Anche l’edizione 2022 del più bel carnevale di Sicilia ha subito modifiche a causa dell’emergenza sanitaria in corso. L’appuntamento con i carri allegorico- grotteschi e i carri infiorati però è solo rimandato alla primavera, quando la città si vestirà a festa con i mascheroni, i coriandoli, i fiori multicolori e la contagiosa allegria per ore, si spera, liete. L’assessore alla Cultura, Sport e Turismo, dottore Fabio Manciagli ha illustrato i punti fondamentali di questa edizione.
Assessore Manciagli, in questo carnevale, come si svolgerà la parata?
Viviamo una situazione molto particolare, nel 2020 l’ultima edizione secondo tradizione. Ora siamo fiduciosi per una ripartenza ma, nel mese di febbraio, abbiamo avuto restrizioni. E, fatto un confronto con le forze dell’ordine, si è deciso di posticipare la manifestazione principe. In questi giorni abbiamo realizzato un carnevale in maniera ridotta ma importante, per dare un segno di presenza e una risposta a tutti quelli, e sono tanti, che ogni anno lavorano in questo settore.
Allora, cosa è stato organizzato in questi giorni?
Abbiamo portato avanti due manifestazioni minori, i carri in miniatura che spesso vengono realizzati da bambini o adolescenti, dunque il futuro del nostro carnevale, e le maschere isolate che hanno avuto un buon riscontro.
Assessore Manciagli, quando si svolgerà il carnevale 2022 al completo?
Dal 23 aprile all’8 maggio, per tre fine settimana la città si vestirà a festa con i mascheroni, i coriandoli, i fiori multicolori e la contagiosa allegria per ore, si spera liete.
Sfileranno i carri dello scorso anno che, sebbene realizzati, non sfilando non sono stati premiati e ovviamente sono stati conservati. In tutto 9, cinque di categoria A e quattro di categoria B. Ci saranno anche i carri infiorati e tutte quelle attività collaterali legati alla manifestazione carnascialesca. Anche quest’anno il circuito sarà chiuso e a pagamento, necessario per poter affrontare le notevoli spese per l’organizzazione della manifestazione.
Mancano gli sponsor, il contributo che anni orsono dava l’Azienda di cura e turismo, e i contributi della Regione aiutano in minima parte.
Fortunatamente ogni anno abbiamo avuto il contributo del Mibact (Ministero della cultura) che aiuta sicuramente il Comune.
Intanto in varie parti d’Italia alcuni carnevali storici come quello di Venezia o Viareggio si sono svolti. E quindi questa nostra edizione posticipata potrà essere apprezzata e scelta da molti turisti, magari invogliati dal clima mite e piacevole della primavera in Sicilia.
Dal 2023, pandemia permettendo, si ritornerà agli appuntamenti tradizionali?
Spero che il prossimo anno si possa tornare ad avere la manifestazione nel canonico periodo di febbraio. Un periodo in cui il turista, per motivi climatici, è invogliato meno a viaggiare ma, spronato ed incuriosito dalle sfilate, ci auguriamo tornerà ad alimentare in maniera proficua il settore economico che è legato al carnevale.
Ogni anno in estate il comune di Acireale, propone il carnevale estivo. Anche quest’anno i carri allegorico grotteschi saranno in mostra?
Si, si farà anche il carnevale d’estate, nella classica formula dei carri in esposizione, in vari punti della città. Quest’anno ci auguriamo anche di fare il carnevale del mare, rappresentazioni con maschere allegorico grottesche nei porti delle frazioni di Acireale. Questo darà la possibilità di coinvolgere le 5 frazioni marinare.
Il comune di Acireale, anche nei prossimi anni, potrebbe organizzare manifestazioni primaverili come la festa dei fiori di qualche anno fa?
La fondazione ha pensato di creare la “festa del mito” che è una festa alternativa alla festa dei fiori dove nel periodo di aprile e maggio ci saranno diverse manifestazioni correlate al carnevale, prodotto alternativo in un periodo intermedio.
Gabriella Puleo
