Carnevalia / Il Carnevale di Acireale a Montecitorio con l’assessore Di Mauro

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assessore Di Mauro a Carnevalia

Acireale con il Più Bel Carnevale di Sicilia è stata presente in sala Mappamondo a Montecitorio per parlare del Fondo nazionale per i Carnevali storici in occasione dell’assemblea di Carnevalia.

A rappresentare Acireale all’Assemblea dei Carnevali italiani – riporta una nota stampa -sono intervenuti l’assessore alla Cultura e al Turismo Enzo Di Mauro e la voce e direttore del circuito del Più Bel Carnevale di Sicilia, Giulio Vasta.assessore Di Mauro

“E’ stata un’esperienza significativa, che attesta il fortissimo legame peridentario tra Acireale e il suo Carnevale – ha dichiarato l’assessore Di Mauro. E’ vero che il nostro Carnevale fa parte del nostro patrimonio immateriale, perché porta con sé la storia della nostra Città. Allo stesso tempo è un fattore di sviluppo culturale e turistico. Per noi i patrimoni immateriali, come i carnevali storici e molti altri, sono un fattore di sviluppo della cultura, un elemento di coesione e di identità nazionale.
Si è trattato di un incontro proficuo, in cui abbiamo potuto confrontarci sull’importanza del Carnevale non solo per la tradizione e la cultura che ruota intorno alla cartapesta. Ma anche per l’indotto che le grandi manifestazioni come i Carnevali storici generano in Italia.

rappresentanti dei carnevali d'Italia
Rappresentanti dei Carnevali d’Italia

Carnevalia: Acireale ha proposto la destagionalizzazione del Carnevale

E’ importante sottolineare che in assemblea è stato evidenziata a tal proposito la destagionalizzazione proposta da Acireale, che viene osservata a livello nazionale. L’obiettivo dei presenti è chiaramente quello di muoverci e lavorare in rete per attingere alle tante opportunità che l’Europa offre alla cultura e alla creatività. E l’onorevole Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura, ha illustrato i dettagli dell’aiuto concreto che il Governo intende dare ai Carnevali storici, stanziando i 3 milioni previsti e garantendo in legge di bilancio un fondo per 1,5 milioni a decorrere con la possibilità concreta di un emendamento che possa portare l’importo complessivo a 2,5 milioni”.