Il Carnevale di Acireale gode di una storia antichissima che affonda le proprie origini nel lontano 1594. I primi carri allegorici fanno ingresso nel 1880, ad opera della maestria creativa degli artigiani della cartapesta acese. Oggi difatti il Carnevale rappresenta un elemento identitario, ma anche uno strumento di impulso per lo sviluppo della città che unisce cultura, tradizione popolare e società.
“Un grande volano per il nostro territorio perché consente di vivere un’esperienza che abbina cultura e tradizione popolare”. Così il vescovo della Diocesi di Acireale mons. Raspanti ha definito il Carnevale di Acireale durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta al Palazzo di Città.
Al tavolo dei relatori, insieme al sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo, l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone; il deputato Dario Daidone, presidente della commissione Bilancio dell’Assemblea regionale. E ancora, il deputato regionale Nicola D’Agostino; l’assessore comunale al Turismo, Enzo Di Mauro; il presidente della Fondazione del Carnevale, Nando Ardita.
Nando Ardita: l’edizione 2024 del Carnevale di Acireale sarà memorabile
Un ‘edizione ricca quella che avrà inizio giorno 28 gennaio e che si protrarrà sino al 13 febbraio. Tante le novità inerenti la kermesse del più bel Carnevale di Sicilia. Spettacoli, sfilate, concerti e vip del panorama musicale affiancheranno i carri allegorici che sfileranno lungo il circuito accompagnati dalle note di uno speciale inno scritto e musicato da “I beddi”.
“Sarà un’edizione memorabile – ha sottolineato il presidente della Fondazione del Carnevale, Nando Ardita. Quest’anno abbiamo la presenza di sponsor importanti, segno della grande attenzione a livello nazionale riservata al nostro Carnevale, terzo in Italia. Il merito non può che andare ai nostri maestri della cartapesta che ogni anno ci sorprendono, superandosi, con le loro opere”.
L’ articolato cartellone del Carnevale di Acireale è frutto di sinergie cooperanti. In particolare la Fondazione del Carnevale e l’ausilio concreto della Regione, come ha dichiarato il primo cittadino Roberto Barbagallo.
Il sindaco Barbagallo: un salto di qualità
“Il Carnevale di Acireale quest’anno – ha detto il sindaco – si arricchisce grazie al notevole salto di qualità compiuto dal Cda della fondazione e dal presidente Ardita. Ma sono state importanti anche le risposte concrete da parte della Regione che crede nella manifestazione. Mi riferisco in particolare agli sforzi compiuti dall’on. Nicola D’Agostino che è riuscito a portare in città ulteriori risorse da investire per la cultura e il turismo di Acireale”.
Il Carnevale si identifica quale punto focale del progetto Acireale Eventi e come occasione di un rinnovato fervore turistico per la città di Acireale con forti ricadute in termini di sviluppo economico e sociale.
Carnevale di Acireale 2024, l’on. D’Agostino: bisogna destagionalizzare
“La destagionalizzazione turistica del Carnevale – ha ribadito D’Agostino – può proiettare Acireale e la Kermesse fuori dai confini del territorio e trasformarsi in una grossa risorsa per la città, che diventerebbe così centro di attrazione turistica 12 mesi l’anno. Una risorsa non solo per Acireale ma anche per la Regione che ha dimostrato di credere nella validità della manifestazione. Ricordiamo che il Carnevale rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale in grado di portare in città oltre 200mila persone”.
Termini chiave del progetto di investimento sulla città jonica sono: promozione e valorizzazione del più bel Carnevale di Sicilia.
“Acireale – ha continuato l’assessore Falcone – è una città di straordinaria storia e di tradizioni che oggi può contare sul rinnovato sostegno del Governo regionale, attraverso le risorse della Finanziaria appena approvata nei tempi di legge. Investiamo sul Carnevale non solo per dare slancio a una manifestazione di grande popolarità, ma anche per favorire la crescita del territorio e di tutto il contesto socio-economico acese».
Si tratta di un progetto di tutela del patrimonio culturale acese che non può escludere la valorizzazione delle tradizioni e dell’ identità territoriale, come dichiarato con ferma certezza Dario Daidone nel suo intervento conclusivo.
“Il Carnevale di Acireale è tra i pochi carnevali storici del paese. Va tutelato per la sua storia e per il racconto che fa delle nostre tradizioni e della nostra cultura”.
Rita Vinciguerra