associazione Leotta-Raciti. “In rotta di collisione”, dell’associazione Coco, Einstein scrive la sua formula e rivisita traguardi scientifici centrati e quelli falliti.
Il percorso temporale della vita è scandito in tutte le sue fasi in “Cogli l’attimo” di Cavallaro. Il tempo, invece, personificato da Crono, incombe su tutto. Il passato ed il presente si accavallano.
Dai Faraoni all’impero cinese lo scorrere dei tempi si incarna in una “madre natura” fisica sul carro “Viaggio spazio temporale…un futuro da riprogrammare”, dell’associazione Scalia-Fichera.
Si passa alla devastazione arrecata dalla guerra anche nell’arte, in “Open to meraviglia” dell’associazione Principato. Le opere pittoriche dei celebri maestri si affiancano ad un Leonardo da Vinci memore dei grandi lavori.
Il costante ripetersi dei repentini cambi del clima è protagonista di “Allerta meteo”, dell’associazione Persichino-Messina. Una signora delle nevi detta la distribuzione di freddo e gelo.
Infine, sentimenti, speranze e progetti di chi lascia la propria terra sono messi in primo piano nel carro “Io capitano” dell’associazione Ardizzone. Tutto questo caratterizza l’attuale edizione del Carnevale di Acireale. La manifestazione nei prossimi giorni entrerà nel vivo dei festeggiamenti con diversi appuntamenti da vivere e condividere. Ancora una volta.
Rita Messina